Dalla bianca farcita con “mortazza” alla rossa scrocchiarella. Dopo aver festeggiato i 300 episodi dall’inizio del programma con lo storico giudice ospite Iginio Massari e sua figlia Debora, i tre giudici di Masterchef stasera ospiteranno Pierluigi Roscioli per una parentesi all’insegna dei profumi e dei sapori della pizza. Quella romana.
Chi è Pierluigi Roscioli
Pierluigi, insieme al fratello Alessandro e alla sorella Maria Elena, porta avanti quotidianamente con amore e sapienza la tradizione e il lavoro iniziato dal padre. Coi suoi prodotti, finiti anche in guide enogastronomiche internazionali, rifornisce hotel e ristoranti. La sua vita è da sempre legata al forno. Roscioli è un nome che racchiude tante proposte in un’unica realtà: la Rimessa, il Wine Club, il caffè pasticceria, la salumeria e l’Antico Forno. Tutto è iniziato il 26 febbraio 1972 con Marco Roscioli - era andato in città dalle Marche, poi aveva imparato a fare il pane, senza percepire per mesi uno stipendio e dormendo sui sacchi di farina - e il forno in via dei Chiavari, nel cuore della Città Eterna. Il primo incasso fu di appena 87mila lire, si preparavano appena 10 chili di pane al giorno. Erano gli anni ’70 di una Roma che stava cambiando volto e identità. Non si sarebbe aspettato tutto questo successo. Poi, è seguita la pizzicheria in via dei Giubbonari, che oggi conosciamo come il ristorante Salumeria Roscioli.
Le ricette: “Nuove idee, ma sempre guardando al passato”
«All’Antico Forno Roscioli — racconta Pierluigi — siamo molto legati alla tradizione e, da sempre, lavoriamo in una direzione chiara, che mette in luce una pizza fortemente identitaria, un prodotto da forno con alla base prodotti di qualità e di cui conosciamo la provenienza e il ciclo di vita». Non solo: «Le nostre proposte sono quelle classiche che negli anni ci hanno fatto conoscere e per cui i nostri clienti ci riconoscono. Con il passare del tempo, abbiamo apportato dei cambiamenti, lasciando spazio a nuove idee, ma sempre collegate al nostro passato e ai nostri sapori».
Sul bancone
Le tecniche di lavorazione sono quelle tradizionali. «Gli impasti della pizza lavorano sulle 24 ore, quando tendono alle 36 ore vengono invece utilizzati per i tozzetti e per le focacce in teglia», raccontano dal locale. Fresche e dai topping divertenti e gustosi, legate alla tradizione popolare romana, come quella con mortadella, burrata e puntarelle, ma anche vegetariane, come la focaccia con melanzane, pomodoro fresco e mozzarella di bufala sono proprio le focacce in teglia che in questo momento stanno dando maggiori soddisfazioni a livello di richiesta e apprezzamenti. Anche se non sono da tralasciare la classica pizza bianca romana e le pizze alla pala da forno, come la rossa fina e scrocchiarella, la margherita e la bianca con le patate. Quelle che, con tutta probabilità, vedremo stasera a Masterchef.