La magia dell’antica Akragas, con la maestosa bellezza dei templi dorici della Valle dei Templi, patrimonio UNESCO, e dei palazzi barocchi del centro storico, nel 2025 viene ufficialmente riconosciuta dalla nomina a Capitale della Cultura Italiana 2025, un traguardo che celebra il suo immenso patrimonio archeologico, artistico e paesaggistico. Il progetto si intitola “La cultura genera libertà” e punta a valorizzare l’identità multiculturale di Agrigento, promuovendo inclusione, sostenibilità e partecipazione attiva dei cittadini con un ricco calendario di eventi, in città e in provincia.
Motivo in più per prendere in considerazione la terra natìa di Pirandello per un lungo ponte pasquale all’insegna di arte, cultura, suggestive processioni, ovviamente ottimo cibo. Dal “taganu di Aragona”, un ricco sformato di pasta con ragù di carne, uova, formaggi, zafferano e cannella, cotto in un recipiente di terracotta, tradizionalmente preparato il Sabato Santo, all’agnello al forno con patate fino al “maccu di fave” e a dolci caratteristici come l’”agnello pasquale di Favara“, fatto di marzapane, ripieno di pistacchio fresco e decorato a mano con zucchero fondente e piccoli simboli pasquali, la cucina locale è un ulteriore viaggio nella cultura millenaria di questi luoghi. Ecco i posti da non perdere in città.
Ristorante. Affascinante locale nel cuore della Valle dei Templi, con vista magnifica, piacevole dehors e sala elegante e curata. In menu tradizione siciliana di mare e di campagna interpretata con tecnica e piglio creativo da un giovane e talentuoso chef. Valida cantina, staff in gamba e motivato.
Akropolis – via Petrarca, 30 – 0922 402861 – ristoranteakropolis.com
Bistrot. Un bel posto in pieno centro, materie prime di prossimità fornite da piccoli produttori, cucina curata, spazi parecchio confortevoli. Benvenuti nel giard ino della settecentesca Villa Catalisano – dove sono visibili i successivi rifacimenti in stile Liberty di Ernesto Basile – per un certo periodo pure casa di Luigi Pirandello. Enzo Ravanà ne valorizza con amore il lato gastronomico con pietanze lineari e ricche di sapore, autentiche e legate alle stagioni, che si giovano dell’ampio utilizzo del grill al carbone di leccio. Birre e vini, anche a calice. Seducente corner mixology.
Aguglia persa – via F. Crispi, 34 – 0922 401337 – agugliapersa.it
Bistrot. Cuoco di significative esperienze professionali, Alessandro Ravanà si è piazzato qualche anno addietro sulla via più amata dagli agrigentini e dagli innumerevoli turisti in visita. Il locale è accogliente e confortevole, apre alle 18 e si espande immediatamente sulla singolare triplice attitudine di bottega, atelier gastronomico e take-away, raccontando – nel segno della qualità del prodotto e del mercato – la Sicilia dei sapori e dei colori. Sfizioso assortimento di pizze di stile napoletano, birre e vini a go-go. Servizio empatico e puntuale.
Le Boccerie – via Atenea, 231 – 0922 627662 – leboccerie.it
Trattoria. Nel cuore della città, in un angolo caratteristico, un’insegna diventata un punto di riferimento per chi vuole avere la certezza di mangiare bene spendendo il giusto, in un clima di convivialità e buona accoglienza come graditi valori aggiunti. In più, qui si può far tappa anche solo per l’aperitivo, scandito da cocktail fatti ad arte e sfizi. Che si stia all’aperto nel dehors con vista o negli interni arredati con gusto qui si mangia bene, grazie a riuscite riletture di ricette siciliane. In cantina etichette perlopiù isolane selezionate con criterio.
Osteria Ex Panificio – p.tta G. Sinatra, 16 – 0922 595399 – osteriaexpanificio.it
Pizzeria. Aperta da poco più di un decennio, la pizzeria della famiglia Sorce è un punto fermo della costa sud. Merito della ricerca metodica sui lievitati, della scelta di materie prime di livello, del talento dei giovanissimi fratelli Giorgio (29 anni), Filippo (28) Alberto (20), con il cugino Giorgio (22). Gli ambienti sono confortevoli. Sul fronte impasti, al classico con lievito madre e una maturazione di 48 ore, si uniscono altre tre alternative, il panato ai 4 cereali, il romano da 185 grammi, il riso Venere croccante. In più il padellino e il “senza glutine”. Carta bevande ampia, tra cocktail, birre in bottiglia e alla spina e vini.
Sitàri – Sorce family – loc. Villaggio Mosè – v.le L. Sciascia, 286 – 389 6609525 – sitari.it
foto di copertina “maccu di fave” de Le Boccerie
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