Un fenomeno che non accenna a scemare, anzi: con tutte le vicissitudini degli ultimi mesi, si può dire che lo street food sia più in forma che mai. Perché? Probabilmente la concretezza e il dinamismo del settore hanno reso più facile l’adattamento alle mille restrizioni sanitarie che si sono susseguite causa pandemia. Il cibo di strada è per definizione da asporto, semplice da trasportare e veloce da mangiare, non richiede grandi accortezze e molti contatti, insomma, con i tempi che corrono, quanto mai di attualità. Inoltre, in genere, conta su imprese snelle. Tanto che si moltiplicano, nel corso degli anni, le esperienze firmate da chef famosi, street food d’autore in cui grandi nomi della cucina italiana si confrontano con format informali, con una proposta alla portata di tutti, gustosa e originale. Uno dei precursori è stato Moreno Cedroni, che con il suo Anikò, ha declinato il gusto mare in una proposta ready to eat, in quel centro nevralgico del buon mangiare che è Senigallia. Lo abbiamo seguito sin dal principio, come abbiamo tracciato i nuovi progetti di cuochi di rango nella guida Street Food d’Italia 2022 che dedica un premio speciali proprio al cibo da strada d’autore, per il cuoco che ha rivisitato in modo originale un piatto tipico dello street food. Quest’anno il premio va all’uruguaiano Matias Perdomo ha fatto di necessità virtù, approfittando dei mesi di chiusura del suo Contraste per aprire, insieme ai soci Simon Press (è lui il “flaco” dell’insegna) e Thomas Piras, questo locale dedicato a uno dei simboli dello street food argentino: le empanadas. Le mezzelune di pasta fritta sono deliziose, proposte in varianti classiche (de queso, de pollo, de pescado) che hanno conquistato subito il cuore dei milanesi.
Già testata all’interno del Vicolungo The Style Outlets, in provincia di Novara, la formula dedicata allo street food dallo chef Antonino Cannavacciuolo prende vita dove tutto è cominciato, a Orta San Giulio. Per una merenda vista lago questo è il posto giusto: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20, qui si approda per l’offerta dolce (pasticceria fresca, gelati, biscotti) e quella salata, basata su grandi classici meridionali, come il cuoppo di fritti, gli arancini di riso (deliziosi), la pizza fritta, il panino napoletano o la focaccia pugliese.
Orta San Giulio (NO) – p.zza Motta – 032290275 – www.antoninocannavacciuolo.it
Non fatevi ingannare dal nome, ché quell’appellativo Osteria fa riferimento più alle vecchie rivendite di vino che offrivano qualche piatto freddo di accompagno ai bicchieri che non ai ristoranti che offrono piatti della tradiizone, come sempre più spesso si intende. Gli artefici sono Diego Rossi, Josef Khattabi e Enricomaria Porta che hanno dato il via al prototipo di osteria di un tempo: vini in somministrazione o in vendita (centinaia le etichette selezionate con attenzione al mondo naturale), cibi freddi o solo da scaldare, da enotavola, insieme a conserve, salumi e formaggi di gran caratura. Al centro un bancone di legno e tanta convivialità, da brindisi e calici tra amici. La formula è partita a fine aprile 2021, durante le restrizioni, e non può che promettere bene, soprattutto in attesa di tempi prossimi, nei quali non sarà più vietato godere della compagnia degli altri.
Milano – via Melzo, 12 – 0291672012
Il più celebre degli street food argentini ha tre padri tutelari di tutto rispetto, ovvero Matias Perdomo, Simone Press e Thomas Piras. L’idea di dedicargli un locale (da asporto), pensata nei mesi di fermo dal team del ristorante Contraste, si è rivelata vincente. Avvolti in una specie di carta di giornale, i fagottini sudamericani piacciono anche per il prezzo accessibile (intorno ai 3,50 euro). Le varianti sono sei: pollo, con cipolla e peperoni; manzo con cipolla e olive; prosciutto cotto e formaggio; tonno, con cipolla e peperoni; vegetariane con mais e besciamella o formaggio e cipolla. Lista di signature drink pensati dal “Flaco”, ovvero Simon Press. Delivery tramite le più note piattaforme.
