Presentata a Palazzo Taverna a Roma l’ultima annata del celebre vino trentino della famiglia Guerrieri Gonzaga. La 2020 è una versione davvero particolare: solo 12.5 % di alcol e un sorso delicato, elegante e leggiadro. Inoltre, dell’intera produzione, solo 999 bottiglie sono state vestite con un’etichetta d’artista che segna la terza edizione del progetto Arte a San Leonardo.
La 2020 nel bicchiere
Il colore è rubino, il naso esprime note di piccoli frutti rossi, un tocco leggermente speziato e di sottobosco, seguito da una nuance di confettura di ciliegie appena accennata. La bocca è delicata, il tannino morbido e carezzevole, la freschezza del grande vino di montagna si sente, così come si sente la sapidità finale. In generale, la 2020, regala un sorso leggiadro e soave, senza sovrastrutture, senza orpelli, ma essenziale.

Ha meno polpa e complessità della grande annata 2019, senza dubbio, ma in ogni caso siamo davanti a una versione di gran fascino che si aggiunge alla lunga storia del San Leonardo, una storia classica che in quanto tale è destinata a proiettarsi in grande stile tra i grandi vini del futuro. Una storia che non a caso raccontiamo nel prossimo numero del nostro mensile, quello di Aprile, tutto dedicato al vino del futuro, attraverso una verticale di ben otto annate (comprese la 1988, la prima a conquistare i Tre Bicchieri, e la 2019, la versione che ha contribuito a far diventare San Leonardo Cantina dell’Anno per Vini d’Italia 2025).
Il pensiero del produttore
Torniamo alla 2020 con le parole di Anselmo Guerrieri Gonzaga: «È un’annata destinata a rimanere negli annali della tenuta come una delle espressioni più delicate e affascinanti. La limitata irradiazione solare diretta di cui godono le nostre terre è sicuramente una peculiarità. Le viti ricevono luce sufficiente per sviluppare una perfetta fotosintesi, ma sono protette dall'eccesso di calore, preservando così freschezza ed eleganza. Il sistema di allevamento a pergola trentina, largamente utilizzato nella tenuta, permette ai grappoli un delicato ombreggiamento, favorendo una maturazione lenta, un buon equilibrio acido ed una salvaguardia degli aromi, evitando scottature o surmaturazioni delle bacche. La 2020 sottolinea l’essenza della filosofia di San Leonardo: un vino che incarna raffinatezza e longevità, in grado di emozionare oggi e sorprendere negli anni a venire con la sua grande capacità evolutiva.»
Arte a San Leonardo
Terza edizione di Arte a San Leonardo, il progetto che vede la celebre azienda trentina incontrare dal 2023 un artista che, dopo aver stabilito un contatto intimo con la tenuta, progetta e produce alcune opere, tra cui un’etichetta che veste 999 bottiglie del millesimo in uscita. Il primo anno fu la volta di Simone Berti, il secondo la famiglia Guerrieri Gonzaga incontrò Marzia Migliora. Quest’anno il rapporto è avvenuto con Linda Fregni Nagler che, grazie alle ispirazioni avvenute all’interno del museo di San Leonardo, ha realizzato cinque opere ispirate agli attrezzi e agli oggetti presenti proprio nel museo.

Uno di questi, il colmatore di Leonardo da Vinci, è stato scelto per l’etichetta d’artista dell'annata 2020, che vedete nella foto. Il progetto, presentato lo scorso 13 Marzo a Roma nelle bellissime stanza di Palazzo Taverna, è ideato da Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria Tronchetti Provera ed è curato da Giovanna Amadasi. Le bottiglie in serie limitatissima vestite con l’etichetta realizzata saranno disponibili in cassette da tre sul sito sanleonardo.it a partire dal 27 marzo.
