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Groove fiorentino

A Firenze c’è un locale che faceva listening bar prima che fosse di moda

Move On, il locale fiorentino che ha unito pub e record store, ha aperto nel 2014 di fronte al Duomo, oggi è un punto di riferimento per chi cerca vinili, birre artigianali e musica selezionata con cura

  • 10 Aprile, 2025

In un’epoca in cui ogni nuova apertura con due casse e un impianto decente viene etichettata come listening bar, c’è chi a Firenze lo faceva già prima che diventasse cool. Prima che il termine rimbalzasse nei comunicati stampa, prima che l’immaginario si saturasse di legno chiaro e dischi in bella vista. Move On nasce nel 2014 dall’idea di Marco Valenza, appassionato di musica e collezionista di vinili, che ha immaginato un luogo in cui l’ascolto fosse un atto consapevole, ma mai snob. Un posto in cui si potesse bere una birra artigianale, mangiare qualcosa di buono e al tempo stesso lasciarsi attraversare da un suono caldo, scelto con cura e messo su un giradischi. Il tutto nel centro di Firenze, in Piazza San Giovanni, con la cupola del Duomo a pochi metri di distanza.
Era un pub? Un record store? Un esperimento? Un po’ tutto questo, ma soprattutto un posto vero, con un’identità precisa. «L’idea è nata dalla mia passione per la musica e dalla voglia di creare un luogo che unisse convivialità e cultura musicale», racconta Valenza. «Ci sono sicuramente realtà simili all’estero, specialmente in Giappone con i listening bar, ma Move On è stato pensato su misura per la città, unendo l’esperienza del pub italiano con la selezione musicale in vinile»

Vinile, birra e Duomo

Screenshot

Move On non è mai stato un luogo “di tendenza”, nel senso deteriore del termine. È un posto che si è costruito da sé, prima che qualcuno decidesse di chiamarlo listening bar. E che oggi si trova perfettamente allineato con una corrente che ha contribuito a generare. «Il format dei listening bar sta sicuramente guadagnando popolarità, ma è qualcosa che è nato successivamente a Move On», spiega Valenza.
«Il mio progetto è nato con l’intenzione di restituire la giusta dignità al vinile, che per me è un formato speciale». E ancora:
«L’idea di Move On è nata proprio da questa riflessione: creare un ambiente che celebrasse il vinile, con un arredamento realizzato principalmente in noce nazionale e con materiali italiani, sia per la loro qualità che per la loro storia. La possibilità di realizzare questo concept nel cuore di Firenze, di fronte al Duomo, è stato un valore aggiunto incredibile. La bellezza di un luogo simbolo del nostro paese si fonde perfettamente con il linguaggio universale della musica». Il locale è curato nei dettagli: l’arredamento in noce nazionale, i materiali italiani, le luci calde. Ma il vero punto di forza è l’atmosfera. «Abbiamo progettato un ambiente che offrisse un’esperienza autentica, pensata non solo per gli appassionati di vinili, ma anche per chiunque voglia godersi buona musica e una selezione gastronomica di qualità. La nostra posizione privilegiata e l’atmosfera che abbiamo curato nei minimi dettagli sono stati fondamentali nel nostro percorso».

Pubblico trasversale, esperienza analogica

Aperitivo davanti al Duomo di Firenze

Il pubblico che frequenta Move On è trasversale: non serve essere audiofili per sentirsi a casa. «Da un lato ci sono gli appassionati di vinili e collezionisti che vengono appositamente per la nostra selezione musicale», spiega Valenza. «Dall’altro, molti clienti entrano per l’ambiente accogliente, la birra artigianale o il cibo, e scoprono la magia del vinile quasi per caso. Questo mix rende il locale vivo e dinamico».
E proprio la scelta del supporto analogico fa la differenza: «Il vinile ha un suono caldo e avvolgente che si sposa perfettamente con l’atmosfera rilassata di un pub. C’è un senso di cura e ritualità nell’ascoltare un disco che rende l’esperienza più coinvolgente. A differenza delle playlist digitali, il vinile invita a fermarsi, ascoltare e apprezzare davvero la musica». Per Valenza, mettere un disco è come sfogliare un libro: «Il disco, proprio come un libro, rappresenta qualcosa di prezioso da custodire in casa, riflettendo in parte la personalità di chi lo possiede».

Oltre le definizioni

A conferma del suo spirito attivo, il 12 aprile Move On ospiterà un evento speciale in occasione del Record Store Day, inserito nel programma della Florence Cocktail Week. Una giornata dedicata alla cultura del vinile e alla scena underground, in collaborazione con l’etichetta Angis Music, fondata nel 2017 da Samuele Pagliai. Il suo catalogo spazia dalla deep house al jazz elettronico e si distingue per la cura delle esperienze musicali intime, costruite per la città. Ospite speciale sarà Linkwood, DJ e produttore scozzese che ha segnato la scena inglese con le sue uscite su Firecracker Recordings e le collaborazioni con realtà come Athens Of The North. Prima del suo DJ set, saliranno in consolle i talenti locali Taja e Biga, seguiti da un’intervista esclusiva a Linkwood e da un set dello stesso Pagliai.
Il futuro di Move On? In continua evoluzione, ma senza perdere autenticità. «Stiamo sempre pensando a nuovi modi per arricchire l’esperienza dei nostri clienti, sia attraverso eventi, collaborazioni con artisti o ampliando la nostra selezione musicale e gastronomica», dice Valenza. Ma rifiuta l’idea di incasellare il locale in una definizione: «Personalmente, non amo definire il nostro spazio un “listening bar”, perché credo che ciò che farà la differenza in futuro saranno quei luoghi che riescono a sviluppare una propria identità. Pur cercando un termine che raggruppi una certa tipologia di locali, spesso rischiamo di appiattire un concetto che invece è unico e speciale».

Il punto, alla fine, è tutto qui. In un mondo che vive di trend e categorie, Move On resta un posto raro: non segue le mode, le anticipa senza farlo apposta. E tra una pinta e un vinile, continua a suonare.

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