Milano – via San Maurilio, 4 – 0243413521 – www.empanadasdelflaco.com
Lo street Food firmato dallo chef Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore) è un concetto di ristorazione informale e rapida ma di grande qualità. Il chiosco, una struttura in legno moderna, si apre su una piazza pedonale con tavoli e sedie a disposizione della clientela. I salumi di pesce dello chef sono tra i cavalli di battaglia del locale che non si limita a proporre piatti freddi ma veri e propri capolavori di bontà in formato “da passeggio” come l’iconico Happy Toast. Ben composta la carta dei vini che spazia da etichette locali a bollicine d’Oltralpe. Chi ama i cocktail troverà delle ottime proposte anche in abbinamento al cibo. Servizio giovane e informale; aperto tutto l’anno.
Senigallia (AN) – p.zza Saffi, 10 – 0717931228 – www.morenocedroni.it
Siamo nel salotto della città, varchiamo la soglia e ci troviamo nel punto vendita del Pastificio Di Martino. Al piano superiore c’è il Seafront Pasta Bar, delizioso ristorante con vista dedicato a sua maestà la pasta secca, con il bravo chef Pierpaolo Giorgio e la direzione del mitico Peppe Guida. Se si opta per una pausa al volo, però, per la pausa pranzo (e solo durante quella) basta recarsi all’angolo e ordinare una Devozione a portar via, sua maestà lo spaghetto al pomodoro in comoda confezione per il take away. Tutto a regola d’arte.
Napoli – via Vittorio Emanuele III, 57 – 08118496282
Un punto di riferimento in città in fatto di pizza al taglio di qualità. Il merito è di Camillo Crivaro e Andrea Muraca che hanno saputo intercettare le abilità di Michele Intrieri, che ha ideato e studiato gli impasti, e dello chef Luca Abbruzzino che ha elaborato i gustosi topping valorizzando materie prime locali. Il risultato è una pizza di livello ed estremamente gustosa e leggera. Il tutto in un’insegna che prende il nome della regione d’appartenenza nell’antica lingua arbëreshë. Apertura estiva anche al porto di Tropea.
Catanzaro – l.mare S. Pugliese, 199 – 096131151
Si tratta della bottega di Pino Cuttaia, chef famoso per la sua celebre insegna La Madia. Qui si possono acquistare una miriade di delizie da portar via o da gustare in loco. Imperdibili le arancine classiche o quelle dai gusti più creativi. Al resto ci pensa l’aperitivo sempre ottimo e il clima di relax. Tenere d’occhio la pagina Facebook per tutti gli aggiornamenti: a breve, tra l’altro, apre un Uovo di Seppia anche a Milano, negli spazi di Ariosto Social Club.
Licata (AG) – c.so Filippo Re Capriata, 29 – 0922771443 – www.uovodiseppia.it
I Banchi
Oltre a fornitissima bottega di leccornie dolci e salate, ristorante e bar di altissimo livello, I Banchi, il locale dello chef Ciccio Sultano, dove giocano in casa Gabriella Cicero e Peppe Cannistrà, è anche un panificio con un fornitissimo banco sempre ricolmo di ottimi prodotti da forno. Il luogo ideale per assaggiare un trancio di pizza, una fetta di sfincione, scacce, tomasini e torte rustiche, ma anche panini da una nutrita carta e taglieri di salumi e formaggi. Molto piacevole l’ora dell’aperitivo, che combina i cocktail del bartender, birra o calici di vino a una sfilata di golosissime tapas, pane bio con grani antichi, arancinette, conserve di mare e altri sfizi.
Ragusa – loc Ibla – via Orfanotrofio, 39 – 0932655000 – www.ibanchiragusa.it
Guida Street Food 2022 – Gambero Rosso – € 8,90 – Acquistabile in libreria e on line
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