Una bottiglia di buon vino, gratis, in cambio di un piccolo sacrificio: un paio d'ore senza cellulare. A cavallo tra la spudorata mossa di marketing e il delirio educativo di un boomer pentito, si posiziona da oggi l'operazione ideata da un ristorante nel centro di Verona: il Condominio di via Marconi. «Viviamo con il telefonino sempre in mano», spiega il veronese Angelo Lella, co-founder del format secondo quanto riporta l'Arena di Verona, «e questo ci sta disabituando alla socializzazione, alla comunicazione. Quella di "disintossicarmi" è un'esigenza che avverto io e mi rendo conto molti altri, per questo abbiamo pensato di stimolare i nostri clienti a mettere da parte telefono, chat, social quando vengono qui, e prendersi un tempo per guardare in faccia le persone con cui sono, chiacchierare, interagire».
Il primo esperimento italiano
Il meccanismo è semplice: all'ingresso, chi vorrà optare per una serata insolita, dunque tech-free, potrà lasciare il proprio telefonino in un apposito armadietto (con lucchetto). In cambio riceverà la bottiglia di benvenuto (non è dato sapere l'etichetta). Si tratta - dicono orgogliosi dal ristorante - del primo esperimento del genere in Italia.
Il concetto di tech-free al Condominio va inteso in chiave decisamente integralista, visto che - sempre su richiesta della proprietà - non sarà possibile nemmeno rilasciare recensioni sulle temute (sempre meno) piattaforme digitali. «Lo si potrà fare con carta e penna - gongola Lella - Ci perderemo qualcosa perché nessuno farà le foto ai nostri piatti e i commenti si scriveranno a mano, ce ne saranno meno sulle piattaforme web. Ma ne vale la pena alla luce dell'esperienza che contiamo di regalare».
Il condominio e la matta
Il divieto di tecnologia è solo uno degli ingredienti su cui puntano, al condominio. L'altro è l'ironia. Ogni piatto del Condominio, infatti, combina sapori del Nord e del Sud Italia con nomi ispirati a ironici stereotipi, appunto, condominiali: dagli antipasti "Quelli del Primo Piano", "Il Giardiniere" e "La Matta" ai primi come "La Guardona", "La Vecia" e "I Morosetti", fino ai secondi con "La Sportiva" e l'immancabile "Spiona". «Ogni settimana poi, ci sarà il piatto "Lo Straniero", protagonista della scoperta di sapori e gusti etnici», aggiunge Michele Zanichelli, co-fondatore e executive chef. Chef che durante le ore di servizio non si chiameranno, ovviamente, chef ma "Il Manutentore", "L'Amministratore" e "Il Giardiniere".