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Ristorazione d’autore
Cesare Battisti rilancia, e raddoppia. E decide di affiancare al suo Ratanà una seconda insegna, dedicata alla pasta fresca, che con la prima condivide istanze e filosofia, pur distanziandosene. Il senso di tutto è divulgare la propria idea di cucina con coerenza, e guardare al futuro con coraggio e determinazione, senza distrazioni. Basti pensare a Retrobottega che nel 2018 ha aperto il laboratorio Retropasta, o a Massimo Bottura con il bel progetto Tortellante (che ha anche una valenza sociale), o ancora, andando fuori confine, all'iniziativa di Giovanni Passerini che prima di inaugurare il suo ristorante a Parigi ha avviato una bottega di pasta fresca, o ancora a Valerio Serino e Lucia De Luca che hanno affiancato al loro Tèrra, il pastificio Il Mattarello nel mercato di Torvehallerne. Ma non ci sono solo pastifici: moltiplicare le insegne creando progetti pop a corredo dei main restaurant, è sempre più frequente. Ecco allora Remulass – Piccola cucina con le radici, altra iniziativa di Battisti e Federica Fabi e di cui vi abbiamo parlato qui. E se è vero che noi italiani facciamo della pasta un vero e proprio stile di vita – si potrebbe dire che l’Italia sta alla pasta come la pasta sta all’Italia - non è un caso che proprio a questo prodotto c'è chi ha dedicato un intero menu, come Alberto Gipponi con il menu Impasta da Dina; e non è neanche un caso che lo stesso Gipponi abbia aperto un’attività collaterale dove oltre a gustosi prodotti di gastronomia propone anche lui pasta fresca artigianale.
Pastificio Ratanà. L’iniziativa
Il nuovo progetto Pastificio Ratanà di Cesare Battisti nasce in un contesto dove artigianalità e tradizione sono protagonisti indiscussi, e indispensabili “La forgiatura di pasta fresca fatta a mano è una tradizione che con il tempo è andata perdendosi a favore di un accrescimento di produzioni meccanizzate e standardizzate. È proprio in questo contesto” spiega Cesare Battisti “che nasce il Pastificio Ratanà, con l’obiettivo di rendersi luogo in cui il fascino dell’artigianalità riacquisisce valore. Ogni tortello, agnolo o cavatello, sarà fieramente imperfetto, unico e diverso, garanzia del lavoro manuale che si nasconde dietro ciascuna lavorazione”.
Non solo pastificio, però: questa nuova insegna è laboratorio di produzione di pasta fresca artigianale (non manca quella ripiena) e gastronomia “ready to go”: ci sono piatti della tradizione mediterranea, da nord a sud, come i tortellini con il loro brodo, gli agnolini e il fondo d’arrosto e tanto altro: mondeghili, tranci di trota affumicati, focacce, ossibuchi, nervetti. Il Pastificio Ratanà si pone come obiettivo, infatti, di non essere un semplice pastificio ma diventare anche una bottega, un riferimento di quartiere dove acquistare quegli stessi prodotti che sono alla base della cucina del Ratanà “Solamente un profondo studio delle materie prime, svolto insieme a tutta la squadra, ci ha consentito, oggi, di presentare al Pastificio un prodotto di qualità con l’obiettivo di rendere questo luogo non solo una bottega di cibi buoni, ma un posto del cuore. Non dimentichiamoci infatti che” conclude “prima di essere pastai, nasciamo come cuochi e in quanto tali abbiamo dentro di noi l’indole di ristorare le persone, di farle stare bene”.
Pastificio Ratanà – Milano - Via Pastrengo 2 – 02 58125719 - http://www.pastificioratana.it/
a cura di Cecilia Blengino