Caffè 63%, tè 59%: ecco le preferenze degli inglesi secondo una recente indagine di mercato. La notizia la riprende il Guardian con un articolo di Coco Khan che racconta di come già nelle abitudini e nelle prassi quotidiane si intuisca il disamore e l’abbandono da parte dei suoi connazionali di tutte le piccole azioni e ritualità che intorno al tè sono nate in Inghilterra nel corso dei secoli, gelosamente e orgogliosamente – fino a oggi – custodite.
Gli inglesi si interrogano
Gli inglesi si interrogano su questo cambio di tendenza. Una novità che non sembra legata alla maggiore versatilità del caffè (nelle varie versioni, tra cui quella fredda con ghiaccio) rispetto al tè che ne conosce altrettante (anche il tè freddo è un must), quanto invece al dilagare delle catene di caffetterie che sono diventate molto popolari specialmente dopo il Covid: qui, seduti ai tavoli e nelle diverse sale e salette, si vedono incontrarsi mamme dopo aver portato i figli a scuola, giovani in smart working, impiegati in pausa caffè o businessman impegnati in appuntamenti di lavoro e affari. “Difficile – spiega la giornalista del Guardian – immaginare che ciò accada in un negozio di tè, spesso arredato come una Gran Bretagna del passato e arredato come fosse un parco tematico”.
Contestazione o nuovi stili di vita?
Che sia un modo di contestare la tradizione British da parte delle nuove generazioni? Una sorta di ribellione alle regole di un passato spesso molto rigido? O anche una sorta di levata di scudi contro una bevanda – il tè – che sa un po’ di colonialismo, legata come è ai vecchi possedimenti orientali dell’impero inglese? Beh, il caffè non è che venga da parti del mondo meno oppresse o sfruttate! Però ci può stare l’idea invece di una sorta di ribellione rispetto ai riti del passato, unita all’idea che la caffeina contenuta nell'oro nero dia un colpo di vitalità a chi la assuma. Per quanto infatti anche nel tè sia contenuta la teina – simile alla caffeina come eccitante – in effetti è più la bevanda nera a scatenare l’immaginario di una scossa elettrica di energia. L’accendere il bollitore per il tè riporta più a una sosta di relax, una pausa tra amici, un rituale seduti tranquilli. Il caffè si prende anche al volo, in piedi al banco e non solo o necessariamente seduti. Per il tè è un po’ diverso, per quanto neppure la moda del bubble tea tra i più piccoli abbia riportato in auge la bevanda. Ma non certo nello stile inglese. Certo, sedersi e scambiarsi una tazza di tè con tanto di piattino e cucchiaino e magari una goccia di latte o una fettina di limone mantiene tutto il fascino di una coccola che forse non abbiamo più il tempo di concederci. E che magari potrebbe diventare un nuovo lusso. Il tè sarebbe un candidato di eccellenza, con tutte le sue varietà e particolarità suggestive e affascinanti.