Scompare a 91 anni Michel Guerard. Un nome che a qualcuno forse non dirà molto, ma il cui contributo alla cucina moderna continua a essere fondamentale. Fu lui, infatti, tra i padri della Nouvelle Cuisine, il movimento nato negli anni Settanta che ha cambiato per sempre il nostro modo di mangiare.
Quella che per molti rimane sinonimo di porzioni minuscole e combinazioni astruse di ingredienti, è in realtà un approccio gastronomico ancora oggi modernissimo, fondato sulla semplicità, la freschezza della materia prima, la leggerezza delle ricette e la velocità delle cotture che dovevano rispettare la caratteristiche dei prodotti anche grazie alla creatività e all’uso degli strumenti che la tecnologia metteva a disposizione, secondo quanto stabilito nel manifesto che ne sancì la nascita, pubblicato da Henri Gault e Christian Millau nel 1973.
Lungi dall’essere, semplicemente, una moda gastronomica, la Nouvelle Cuisine ebbe un’influenza enorme sulla vita delle persone anche al di fuori del circuito dell’alta gastronomia, contribuendo alla diffusione di un’alimentazione più salutare, leggera, fresca, ma non per questo poco gustosa e attraente. Non è un caso che il Time dedicò a Guerard una copertina: fu il primo chef francese a ricevere questo onore. Dopo la scomparsa del Papa della cucina, Paul Bocuse, dei fratelli Troisgros di Roger Vergé e di Christian Millau, se ne va anche l’ultimo testimone di quella incredibile rivoluzione.
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