«Non mi posso lamentare, è tutto prenotato fino a ottobre del prossimo anno. Però sì, il nuovo Codice della strada si fa sentire, e al massimo prendono una bottiglia di vino in 18». Giorgio Barchiesi, più noto come Giorgione, alias l'oste più amato d'Italia, volto del Gambero Rosso TV, in un'intervista a Open parla della riforma Salvini del Codice della strada e dei suoi effetti sui clienti che frequentano i suoi due ristoranti in Umbria, Alla via di Mezzo a Montefalco e Villa Selva a Grutti.
Il Codice di Salvini riduce le vendite di vino
Le persone hanno sempre più paura di vedersi ritirata la patente, nonostante la riforma non cambi il tasso alcolemico consentito alla guida ma solo le sanzioni (qui per capirne cosa è davvero cambiato). Lo stesso ministro Matteo Salvini, padre della contestata riforma, è stato costretto a precisarlo. In ogni caso, spiega Giorgione, «il vino inizia a non vendersi più. In pochi giorni il consumo e quindi per noi la vendita di vino si è più che dimezzata: si è tri-mezzata. O non bevono o appunto prendono una sola bottiglia in 18».
Ad essere compiti sono soprattutto «i vini buoni, e per noi proprio il Sagrantino che ha una gradazione alcolica più elevata. Hanno paura di prendersi qualche legnata e non posso proprio dare loro torto». Non è chiaro se questa tendenza è destinata a scemare col tempo, le nuove regole sono entrate in vigore da troppo poco tempo per poter fare previsioni realistiche, «non so se durerà di più o se poi l’effetto psicologico di questi giorni si stempererà».
Nelle grandi città, alcuni ristoratori hanno iniziato ad organizzarsi nelle grandi città pensando a servizi speciali di accompagno da inserire nel menù a un prezzo concordato, «ma da noi», spiega Giorgione, «si viene spesso da lontano con la propria auto, impensabile organizzare un servizio per questa clientela. Certo uno della compagnia non beve per guidare, ma anche gli altri bevono poco dovessero dare il cambio alla guida per qualsiasi ragione. Si è creato certamente un clima pesantino, e mi spiace perché la mia vita è legata al cibo e al buon bere al di là delle prenotazioni al mio ristorante di cui non possono proprio lamentarmi».
Giorgione mette in guardia i clienti: «Ricordo a tutti che se si beve poi non ci si può mettere alla guida. E magari suggerisco di bere quel bicchiere all’inizio del pasto, in modo che sia possibile smaltirlo prima di rimettersi in viaggio. Un goccetto per uno non fa male a nessuno. Un bicchiere per uno nemmeno, due probabilmente inizia a diventare un problema. Vedo che c’è grande paura, ma anche un po’ di esagerazione. Però attenzione perché al popolo italiano puoi fare passare provvedimenti restrittivi quando necessari. Ma se lo prendi sul cibo e sul vino…».