Si chiama One to Watch il premio che celebra il ristorante che più si sta affermando sulla scena mondiale. Lo assegna The World’s 50 Best Restaurants, influente classifica dei migliori ristoranti del mondo, quindi chi è nominato ristorante emergente dell’anno, si assicura l’attenzione da parte degli addetti ai lavori e gli appassionati di ogni Paese, un assist fondamentale per entrare nelle coordinate dei gourmet di mezzo mondo. Lo scorso anno è stato un ristorante di New York, Tatiana di Kwame Onwuachi, a conquistare il titolo con la sua cucina afrocaraibica, quest’anno il premio approda sulla West Coast degli Stati Uniti per premiare la cucina di ispirazione taiwanese di Kato.
Aperto nel 2016 in un centro commerciale nella zona ovest di Los Angeles, Kato mescolava spunti asiatici e statunitensi, diretta espressione dello chef taiwanese-americano Jon Yao. È qui che Kato ha conquistato la sua prima stella Michelin, testimoniando l’ascesa della cucina di Taiwan nell’alta ristorazione. Il trasferimento nell’Arts District nel centro di Los Angeles all’inizio de 2022, ha dato un’accelerata alla crescita del ristorante: locale più ampio, stile industrial deluxe, cemento lucido, acciaio, vetro e legno chiaro, cucina a vista dove Jon Yao elabora l’imprinting taiwanese materno in modo contemporaneo: «Penso che Kato sia una combinazione della California meridionale, della mia educazione nella San Gabriel Valley e della cucina di mia madre» ha dichiarato qualche mese fa. Il degustazione di 12 portate, ispirate e audaci, è un’esplorazione del patrimonio gastronomico dello chef: «Ogni cosa in menu ha una storia, e ovviamente sono storie di come sono cresciuto».
Cotture al vapore, fuoco vivo, marinature, salse e condimenti inconfondibilmente orientali sono le basi su cui costruire una cucina contaminata ma profondamente taiwanese, dove trovare cose come i macarons all’ibisco con fegatini di pollo, il dentice affumicato avvolto in cavolo fermentato condito con un brodo chiarificato al vino di riso, petto d’anatra in crosta di spezie, pan di Spagna con sorbetto di giuggiole. L’obiettivo è portare la cucina di Taiwan a occupare un posto di primo piano sul palcoscenico dell’alta ristorazione internazionale, alla stregua di quanto accade con la cucina giapponese o con quelle occidentali.
Per farlo si avvale dei soci, il sommelier e direttore operativo Ryan Bailey e la managing partner Nikki Reginaldo, insieme a loro – new entry nel nuovo locale – il bar manager Austin Hennelly. «Kato sta conquistando i clienti con la sua miscela di sapori originali e ospitalità di vecchia scuola sulla West Coast»– dice William Drew, direttore dei contenuti di The World’s 50 Best Restaurants che continua così a piantare bandierine e assegnare premi speciali, dopo quello al miglior servizio di sala e alla migliore chef donna, mentre si avvicina la cerimonia di premiazione della 50 Best a Las Vegas di giugno.
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