Brulica di bellezza e di vita la magnifica Firenze. Per una visuale completa bisogna salire fino a Piazzale Michelangelo, il punto panoramico più famoso della città: da qui si osserva nella sua interezza il luogo di nascita del Rinascimento, casa di Giotto, Michelangelo, Brunelleschi. Ma se è vero che “senza arte non si può vivere”, è altrettanto vero che una pausa rinfrescante rimette al mondo. Qui 11 indirizzi in città presenti nella nostra guida Gelaterie d’Italia 2025, due dei quali – Gelateria della Passera e I Gelati del Bondi – hanno ottenuto il massimo riconoscimento, ovvero i Tre Coni.
Cinzia Otri diventa gelatiera “per sbaglio”, rendendo il locale inizialmente destinato alla ristorazione in uno dei migliori laboratori artigianali d’Italia. In questo curato locale Cinzia da quindici anni lavora con bravura e passione a gelati e sorbetti nella cui produzione convogliano sia la sua passione per la ricerca di eccellenze del territorio che le sue abilità acquisite nell’arte culinaria. Ecco allora che da latte da allevamenti in biodinamico e specialità alimentari reperite per lo più da piccole aziende locali prende vita una rosa di gusti che spazia tra classici (dai vari cioccolati alla nocciola al pistacchio) e preparazioni inedite, dal gusto Carezza (con miele, camomilla e latte di mandorla) a quello con banana, arancia e noce moscata, dal Pellegrino Artusi (crema con zafferano di Città della Pieve) al Monnalisa (con miele di castagno, purea di mele renette, noci, uvetta sultanina reidratata nel vinsanto e acqua di fiori d’arancio). Ottimi sorbetti con frutta fresca di stagione, da quello ai fichi a quello con diospero, e sorprendenti i sorbetti alcolici ispirati ai cocktail, come il Negroni o il Moscow Mule.
via Toscanella, 15r – 055 6142071 – gelateriadellapassera.it
Quello di Vetulio Bondi è, da oltre quarant’anni – l’anno di nascita dell’insegna è il 1982 – un lavoro fatto di minuziosa ricerca di prodotti di eccellenza e di una indefessa voglia di esplorare e sperimentare gusti, sapori e abbinamenti, sia ispirati da ricette date, sia dal territorio, sia dalla fantasia. Ecco allora che nel locale di via Nazionale, in zona Santa Maria Novella, si possono trovare classici magistralmente eseguiti (dal cioccolato al pistacchio, fino a un signature della casa come il caramello salato con burro della Normandia), gusti ispirati dal ricettario dolce (come tiramisù, zuppa inglese, ricotta e fichi), sorbetti alla frutta dai sapori intensi. Non mancano preparazioni originali, tra le quali ricordiamo sesamo nero (altra lavorazione emblematica di Bondi) o matcha e latte, e gusti come quello con olio (valorizzare i sapori della Toscana è una passione da queste parti), pepe e yuzu, che esplorano i confini gastronomici della produzione fredda.
via Nazionale, 61r – 055 287490 – gelatidelbondi.com
Oltre novant’anni di vita per questa storica insegna fiorentina che dal 1993 è gestita dalla famiglia Pomposi, che ha espanso l’attività anche al di fuori dei confini italiani. Il prodotto simbolo di Badiani è il Buontalenti, un gelato che è stato ideato negli anni Sessanta per la partecipazione ad un concorso e che ancora oggi è il marchio di fabbrica del locale: la semplicità e l’equilibrio della sua composizione (gli ingredienti sono soltanto panna, latte, zucchero e uova) insieme alla qualità delle materie prime impiegate sono alla base del suo successo (da provare anche nella versione con variegatura al pistacchio nel gusto Dolcevita). Ma è la produzione fredda in genere ad essere di valore da queste parti, tra tipicità stagionali come il Castagnaccio (ispirato al dolce toscano), classici (dal pistacchio alle diverse opzioni al cioccolato), fino a golosità come il cremino. Il locale è anche pasticceria e caffetteria. Altri due punti vendita in città.
