Cosa ne sarà del turismo, nei prossimi mesi (anni)? Il lento ritorno alla normalità del settore dell’ospitalità, mentre l’emergenza pandemica non è ancora alle spalle, dovrà passare per una seria strategia di rilancio concertata di comune accordo tra istituzioni, enti per la promozione territoriale, attori della filiera del turismo. E speriamo che in tal senso sia di buon auspicio la creazione di un Ministero del Turismo con portafoglio affidato dal premier Mario Draghi a Massimo Garavaglia. Intanto, un segnale che fa ben sperare arriva dal mondo dell’hotellerie: mentre gli hotel che nell’ultimo anno si sono trovati a fronteggiare la paralisi del turismo sono ormai abituati a ragionare in nome della flessibilità, le grandi catene alberghiere sembrano ancora intenzionate a investire nel nostro Paese.
Milano Verticale con Enrico Bartolini
È il caso di UNA, che a Milano, nel mese di aprile, inaugurerà l’hotel Milano Verticale, 4 stelle superior disegnato da Vudafieri Saverino e centrato sull’offerta gastronomica, affidata alla squadra di Enrico Bartolini (che acquista proprio per questa occasione un nuovo elemento di valore: Franco Aliberti).
Claudio Sadler in Sardegna per Baglioni
Il sodalizio tra hotellerie e cucina d’autore, d’altronde, stando alle premesse, godrà nel 2021 di un’ottima annata. Belle novità, con la complicità di alcuni grandi chef italiani, si preannunciano in molte città e località turistiche della Penisola. Sempre da Milano, ma con lo sguardo proiettato fuori città, per esempio, si muove Claudio Sadler, patron chef d’esperienza del ristorante omonimo. Alla sua supervisione sarà affidata la proposta gastronomica del Resort Puntaldìa, new entry della collezione di Baglioni Hotels & Resorts e membro The Leading Hotels of the World, che all’inizio di giugno debutterà sulla costa nord-orientale della Sardegna, affacciato sull’area marina protetta di Tavolara. Per gli ospiti delle 78 camere – tra suite e ville – come pure per il pubblico esterno, Claudio Sadler curerà il menu del ristorante gourmet Gusto by Claudio Sadler, affiancato da una tavola più informale e da un pool bar.
I fratelli Cerea a Portofino con DaV Mare
Veterani del genere, i fratelli Cerea approdano invece sulla costa ligure, in quel di Portofino. Sarà Da Vittorio, infatti, a curare la proposta gastronomica del rinnovato hotel Splendido Mare, del gruppo Belmond. La famiglia di Brusaporto (BG), alla guida di un solido gruppo di ristorazione che vanta impegni molteplici anche sul fronte internazionale, gestirà all'interno della struttura il ristorante DaV Mare, con la terrazza all'aperto sulla celebre piazzetta di Portofino. La ripartenza dell'hotel - completamente ristrutturato nel rispetto dell'anima storica del luogo (con atmosfere che strizzano l'occhio al glamour anni Cinquanta) - e dunque l'esordio del ristorante sono previsti per il 16 aprile.
La cucina esalterà i prodotti locali, a partire dal pescato della costa ligure, attenta anche a valorizzare le ricette della tradizione regionale, come il cappon magro; ma non mancheranno i piatti simbolo della famiglia Cerea, su tutti i Paccheri alla Vittorio, mantecati a tavola davanti agli ospiti. Ma DaV Mare sarà aperto per tutta la giornata, iniziando dalla colazione, per offrire anche uno snack pomeridiano e l'aperitivo, e la cucina si preoccuperà anche del servizio in camera per le 14 suite della struttura. Alla guida della brigata, in affiancamento al resident chef Roberto Villa, arriverà Paolo Rota, in squadra con i Cerea dal 1990, e oggi accanto a loro nella creazione dei piatti.
Le novità in Penisola Sorrentina
Atmosfere mediterranee anche per Peppe Guida, che a confrontarsi con i profumi e i sapori del mare è abituato. Lo chef dell’Antica Osteria di Nonna Rosa, dopo aver annunciato la fine della collaborazione con la Yacht Club Marina di Stabia, intraprende un nuovo sodalizio con l’Hotel &Resort Le Axidie, struttura rinomata della Penisola Sorrentina, a Seiano di Vico Equense. Una sorta di ritorno alle origini, per il cuoco campano, che alle Axidie, da giovane, ha visto lavorare suo padre, scegliendo di intraprendere la carriera in cucina. Ora, Guida sarà consulente dell’intera offerta food (non solo al ristorante, ma anche per eventi e catering), affiancato da Mario Cinque, suo storico collaboratore, qui nel ruolo di executive chef.
Ma per l’hotellerie di Vico Equense si preannunciano altre novità. Già avvezzo al mondo dell’ospitalità – a Villa Crespi gli ospiti possono anche soggiornare, in una delle strutture più affascinanti d’Italia, nei pressi del lago d’Orta – Antonino Cannavacciuolo progetta un ritorno a casa in grande stile. A Ticciano (frazione di Vico Equense), dove tutto è iniziato, lo chef ha acquistato una piccola proprietà che, al termine di importanti lavori di ristrutturazione, ospiterà sei camere e una suite, con piscina e parcheggio privato. Si parla anche di un ristorante di pertinenza, per ora in termini di indiscrezione. Di certo questa non sarebbe la prima scommessa di Cannavacciuolo nei luoghi della sua infanzia, dal momento che il suo gruppo gestisce già il Laqua Charme &Boutique a Meta di Sorrento, bella struttura ricettiva con spa, affacciata sul mare, sprovvista però di ristorazione.
