Un curioso caso di imprenditoria giovanile, quello dei “bastardi francesi”, i giovani Julien Abourmad, David Abehsera e Emmanuel Gunther cresciuti nel 15esimo arrondissement che da qualche anno hanno conquistato la capitale francese con la – anzi, le – loro boulangerie d’avanguardia. Look hipster, come si addice alla nuova ondata di menti brillanti che stanno cambiando le sorti della ristorazione internazionale, attenzione alla qualità, alla provenienza, cura maniacale del dettaglio, comunicazione brillante e quel pizzico di savoir-faire che non guasta sono le caratteristiche principali di The French Bastards, panificio contemporaneo che ha già fatto breccia nel cuore dei consumatori del secondo e 11esimo arrondissement. E che a fine 2021 è approdato anche nella parte occidentale di Parigi, al 17esimo arrondissement, più precisamente in Place Saint-Ferdinand, dove da poco più di un mese c’è un nuovo angolo che profuma di pane buono.
La terza boutique firmata dai tre amici-soci conserva lo spirito originale del locale, in perfetto stile industrial, con pareti di mattoni, elementi in ferro e legno perfettamente integrati tra loro. Non manca il laboratorio a vista, dove ammirare la preparazione in diretta delle tante delizie. Croissant, naturellement: ariosi, sfogliati, leggeri e carichi di burro di prima scelta, disponibili in un’infinità di varianti, affiancati dagli immancabili pains au chocolat. E poi i cruffin, tra i fiori all’occhiello del locale, torte e biscotti, senza dimenticare i molti prodotti di panificazione, dalle focacce ai pani, tutti frutto di una grande ricerca sulle farine. Altra specialità della casa, la babka, fatta con la ricetta della nonna di Julien e le variazioni stagionali di Saint-Honoré: al cioccolato in autunno, al caramello e noci pecan in inverno, al caffè e nocciola in primavera e al lampone e pistacchio in estate. Oltre alle ottime farine, alla base dei dolci c’è un burro d’eccezione: il beurre d’Isigny, che vanta addirittura la certificazione Dop, un burro piuttosto giallo, dolce e perfetto per i veri amanti del genere.
Il prossimo passo? Continuare a impastare, sfornare, e poi tornare a viaggiare con un ritmo più frequente – altra grande passione in comune dei tre amici – e magari aprire un giorno anche in altri Paesi. Quello di The French Bastards si presta, infatti, a diventare un brand internazionale, facilmente riconoscibile, dall’identità forte e il carattere deciso. Del resto, con un nome così provocatorio, le strategie di marketing promettono bene (il motivo, in realtà, è legato all’appellativo ironico con cui Julien veniva salutato dal suo capo durante l’esperienza lavorativa in Australia, “Hey, bastardo francese!”). Tra gli obiettivi a breve termine, invece, la presentazione della versione invernale della Tropézienne a febbraio, con una pasta brioche al carbone vegetale, pralinato al carbone e vaniglia e crema diplomatica alla vaniglia, oltre alla pavlova che al nuovo indirizzo sarà presente nella versione al cioccolato.
a cura di Michela Becchi
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