Pronti per il lungo ponte di Pasqua 2025? Chi può non si faccia sfuggire l’occasione di racimolare 10 giorni di relax spendendone solo 4 di ferie, dato che la festa cade di domenica 20 e il 25 aprile di venerdì. Un momento da cogliere al volo per programmare la prima vacanza “seria” della stagione. Se la Sicilia è una destinazione meravigliosa tutto l’anno, in primavera offre il meglio di sé, sia in termini di clima che di ricorrenze. E quindi perché non organizzare una fuga a Catania, la solo apparentemente austera città del Duomo di Sant’Agata e del pittoresco mercato della Pescheria, un capoluogo vivo e vitale anche sul piano della ristorazione?. Ecco appunto qualche dritta per godersela pure a tavola, per tutte le tasche e i gusti.
Bistrot. Gamberi rossi, panelle e limone; cavallo, nespole, finocchietto e tartare di pesce del giorno; quinto quarto di pesce; salumi di mare; gnocchi, gambero crudo, cavolo nero e nocciole; pesce frollato del giorno e fondo bruno di mare. Ecco cosa si mangia in questa fish butchery che è in realtà è un laboratorio in piena attività dove si lavora su frollature e stagionature ittiche, partendo da una materia prima di assoluto valore. Staff giovane e capace, esperienza da fare.
Angiò Macelleria di mare – v.le Africa 28h – 335 1613701 – albertoangiolucci.it
Trattoria. Un posto molto caratteristico anche per la posizione, all’interno della Pescheria, il mercato del pesce di Catania. Il banco mostra quello che hanno portato le barche in giornata, che in cucina viene elaborato in ricette tipiche. Ossia antipasti assortiti, spaghetti con le vongole, fritto misto o grigliata accompagnati da buoni vini. Servizio informale, ambiente movimentato.
Osteria Antica Marina – via Pardo, 29 – 095 348197 – anticamarina.it
Ristorante. La “concezione” è quella di Manuel Tropea, giovane cuoco con talento da vendere, una tecnica valida e idee “irriverenti” – e altrettanto stimolanti – intorno alla tradizione sicula. Basta guardare i nomi dei piatti (“mangiasti a nonna?”, “sognava di essere una cipollina”) per farsi un’idea e aver voglia di sedersi a uno dei pochi tavoli (prenotare) del suo bel locale con cucina a vista. Bene cantina e servizio.
Concezione Restaurant – via G. Verdi, 143 – 095 16936122 – concezionerestaurant.com
Vegetariano. In pieno centro storico, un ristorantino curato e informale dall’offerta totalmente green, vegetariana e vegana. A pranzo ci si accomoda al bancone e si compone il proprio piatto, a cena c’è un menu che cambia ogni giorno in base a stagione e mercato. Cucina healthy ma di gran gusto con il supporto di bottiglie per lo più bio e “naturali”, in prevalenza sicule. Nel corso dell’anno si organizzano corsi ed eventi.
La Cucina dei Colori – via San Michele, 9 – 095 7176146 – lacucinadeicolori.it
Pizzeria. Ancorato tra le rocce laviche e l’azzurro mare del porticciolo del borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti, il locale dei fratelli Alessandro e Davide Tomasello offre il meglio dei prodotti del territorio. Le pizze, preparate con il supporto di Laxman Wanakurusuryia, sono il risultato di un’attenta ricerca. Le farine biologiche e macinate a pietra da frumenti antichi entrano in un impasto a lunga lievitazione, con lievito madre. Le pizze, soffici al centro, hanno cornicione saporito e croccante e sono altamente digeribili. Tra gli impasti, il classico, ai cinque cereali, tumminia, scrocchiarella romana ed evolutivo. L’offerta continua con la proposta di cucina e, a colazione, granite e brioche. Interessanti le carte dei vini e delle birre. Ottimo il sevizio.
Cutilisci – via San Giovanni Li Cuti, 67/69 – 095 372558 – cutilisci.it
Pizzeria. Lele Scandurra crea pizze originali utilizzando le eccellenze del territorio, ingredienti nazionali e internazionali. Gli impasti – il contemporaneo, con farina evolutiva bio, quello da semola di grani antichi siciliani, il blend al malto tostato e quello con riso e orzo germogliati – sono realizzati con tecnica esperta e diverse tipologie di cotture: al vapore, al vapore e forno statico, frittura e tripla cottura (vapore, frittura, forno). Nel menu ci sono diverse tipologie di pizze, stagionali e non. Disponibili anche impasti senza glutine. In carta birre in bottiglia e alla spina e un’attenta selezione di vini.
L’Evoluzione – Pizza Contemporanea – via Quintino Sella, 14 – 095 2292922 – levoluzionepizza.it
Ristorante. Bianca Celano conduce ormai da tre anni l’offerta versatile e raffinata di questa deliziosa struttura. Alla base della sua cucina – familiare e “contaminata” al contempo – una selezione certosina delle piccole eccellenze di Sicilia e il massimo rispetto dell’ingrediente nel nome della stagionalità e del zero spreco. Il menu è versatile e non convenzionale, con diversi piatti vegetali (spaghettoni con verdura maritata, olive nere condite, capperi, pane croccante al timo), di pesce, di carne, con degustazioni relativi. Staff in gamba, bella cantina.
