Quattro Passi a Massa Lubrense, Tre Forchette nella guida Ristoranti d’Italia 2025 e tre stelle Michelin, è il ristorante protagonista della prova in esterna dell’undicesima puntata di Masterchef 2025, in onda il 20 febbraio. Posto iconico della Baia di Nerano in Campania, vanta una lunga storia di famiglia che dura da quarant’anni, iniziata con Antonio Mellino e sua moglie Rita – che ancora macinano lavoro ai Quattro Passi – e che prosegue con i figli, il giovane Fabrizio ai fornelli e Raffaele in sala.
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Quattro Passi: ecco come si mangia
Dal 1983 un lungo percorso iniziato da Antonio e Rita Mellino, costellato di sacrifici e passione, ha portato il ristorante di famiglia nel gotha della ristorazione nazionale e nel novero degli indirizzi più noti e stimati anche all'estero. Una volta giunti nella loro "casa" ci si sente subito a proprio agio, grazie a un'accoglienza che abbina una grande professionalità al giusto tratto di cordialità. Ci si accomoda poi in ambienti di sobria eleganza con tavoli distanziati e ricercate mise en place oppure, quando è tempo, su una bellissima terrazza vista mare. Niente è lasciato al caso, dal benvenuto dello chef alla piccola pasticceria all'ottimo pane e all'imponente cantina, visitabile, dove riposano migliaia di bottiglie italiane e d'Oltralpe, incluse annate rare e formati particolari, elencate in una lista aggiornata costantemente.
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La cucina del giovane Fabrizio Mellino è una delle più interessanti della Penisola, un riuscito mix di ingredienti di livello assoluto (olio evo, verdure, erbe aromatiche e frutta provengono dai terreni di proprietà coltivati in biologico) e tecniche acquisite dallo chef in anni di esperienza fuori dall'Italia. Una cucina moderna che non rinnega il territorio ma lo interpreta con il giusto twist contemporaneo, una cucina seducente ed elegante con profumi, colori e sapori in armonia che si fanno ricordare. Da non perdere le linguine alla Nerano con zucchine e basilico, piatto iconico quasi sempre presente in carta, sorprendente - e da bis - il fiore di calamaro, tartare di scampi, caviale Oscietra, acqua di mela verde, ideale per chi è amante dei gusti decisi il succulento carrè di agnello Laticauda alla brace, cosciotto in porchetta con 'nduja e provola. In sala, regno di Raffaele (fratello di Fabrizio), tutto fila a meraviglia e ci si sente oggetto di attenzioni e premure come raramente capita. Se avete tempo, fermatevi a dormire all'annesso relais La Veglia, al mattino seguente la prima colazione vi riconcilierà con il mondo.