Il concorrente di Masterchef che è scappato dall'Iran degli ayatollah che tengono in ostaggio Cecilia Sala

3 Gen 2025, 17:12 | a cura di
Il manager di origine iraniana fuggito per motivi politici dopo la rivoluzione islamica ha raccontato la sua storia durante una delle puntate

Nel 1980 Alireza "Reza" Djebbelly, concorrente di MasterChef 14, appena quattordicenne è stato costretto a scappare dal suo Paese. «Ho dovuto lasciare l'Iran e ho dovuto vivere e fare tutto da solo». La motivazione era politica: «Eravamo una famiglia di intellettuali, mio fratello era fondatore del Partito comunista iraniano», quindi etichettati come laici. Prima del 1979, con lo Scià al potere l'Iran era una nazione filo-occidentale, poi sono arrivati gli ayatollah e con la rivoluzione hanno instaurato il regime islamico restando al potere da allora. «Purtroppo non tutta la mia famiglia è potuta venire con me a Parigi perché alcuni di loro per forza di cose sono dovuti restare in dietro. Sono riusciti a lasciare l'Iran solo molti anni dopo». Quello stesso regime oggi tiene in ostaggio la giornalista Cecilia Sala.

La situazione in Iran non è cambiata

La trentenne giornalista italiana specializzata in politica estera, in una cella di punizione in regime d’isolamento a Tehran dal 19 dicembre, è stata arrestata mentre si trovava nel paese con un visto giornalistico per lo sviluppo di alcune nuove puntate del suo podcast Stories. In precedenza la giornalista romana aveva affrontato il tema del patriarcato e la repressione del dissenso in Iran. L'agenzia di Stato iraniana IRNA ha confermato ufficialmente l'arresto della giornalista romana, citando un comunicato del Dipartimento generale dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento islamico, in cui si precisa che Sala è stata fermata dalle autorità per "aver violato le leggi della Repubblica islamica dell'Iran".

Il senso di appartenenza

La svolta nella vita di Reza avviene dopo la laurea in Economia, quando comincia a girare l'Europa grazie a diversi impieghi manageriali come consulente vendite. Nel 2002 si trasferisce in Italia, «sono sbarcato a Roma e ho ritrovato il calore umano che avevo conosciuto in Iran. Pensate che mi hanno invitato a cena dopo appena un giorno, mentre a Parigi davo ancora del lei ai miei coinquilini».

Perché Masterchef? A questa domanda di Bruno Barbieri, Reza risponde, «se lei pensa da dove vengo io, 34 anni fa la questione era appartenere alla società perché quando noi veniamo siamo marginali. Cucinare, per me, è imparare le culture e le persone». Con il suo astice alla catalana impreziosito di un olio allo zafferano, Reza ha conquistato il grembiule bianco. Adesso si divide fra Parigi e Roma, benché gli inizi siano stati difficili, soprattutto in Francia quando era costretto a mangiare baguette vuote mentre sognava di entrare in un bar e chiedere un caffè. «Da giovane potevo permettermi a malapena un caffè al bar. Adesso, almeno una volta al mese, mi concedo un ristorante stellato: una delle cucine preferite è quella di Marco Martini, incredibile il suo modo di abbinare i cocktail alle preparazioni».

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