Mentre solo nella primavera 2022 lo storico Hotel La Palma di Capri (fondato nel 1822, oggi di proprietà di Reuben Brothers) aprirà le porte al pubblico al debutto nella Oetker Collection, che ne sta curando la ristrutturazione per farne la prima struttura italiana presente nel suo portfolio. A supervisionare l'offerta gastronomica dell'hotel sarà Gennaro Esposito, in terrazza e sul tetto dell'hotel, con una duplice proposta incentrata sulla cucina mediterranea.
Ciccio Sultano al San Corrado di Noto
Ancora più a Sud, la primavera di Ciccio Sultano si preannuncia impegnativa. In procinto di ripartire con il servizio al Duomo di Ragusa Ibla (dal 28 marzo, e con un menu work in progress dedicato ai santi, frutto della consueta curiosità dello chef e del legame con la sua terra), e sempre impegnato sul progetto I Banchi, che porta con sé anche diverse collaborazioni con produttori e artigiani locali per promuovere i sapori della Sicilia, prossimamente, lo chef gestirà pure l’intera offerta f&b del nuovo resort Il San Corrado di Noto, struttura 5 stelle lusso del circuito Relais & Chateaux. Il wellness resort circondato dal paesaggio rurale della Val di Noto ha preso forma negli spazi restaurati di una masseria settecentesca, antica residenza dei Principi Nicolaci; dovrebbe accogliere i primi ospiti a partire dal 30 aprile, riservando loro 26 suite e 8 ville, immerse nel verde, tra palme, arance e ulivi (con spa, piscine e campi da tennis in dotazione). Sultano ha seguito personalmente la progettazione degli spazi adibiti alla ristorazione, sin dall’allestimento degli ambienti di lavoro per la sua brigata, che gestirà il ristorante gourmet, l’Osteria Grill (dedicata alle ricette della tradizione isolana), il punto ristoro del beach club, le colazioni e il room service.
Il fermento romano
Passiamo ora a concentrarci su Roma. In una città che da quasi un anno deve fare a meno del turismo internazionale, gli investimenti nel settore dell’hotellerie sono sorprendenti. E spesso si accompagnano a belle novità sul versante gastronomico. A partire dal già noto: mentre sta per concretizzarsi - con i prevedibili ritardi dovuti alla pandemia - il ristorante guidato da Davide Puleio all’interno dell’hotel The Chapter, in piazza Augusto Imperatore la data di riferimento resta il 2022. Nonostante il periodo complicato, infatti, il gruppo Bulgari procede col suo piano di nuove aperture, che nel 2021 interesserà Parigi, e il prossimo anno si concentrerà su Roma e Mosca, prima di guardare a Tokyo e Miami. Dal 2016, il Bulgari Hotel ha stretto un fortunato sodalizio con Niko Romito, che anche nell’imponente struttura ricavata nell’edificio in stile razionalista progettato negli anni Trenta da Vittorio Ballio Morpurgo porterà il Ristorante Niko Romito (che finora ha raccolto riconoscimenti in tutto il mondo). Nella sede capitolina, la novità dovrebbe essere legata alla gestione diretta del bar dell’hotel da parte della squadra dello chef abruzzese.
Tra i lavori in corso, però, si segnala anche il fermento dei cantieri nell’area che insiste intorno a via Veneto. Proprio sull’arteria legata alla memoria della Dolce Vita arriverà il gruppo Rosewood, al lavoro nell’ex palazzo della Bnl, acquistato da Antirion Sgr per 190 milioni di euro. L’hotel 5 stelle inaugurerà solo nel 2023, recuperando un altro edificio razionalista della città, progettato da Marcello Piacentini. L’offerta gastronomica si articolerà tra un bistrot italiano contemporaneo, un lobby bar e un bar in terrazza, con vista su Roma. Molto attivo in zona anche il gruppo Marriott: in via dei Tolentini (angolo via San Basilio), sono già in corso i lavori per l’apertura del primo hotel Edition d’Italia, prevista per l’autunno. Il brand nasce dall’incontro tra Marriott International e Ian Schrager, e conta nel mondo già undici strutture. A Roma sta prendendo forma all’interno di un edificio razionalista progettato da Cesare Pascoletti con il solito Piacentini. Oltre alle 95 camere ci sarà spazio anche per un ristorante gourmet con spazi all’aperto, un Punch Room bar e un altro bar in terrazza. Ma in via Liguria, a breve distanza da Edition, Marriott arriverà anche con il brand W: W Rome ospiterà 159 camere e suite all’interno di due edifici del XIX secolo. Proporrà agli ospiti e al pubblico esterno un ristorante informale, ma d’autore, e un rooftop bar. E a supervisionare l’offerta sarà Ciccio Sultano, per la prima volta a Roma. La struttura dovrebbe aprire entro la fine del 2021, con tempistica incerta causa pandemia.
A chiudere la ricognizione romana, in piazza san Marcello (via del Corso), procedono i lavori per il completamento della struttura ricettiva del gruppo Six Senses, di Neil Jacobs, che aprirà alla fine del 2021 all’interno dello storico Palazzo Salviati Cesi Mellini, costruito nel XVIII secolo. Il nuovo allestimento è stato affidato a Patricia Urquiola, l’albergo avrà in dotazione anche spa, terrazza panoramica e ristorante con cucina incentrata sugli ingredienti locali (e un "misterioso" Alchemy Bar). E proprio a fianco, ma qui siamo ancora nel campo dei rumors, starebbe per diventare un grande hotel anche il palazzo che – per ora – ospita la sede romana della Banca Monte dei Paschi di Siena.
a cura di Livia Montagnoli