Materia | Spazio Cucina all’Habitat Boutique Hotel – via Teatro Massimo, 29 – 095 16931045 – materiaspaziocucina.it
Bistrot. Elogio della Sicilia contadina – quella che profuma di gelsomino e zagara, di pomodoro e origano – nel manifesto di Me Cumpari Turiddu, che mantiene costante e coerente il suo progetto gastronomico. Un bistrot dagli interni rétro con materiali di recupero e centrini all’uncinetto fatti a mano che sembrano essere tirati fuori dal baule della nonna. Recupero anche per gli ingredienti, molti dall’orto della tenuta di famiglia, e delle ricette di una Sicilia nostalgica e bucolica, allabase di piatti che tutelano presidi e piccoli produttori: lasagnetta di farina di carruba con un ragù di asino ragusano e capuliato di pomodoro Siccagno di Valledolmo un esempio. E poi i dolci, vedi la “Sachettotta”, omaggio alla Sacher. La Sicilia è servita, oltre che al piatto, in un angolo putìa, corner shop. Cortese e veloce il servizio. Cantina con una buona selezione.
Me Cumpari Turiddu – p.zza Turi Ferro, 36/38 – 095 7150142 – mecumparituriddu.it
Pizzeria. A pochi passi dal simbolo di Catania, u Liotru, Karim Yacoubi porta concretamente avanti il suo progetto di portare sulla tavola una pizza arricchita da specialità di piccoli produttori intimamente legati al territorio, non solo siciliano, a partire dalle farine semi-integrali biologiche macinate a pietra. La pizza, da lui definita contemporanea, ha una consistenza soffice e friabile, leggera, dal cornicione alto, ma non troppo pronunciato. Fritture, antipasti, montanare e pizze fritte e alcune tipologie di carni completano l’offerta. In carta birre in bottiglia e alla spina, un’interessante selezione di vini e i cocktail. Attento il servizio.
Rasoterra – Pizza Experience – via Cardinale Dusmet, 21/23 – 095 6730015 – rasoterrapizzeria.it
Ristorante. Sapio arricchisce il vivace centro storico di Catania con la sua atmosfera elegante e la cucina dello chef e patron, Alessandro Ingiulla, che con influenze francesi esplora radici della sua isola in chiave sostenibile, zero sprechi, e con una tecnica che esalta la materia prima. Il legame con la campagna, gli ingredienti del proprio orto, la vocazione green, sono in armonia con una certa padronanza ed eleganza di piatti e ricette. Tra i piatti-icona: il piccione in conca come una volta, tra i più interessanti, il risotto Riserva sette anni funghi, caffè e nocciola (in foto). Il servizio in sala è efficiente, attento, curato. Lo chef table permette di ammirare da vicino la preparazione dei piatti e vivere l’esperienza a stretto contatto con lo chef. La nuova cantina è uno scrigno di etichette dove la Sicilia convive con il resto del mondo.
Sapio – via A. Gandolfo, 11 – 095 0975016 – sapiorestaurant.it
Pizzeria. Dal desiderio di valorizzare il territorio attraverso l’utilizzo di ingredienti semplici ma di qualità, Giovanni Zuccarello, dopo aver girato il mondo per migliorare le sue tecniche, ha dato vita alla sua pizzeria. Grande la cura del dettaglio, sia nella scelta delle farine sia nell’attenzione ai giusti tempi di maturazione e lievitazione dei panetti. Gli impasti sono tre: il classico con 48 ore di lavorazione, “la nostra terra” con farina evolutiva di grani siciliani e lievito madre, e un blend integrale di riso Artemide e frumento. La proposta del menu è molto ampia, comprende antipasti, pizze fritte, pizze al padellino ripiene, calzoni e pizze tonde. Curati gli abbinamenti con le birre e i vini presenti in carta.
Sazi e Sani – via Sant’Euplio, 122 – 095 7159794 – saziesani.it
Pizzeria. Impasto napoletano con farina semi integrale lievitato 24/48 ore; impasto light con grano tenero tipo 0, farro integrale, soia e crusca tostati; impasto con lievito madre vivo; pinsa romana, con percentuale di farina di riso, alta idratazione e lunga maturazione. Da non perdere la Scarola e Alici, con scarola saltata, alici di Cetara, provolone del Monaco, olive nere, germogli di capperi di Pantelleria e olio evo; la Margherita fumé, con pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala affumicata di Paestum, basilico e olio evo. In menu anche rusticherie, patate, carne e insalate. In carta birre, artigianali e non, e vini del territorio.
Squib Pizza and More – l.go Paisiello, 9 – 095 312250 – squibpizza.it
Ristorante. Un posto classico e sempre affidabile, da anni sulla breccia e dove non pochi catanesi portano chi viene da fuori per una mangiata di pesce comme il faut. Crudi e cotti, caldi e freddi nella ricca tornata di antipasti, poi spaghetti con le vongole, tranci di pescato nei modi classici, grigliate. Staff cordiale e buoni vini. A Pasqua menu a 60 euro.
Le Tre Bocche – via Ingegnere, 11 – 095 538738 – Facebook
Bistrot. Nel cuore del centro, il bistrot contemporaneo e dal profilo internazionale di Francesco Di Stefano, ideatore e patron, è un luogo piacevole e stimolante con un menu che passa dalla tradizione sicula (da provare l’arancino, “tondo” e non a vulcano come usanza catanese impone) a piatti più ricercati, molti in formato tapas per assaggiare un po’ di tutto. Possibile pairing giocato su storia e dominazioni isolane, dai Fenici agli Angioini, drink e birre. Servizio attento e curato.
Uzeta Bistrò siciliano – via Penninello, 41 – 095 2503374 – Instagram
Immagine di copertina: l’arancino di Uzeta Bistrò siciliano
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