Un grande pub-macelleria di Roma si rinnova: nella famiglia di Pork'n'Roll arriva Bottega Roccia

1 Ott 2024, 17:38 | a cura di
Dopo dieci anni di attività, Pork'n'Roll ritocca la sua insegna: il pub rimane col vecchio nome, mentre le altre attività si trasformano continuando però a proporre carne di maiale pugliese

Pork'n'Roll a Roma è il regno della carne di maiale. Da dieci anni i fratelli Roccia portano avanti non solo un’azienda familiare sull’asse Puglia-Roma, ma anche una filosofia imprenditoriale che vede al centro solo la carne suina prodotta in provincia di Foggia e distribuita nella capitale. Un pub, una bottega che è una norcineria e macelleria con cucina, un box al Mercato Trionfale, e un laboratorio che confeziona e prepara la carne. Tutto questo è il mondo Pork'n'Roll che dopo dieci anni di attività cambia nome e diventa Bottega Roccia. «Solo il pub rimane con il vecchio nome identificativo, Pork'n'Roll, il resto sarà Bottega Roccia», spiega Gerardo Roccia il secondo dei tre fratelli. Il cambio nome è stato scelto in occasione del decennale del marchio e per una serie di motivi: «Dopo dieci anni di attività la gente confondeva il ristorante con il pub, e questo creava scompiglio anche per le prenotazioni e la gestione della clientela»: sono entrambi punti di ristoro, uno accanto all’altro, ma hanno modalità diverse: il pub aperto solo di sera e si prenota, l’altro è una macelleria dove puoi mangiare. L’altra motivazione è legata alla filosofia dell’azienda Roccia: «Si punta tutto sulla carne di maiale e con il laboratorio aperto un anno e mezzo fa che ora è rodato, abbiamo scelto di dare un altro nome che si addicesse più a un salumificio», spiega Gerardo che con Bottega Roccia vuole veicolare un marchio più maturo, meno giocoso e che diventasse quasi il vessillo di famiglia, di quegli allevamenti di maiali e dell’azienda agricola avviata dal padre nei primi anni Ottanta.

Storia della Bottega Roccia

Tutto è partito da Ascoli Satriano in provincia di Foggia, dove la famiglia Roccia ha un'azienda agricola in cui alleva animali (oggi con circa 1.200 capi). Gli artefici sono i tre fratelli Antonio, Gerardo e Valentino. Nel 2013 il più piccolo, Valentino, che vive a Roma, decide di aprire un pub nella capitale dando spazio alla carne suina e alle birre artigianali. «Valentino già era navigato nel mondo brassicolo, faceva birre in casa e conosceva molte persone», racconta Gerardo. Tutto funziona benissimo, c’è grande hype dietro quel nome che rispecchia un’idea imprenditoriale chiara ma semplice: «L’abbiamo chiamato Pork'n'Roll perché oltre al discorso della carne di maiale, era un ambiente rock, c’era la musica e anche il logo che riproduceva un maialino con il boccale in mano è piaciuto subito a tutti, anche ai bambini», dice Gerardo.

Gerardo Roccia 

Il successo è immediato. Nel 2014 accanto al locale del pub se ne libera un altro e i fratelli decidono di investire e creare il Pork'n'Roll shop, una macelleria aperta tutto il giorno con degustazione dei loro prodotti (carni e trasformati): «Ci siamo resi conto che il format andava, abbiamo deciso nel 2014 di allargarlo e farci una vera e propria bottega, un ristorante per mangiare velocemente ed espresso», racconta Gerardo Roccia. Non si trattava di un fast food, ma di un ristorante con servizio rapido e con materie prime di ottima qualità.

Fratelli Roccia

Antonio, 45 anni, si occupa dell’azienda agricola e degli allevamenti in Puglia, ma anche della logistica per il trasporto della carne e dei prodotti fra Puglia e Roma; Gerardo, 42 anni, gestisce in toto la bottega compresa la cucina stessa; e infine Valentino che si occupa del pub. Una catena di montaggio che permette di avere una vera produzione artigianale, sempre con prodotti freschi e di ottima qualità con il filo conduttore che è il maiale.

ph. Alberto Blasetti

Novità di Bottega Roccia

Partito in sordina, dopo un anno e mezzo il laboratorio di Roma per il confezionamento e la preparazione fresca ormai è rodato: «Si trova a una sessantina di metri dagli altri due locali e sono io a gestirlo, mi occupo di lavorare il fresco e prepararlo per spedirlo in Puglia per la stagionatura», spiega Gerardo che ha è sempre in evoluzione e ha anche pensato, con i fratelli, a uno snack che soddisfacesse i palati degli amanti della birra tra una pinta e l’altra: «Abbiamo messo in produzione le Zazicchje, delle salsiccette in formato tascabile da sgranocchiare come se fosse proprio uno snack». Si tratta di una porzione sottovuoto di salsicce lunghe secche fatte con carne di maiale in porzione da 50 grammi in tre gusti: classico con sale e pepe, piccante con peperoncino e versione affumicata.  «Volevamo dare un’alternativa alle solite patatine in vari gusti proposti nei beer shop, qui portiamo la nostra carne: è un altro modo di veicolare quello che produciamo».

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