viale dei Mille, 20r – 055 578682 – www.gelateriabadiani.it
Colori pastello, banco che ricorda il carretto del gelataio, seggiolini che richiamano l’altalena. L’ambientazione della gelaterie – in via Carlo Ragghianti Ludovico, nel centro commerciale San Donato, e questa in via della Torre degli Agli, entrambe nella zona di Novoli, nella periferia nord-ovest di Firenze – rievoca l’infanzia e i luoghi del gelato di una volta. Una precisa scelta voluta dalle due titolari, Carmen e Lucia, che si sono affidate alle mani esperte (nonostante la giovane età) di Pierpaolo Portogallo. Coni e coppette di diverse grandezze vengono riempiti con gusti di creme e sorbetti, volendo coronati da una cialdina. A rotazione: cioccolato fondente, cheesecake, nocciola, caffè, pistacchio, fragola, limone di Sorrento… Inoltre, semifreddi (cannoli, cassate, crêpe, cheescake, torta Sacher, zuccotto fiorentino), macaron e a Natale i tradizionali lievitati farciti da gelato e ricoperti da cioccolato, pistacchio nocciole o frutti di bosco. Terza sede recentemente inaugurata in centro, in via del Corso 66R.
via della Torre degli Agli, 71 – 055 9330451 – gelateriabarroccino.it
Da oltre trentacinque anni questa insegna – il cui nome è frutto della crasi tra i nomi delle due sorelle Camilla e Lavinia Mannucci, che qui proseguono il lavoro avviato dai loro genitori nel 1987 – è ambita meta del vivace quartiere di Gavinana, ma non solo, per gustare un valido gelato. Merito di una produzione che spazia con valore tra consolidati signature e classici, e che non manca di innovare periodicamente la propria proposta con gusti e sorbetti ispirati dalle stagioni e dalla fantasia. Ecco allora la crema Caminia (base di latte, panna, uova e zucchero che viene declinata in più varianti: da provare quella al pistacchio), lo yogurt (il locale è anche yogurteria), il goloso Le 30 Perle (cioccolato con scaglie di cioccolato e confettura di lamponi), oltre a ottimi classici, dal cioccolato fondente al sorbetto al melone. Anche torte gelato e semifreddi. Altra sede in città.
viale D. Giannotti, 29r – 055 6810651
Una gelateria con certificazione biologica e opzioni vegane con affaccio su piazza Duomo. La cura e la dedizione qui riposte nel lavoro hanno il loro biglietto da visita nelle cialde su cui vengono adagiati sorbetti e gelati e che sono realizzate quotidianamente in loco da farine toscane da grani antichi bio. Quindi, ça va sans dire, la produzione fredda segue le stagioni lasciandosi ispirare, non senza tocchi di estro, sia dalla disponibilità delle materie prime (reperite con predilezione per le produzioni locali) che dalle tipicità regionali e delle ricorrenze. Ecco allora la fragola e il lampone e rosmarino, il melone e l’amarena di Cantiano, il fior di fico e lo yogurt e visciole, il gusto con zucca e amaretto e quello con miele e lavanda, lo zabaione con vinsanto del Chianti e il Panettone, oltre ai validi classici (dal pistacchio con sale di Trapani alla nocciola, fino al cioccolato). Anche affogati e milkshake. Altra sede in via de’ Guicciardini, 9.
piazza del Duomo, 45/R – 055 281055
Aperta nel 2002, questa gelateria ai margini del centro cittadino è il dolce regno di Gabriele Vannucci, pastry chef classe 1988 con importanti esperienze alle spalle che ha qui deciso di declinare le sue abilità sul fronte del freddo. In un locale piccolo, curato, contrassegnato nell’insegna dalla sola parola “Gelato” (e dalla sua grafia fonetica), Vannucci lavora a una proposta contenuta e di valore realizzata con ottime materie prime che vede affiancati all’interno delle carapine gusti classici (dal pistacchio al cioccolato alla stracciatella), signature (come la crema Vannucci), golose lavorazioni (tra cui il RAP, con ricotta amarena e pistacchio, l’arachide e caramello, il gusto pesca al vino o quello al caffè leccese), oltre a sorbetti realizzati con frutta fresca di stagione. Opzioni vegane. Anche buoni biscotti della casa, venduti in barattolini richiudibili.
