Giuseppe Malavasi ha trasformato l’azienda nata 40 anni fa a Bentivoglio (una ventina di chilometri da Bologna) e dedicata ai cutter professionali e industriali, in un condensato di tecnologia in continua evoluzione. Con Qbo hanno sperimentato alcuni chef di altissimo livello, tra cui Viviana Varese. Il Qbo è una macchina che attira l’interesse in modo trasversale dalla pasticceria all’Azienda alimentare, dall’agriturismo allo chef stellato, dalla gelateria e cioccolateria all’Azienda agricola; sembra proprio che tutti sognino di avere una di queste innovative macchine in dotazione.
Questo è possibile anche grazie alla grande offerta di prodotto che l’azienda mette a disposizione da 8 fino a 860 litri. Con un know how nel settore food esteso a tutto il mondo, il settore R&D interno all’azienda è costituito da chef e tecnologi alimentari altamente preparati in grado di sviluppare ricette non solo della cucina mediterranea ma anche di studiare e trasformare prodotti tipici dei paesi di ogni parte del mondo. Conoscenza che l’azienda mette a disposizione dei suoi clienti affinché possano essere in grado di sfruttare al massimo tutte le potenzialità della macchina.
Ed è con orgoglio che Giuseppe Malavasi ci parla della sua azienda: “Realizziamo internamente ogni componente della macchina, in questo modo controlliamo tutta la filiera produttiva: dalla progettazione alla scelta delle migliori materie prime, dalla produzione ai test di prodotto fino ad arrivare all’assistenza. Vendiamo una macchina di altissima qualità con cui poter realizzare prodotti d’eccellenza, vogliamo che i nostri clienti siano ogni giorno soddisfatti dell’investimento che fanno scegliendoci”.
Le funzionalità
Insomma il Qbo è una macchina per la trasformazione alimentare assolutamente made in Italy che parte da Bentivoglio per fare il giro del mondo. “Il 4.0 è stato un’opportunità fondamentale per lo sviluppo della macchina – spiega l’imprenditore bolognese – il Qbo è dotato di un’interfaccia semplice e immediata che consente il controllo del processo in ogni fase e lo scambio dati tra produzione e ufficio, permette il download dei file e la loro archiviazione. Attenti alle normative in tema di sicurezza alimentare, la macchina è inoltre dotata di un sistema innovativo di lavaggio, igienizzazione e sanificazione al fine di escludere qualsiasi possibilità di contaminazione batteriologica. È dotata inoltre di un sistema Wifi Ready per l’assistenza da remoto e rileva automaticamente eventuali anomalie di funzionamento. L’ultima versione del Qbo è dotata anche di un innovativo sistema vocale in grado di dialogare direttamente con l’operatore. Non è una macchina per tutti ma per i migliori che, come Roboqbo, scelgono di non fermarsi mai e di porsi sempre nuovi traguardi nel proprio specifi co settore” sorride Malavasi.
Il parere di Viviana Varese, chef di Alice a Milano
“Utilizzo il Roboqbo da quando ho aperto, quindi da quasi 5 anni. L'avevo visto per la prima volta da Ugo Alciati, quando stava nelle cucine di Eataly a Milano: lui lo utilizzava per le sue preparazioni di pasticceria. Mi ha affascinato quel macchinario e ora ne ho due: il modello da 15 litri e quello da 25, anche perché qui adesso oltre al ristorante ho pure una gastronomia che propone piatti pronti. È un macchinario complesso, prima di iniziare ad adoperarlo bisogna studiare, affrontare anche qualche nozione di chimica; anche solo le semplici operazioni di apertura o di pulizia all'inizio possono risultare complicate, ma poi una volta acquisita dimestichezza riesce ad aprire un vero e proprio mondo di possibilità”.
I diversi tipi di utilizzo
“Io utilizzo il Roboqbo tantissimo: in pasticceria, ad esempio, per fare le basi, per la pasta bignè, per la pasta di nocciole o di pistacchio; ma anche per fare succhi di frutta, per preparare creme di verdure, per il semplice dado da brodo o per le canditure, tutto in modo assolutamente naturale. Poi – e la cosa la trovo davvero super – posso controllare la conservazione delle preparazioni senza aggiungere componenti chimiche: si possono fare superconcentrazioni, per esempio posso fare un purè di carote mettendo nel macchinario solo le carote (senza acqua e senza sale né altri condimenti) che quindi è perfetto per la salute, stesso discorso per le zucchine o altre verdure di stagione. Infatti, la cosa fantastica è che utilizzando Roboqbo si riesce a rispettare tutte le caratteristiche organolettiche di ogni ingrediente. E dopo qualche anno ho sviluppato moltissime ricette ad hoc per il Roboqbo. Credo che oggi sia molto importante servirsi di queste apparecchiature. Fare il cuoco non è più come 20 anni fa: bisogna studiare, bisogna costruirsi una cultura, bisogna sapersi evolvere e avvalersi delle migliori tecnologie. In questo senso Roboqbo è geniale, io ne sono innamorata!”.