Colazione anatolica e aperitivi meticci a Roma, nel nuovo locale del quartiere Pigneto

Xerip Siyabend nasce in Kurdistan quarant’anni fa, il suo popolo da sempre vive il dramma di non aver mai ottenuto un proprio stato indipendente, attualmente infatti i curdi sono sparsi in 5 diverse nazioni: Turchia, Iran, Iraq, Siria e Armenia. Parliamo di oltre 30 milioni persone che dopo anni di migrazioni, persecuzioni e riassetti geografici non hanno mai perso quel carattere identitario, sentendosi tutti parte di un unico grande popolo senza calpestare la stessa terra. Xerip, è uno di loro, è un curdo che ama la sua cultura e che ha deciso di portare un pezzo di kurdistan in Italia, anzi a Roma dove da pochissimi giorni ha aperto il suo secondo locale nella zona del Pigneto.

L’arrivo in Italia per vivere da uomo libero

Xerip arriva nel nostro Paese nel 2012, quando gli chiediamo cosa l’abbia spinto ad una decisione così drastica, risponde con chiarezza e senza remore «Sono un obiettore di coscienza militare e in Turchia (proviene dal Kurdistan turco, ndr) questo diritto non è riconosciuto». La Corte Europea dei diritti dell’uomo, circa l’accanimento del regime turco nei confronti degli obiettori di coscienza, si è espressa in modo inequivocabile: in Turchia rifiutare l’arruolamento nell’esercito nazionale equivale a condannarsi alla morte civile, perché nessun diritto è più assicurato. Perdonerete se ci siamo dilungati su queste “facezie” di diritti civili internazionali, ma era un passaggio fondamentale per raccontare la storia di un uomo che ha deciso di lasciare il suo Paese non perché mosso dal sacro fuoco dell’avventura o per la voglia di reinventarsi una nuova vita. Xerip ha salutato la sua terra e la sua famiglia perché voleva vivere da uomo libero e pacifista «ripudio la guerra in ogni sua forma, mai potrei imbracciare un fucile e sparare». Dunque tredici anni fa arriva in Italia, ma in verità era un ritorno perchè nel 2005 prese parte ad un progetto internazionale organizzato di Legambiente ad Eboli, qui conobbe diverse persone e con molte di loro rimase in contatto. Amicizie, solide e sincere sulle quali potè contare quanto tornò definitivamente nel 2012, ad attenderlo c’era una bella rete di amici tra cui Claudio Angelilli, mastro birraio oggi socio di Xerip nel suo primo locale di Tor Pignattara. «Furono anni complicati ma belli i primi che trascorsi qui a Roma. Il permesso di soggiorno arrivò nel 2014, ma nel frattempo non restai con le mani in mano». Fece il mediatore culturale, ma anche il fornaio nulla di più naturale per lui che già all’età di otto anni sfornava ciambelle al sesamo nel forno di suo zio in Kurdistan.

L’apertura della taverna curda sette anni fa e il costante impegno sociale

Nel 2018, Xerip e il suo amico Claudio Angelilli aprono a Tor Pignattara il Bazar – Taverna Curdo Meticcia. Un posto che, definirlo un ristorante di cucina curda è fargli un torto, perché la Taverna è veramente molto altro ed è soprattutto un luogo in cui le contaminazioni e le fusioni culturali prendono forma in mille modi diversi. Iniziano in cucina e continuano in sala con eventi dedicati al sostegno delle terre martoriate da guerre e calamità; recentemente sono state organizzate serate di raccolta fondi a favore del popolo siriano e palestinese. La Taverna Curdo Meticcia nasce come ristorante ma diventa strumento a favore dell’integrazione culturale, questa poi perfettamente rappresentata nel menu in cui si trovano piatti curdi, napoletani e anche romani. «Ho voluto profondamente che questo locale diventasse luogo di impegno sociale perché voglio ridare a chi ne ha bisogno, tutto il bene e l’aiuto che ho ricevuto io quando sono arrivato a Roma». Parla del sostegno che gli hanno assicurato tanti osti romani come Antonello Magliari e tutti quelli dell’associazione Ostissimi che quando ha aperto la Taverna lo hanno supportato in tutto, dalla scelta dei fornitori per le migliori materie prime ma anche per tutta la parte burocratica tra permessi e documenti. Oggi Bazar – Taverna Curdo Meticcia è una realtà solida che propone una cucina mediorientale di grande qualità, e Xeryp può contare su una squadra di fedelissimi collaboratori «in cucina ci sono mio fratello e mio cugino, una mia amica turca e a breve, sempre dalla Turchia, arriverà un aiuto cuoco».

Burro & Mezè nel quartiere Pigneto

«Avevo voglia di aprire un’altra attività ma onestamente non ne avevo ancora parlato con nessuno – racconta Xeryp – poi lo scorso gennaio vengo a sapere della cessione di Burro, qui al Pigneto ed eccoci qua». L’inaugurazione ufficiale di Burro & Mezè Colazioni e Aperitivi Meticci non è stata ancora fatta, ma il locale è perfettamente operativo da qualche giorno con colazione all’italiana ma soprattutto quella anatolica a base di te alla mente servito dal samovar, panini con feta e prezzemolo, insalata di pomodori e cetrioli, olive, hummus e pane. Ma anche pranzi veloci con tramezzini home made e poi si arriva alla sera con l’aperitivo ed anche qui ci sarà da star bene con una proposta food principalmente vegetariana e mediorientale tra babaganoush, tzatziki, hummus, falafel, sigara, involtini di vite e molto altro ancora. Bella la selezione di dolci tipici mediorientali che arrivano direttamente dalla Turchia, con due scarichi settimanali «vengono prodotti da un mio amico pasticcere a cui ho dato indicazioni precise su ricette e materie prime da utilizzare». Da bere vini naturali, birre artigianali e ovviamente te turco.

Chiediamo a Xeryp come e dove vede il suo futuro, ma lui non ha dubbi. «Mia moglie è salentina, viviamo qui a Roma ed insieme abbiamo costruito una famiglia. Abbiamo due bambini di 4 e 3 anni a cui auguro di vivere sempre da persone libere».

Burro & Mezè – Circonvallazione Casilina, 79 – 00176 Roma – Tel 375 907 9737