via Antonio Scialoja, 27r – 055 5326336 – gabrielevannucci.it
Nel quartiere Coverciano, un riferimento goloso per gli amanti dell’arte fredda. Non soltanto qui si lavora a un gelato naturale, realizzato con ottimi ingredienti, ben mantecato e dai giusti equilibri zuccherini, ma si stimola la curiosità del gusto con lavorazioni stagionali e del momento ispirate dalla disponibilità delle materie prime oltre che dalla fantasia. Ecco allora che a una rosa di classici validamente eseguiti (dal pistacchio alla nocciola, dal caramello salato alle proposte al cioccolato anche in forma di sorbetto) e a preparazioni a base di frutta fresca del periodo (ad esempio mora, albicocca, fragola, pesca), nelle sorbettiere girano gusti inediti come il menta e zenzero o il mandorla e maracuja, e altri che richiamano specialità dolci locali e non, vedi il panforte e il panettone. Coni senza glutine.
via Gabriele D’Annunzio, 105 – 055 9063360
L’insegna dice tutto, o quasi, del modo di lavorare di questo locale dell’Oltrarno. La provenienza di gran parte delle materie prime impiegate per la realizzazione di sorbetti, gelati e granite proviene infatti dalle aziende agricole che fanno capo ad alcuni dei soci, a partire dal latte da mucche al pascolo. Per quanto non reperito dalla filiera a chilometro zero, ci si rifornisce da zone vocate alla produzione di specialità alimentari, dai pistacchi (provenienti da Stigliano) alle nocciole (dai monti Nebrodi), dal cioccolato (modicano) alla liquirizia (del cosentino), fino alle mandorle (da Toritto). Con variazioni di stagione e fantasia, nella carapine si spazia tra lo speculoos e la zuppa inglese, tra l’arachidi e cioccolato e il mela caramellata, tra il pera e cioccolato e il ricotta, mora e noci, tra lo zabaione al marsala e l’arancia e Campari, fino all’originale gusto ai bruscolini (i semi di zucca).
via dei Serragli, 32r – 055 0122286
In questo piccolo e curato locale su piazza Tasso, Antonio Ciabattoni riversa nella preparazione di sorbetti e gelati la sua lunga esperienza nell’ambito dell’arte fredda. Il suo prodotto simbolo è la mattonella, due cialde di forma rettangolare che contengono il gelato. Ma la cifra distintiva del suo modo di lavorare sta nella ricerca continua, sia di materie prime di grande qualità sia di gusti, creati trovando ispirazione dai viaggi come dai ricettari dolci. Con variazione stagionale, nelle carapine si spazia – in un crescendo di “complessità” – tra la crema antica e il pistacchio di Bronte, tra il caramello al sale e il Catrame (cioccolato del Perù al 75%), tra la castagna e il caco, tra il limone e salvia e il gusto alla torta di mele, tra il raffinato gusto al tè Matcha e il pumpkin spice latte (zucca speziata, latte e caffè). Altre due sedi in città.
piazza T. Tasso, 11r – 055 5120336 – www.lasorbettiera.it
È la Gran Crema Caffè Rivoli (un affogato al caffè, o cioccolata calda, proposto anche nelle golose varianti con gelato e granella di pistacchio o nocciola) il prodotto simbolo di questo locale in pieno centro, a due passi da Santa Croce. Sono infatti in molti a mettersi in fila per poter assaggiare (e postarne la foto sui social) questa specialità. Ma Vivoli – insegna nata come latteria e poi evolutasi negli anni prima in gelateria e poi in pasticceria – lavora anche a ottimi sorbetti realizzati con frutta fresca di stagione (dal fico d’india all’anguria, dalla nespola al melone, fino all’albicocca e rosmarino), classici validamente eseguiti, e poi proposte che spaziano tra il riso, l’amaretto, il millefoglie (anche da provare in forma di torta) e originali tipicità come il vin santo e cantucci.
via Isola delle Stinche, 7r – 055 292334 – vivoli.it
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