Per la rubrica dedicata alle migliori gelaterie d’Italia, quelle che hanno conquistato i Tre Coni nella guida Gelaterie d’Italia 2022 del Gambero Rosso, abbiamo intervistato Massimo Faroni della gelateria Chantilly a Moglia
Quando e perché hai cominciato a fare il gelatiere?
Nel 2005, quando ho voluto che quella che era solamente una passione diventasse una professione.
Quanto è cambiato il mondo del gelato in questi anni?
Quando io e Greta Belladelli abbiamo aperto con la nostra filosofia del naturale e dei prodotti del territorio c’è stata grande curiosità mista a diffidenza. Abbiamo aperto nella frazione in cui viviamo, a Moglia, un paesino di campagna in Pianura Padana di soli 800 abitanti. Abbiamo speso (bene) tanto tempo per spiegare il prodotto e il perché della nostra scelta. Con il tempo e con gli assaggi si è creato un rapporto di fiducia che è stata la nostra forza, soprattutto nel periodo pandemico. Le persone hanno continuato a gratificarsi scegliendo (secondo noi) di andare da chi si è fatto conoscere negli anni precedenti per professionalità, sentendosi sicuri di ricevere un prodotto e un servizio buoni e puliti.
Come è cambiata la clientela? Cosa ricerca in un gelato?
Penso che la clientela sia sempre molto varia. Ci sono persone che in un gelato cercano un momento tutto per sé assaporando i propri gusti del cuore; c’è chi desidera assaggiare gusti nuovi, conoscere l’origine degli ingredienti; c’è chi cerca conferme riguardo le proprie intolleranze sentendosi confortato nel trovare qualche gusto con cui deliziarsi; ci sono ancora quelli che non hanno capito che un prodotto artigianale e naturale preparato con frutta fresca e di stagione non sarà sempre uguale e preferiranno un altro tipo di gelateria.
C’è un ingrediente che ti dà più soddisfazione di altri?
La frutta: che sia fresca, secca o candita!
C’è un gusto che vorresti eliminare dal bancone ma non puoi perché sempre molto richiesto?
No, siamo soddisfatti delle scelte del nostro menu gusti.
Quali sono le maggiori difficoltà che devi affrontare quotidianamente?
Sicuramente la gestione del tempo non è facile.
Che consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera in questo settore?
Non mi piacciono molto i consigli. Preferisco ascoltare le storie, prendendo spunto dai pro e dai contro che sento, perciò mi limiterei a raccontare la nostra storia lasciando poi a ci ascolta di fare le proprie valutazioni.
Come riconoscere un gelato di qualità?
Dal gusto che non deve essere artificiale, dalla sua intensità e persistenza; dalla consistenza; dal finale che a me personalmente deve lasciare la bocca pulita.
Tre produttori che consiglieresti ai nostri lettori.
Fattoria Coazzette per ortaggi e frutta biologica; Pizzeria Mister X a Rolo, per l’impasto della pizza in pala; Azienda Agricola Fondo Cantone di Davide Azzoni per la produzione farina di mais Marano (con cui producono anche gallette e chips) e di pomodori.
Tre indirizzi della tua città (o vicini) che consiglieresti ai lettori
Ristorante Stradora a Reggiolo; Toma & Tomi Formaggi e salumi Carpi; Agriturismo Corte Caselle a Bagnolo San Vito.
Chantilly – Moglia (MN) – via dell’Artigianato, 22c – 0376565044 – www.chantillymoglia.it
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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