La chef Chiara Pavan: "A Masterchef mi hanno fatto fare la cattiva, ma lo rifarei"

30 Dic 2024, 08:33 | a cura di
La nostra intervista alla chef di Venissa che fa un bilancio della sua partecipazione al talent di Sky: "Mi sono divertita, tifavo per Simone, il contadino schivo"

“La prima puntata mi sono riguardata e mi sono trovata molto severa, quasi una stronza. Diego Rossi mi ha detto, beh, e che volevi uscire buona?”. Chiara Pavan, chef “ambientale” di Venissa, sull’isola di Mazzorbo nella Venezia nativa assieme al compagno Francesco Brutto, ha terminato la sua avventura alla quattordicesima edizione di Masterchef, si è rivista ed è pronta a fare un bilancio della sua esperienza televisiva. “Mi sono vista più severa, di come in realtà sono. Ci ho ragionato tanto, sarà una parte del mio carattere che è venuta fuori, poi ci sono certamente le dinamiche legate allo spettacolo e del ruolo che avevo, io dovevo bacchettare. Poi nella seconda puntata mi sono trovata più carina, è uscito fuori il mio lato umano”.

Chiara Pavan con Antonino Cannavacciuolo a Masterchef 2024

Insomma, si promuove?

Diciamo che mi è piaciuto molto farlo, mi sono trovata molto bene. A me piacciono le persone e da un punto di vista umano mi sono trovata molto bene. Poi mi ha interessato la dinamica dello spettacolo che ha a che fare con persone reali. Mi è piaciuto questo equilibrio tra spettacolo e realtà, è una cosa molto difficile da gestire se lo fai per la prima volta.

Quindi è tutto assolutamente autentico? E’ la domanda che si fanno tutti…

E’ tutto assolutamente autentico. Quando sei lì hai a che fare con persone che hanno un carico emotivo megagalattico, che si giocano tutto. Sono emozioni forti.

Come è il livello dei concorrenti?

Sono super preparati, il livello è alto, sono rimasta sorpreso da questo.

Chiara Pavan alle prese con una concorrente

E con i tre giudici?

Mi sono trovata super bene con loro, li amo, sono fantastici. E non me lo aspettavo. Sinceramente pensavo che non ci fosse tutta questa armonia tra loro. Dal mio punto di vista è stata un’esperienza divertente e istruttiva.

Masterchef è anche una trasmissione di montaggio. C’è qualcosa che avreste voluto che uscisse e che invece è finita nel cestino?

Forse qualche abbraccio con i ragazzi, con alcuni ho vissuto dei momenti davvero intensi e ci sono stati abbracci forti, la mia commozione mi sarebbe piaciuta venisse fuori. Ma capisco i tagli.

Quanto è durato il suo impegno?

Una settimana.

Chiara Pavan nell'orto di Venissa

Perché lo ha fatto?

Avere una visibilità aiuta sempre, e poi era un’esperienza che mi incuriosiva, mi divertiva, volevo anche esercitare un po’ di autoironia.

Fare Masterchef per un cuoco aiuta a riempire il locale?

Probabilmente sì, io anche l’anno scorso quando avevo partecipato a una puntata poi avevo avuto un picco di clienti italiani. Ora è presto per dirlo. Ma per me, per noi, non cambierà molto, il ristorante è sempre pieno, abbiamo già raggiunto il massimo di quello che potevamo fare.

E in termini di social? E’ cambiato qualcosa? Ti fermano per strada?

Ma io esco poco dalla mia isoletta… Sui social ho aumentato un po’ i follower, ora ho qualche personaggio famoso che mi segue.

Tipo?

Serena Rossi o anche Colapesce.

Chiara Pavan a Masterchef 2024

Se però io penso a un ristorante da Masterchef, l’ultimo che mi viene in mente è il vostro. Non c’è stata una contraddizione nella sua partecipazione a una trasmissione che in fondo contribuisce alla bolla della gastronomia?

Non vedo nessuna contraddizione tra il mio percorso e una trasmissione come Masterchef. In fondo la gran parte dei concorrenti sono estranei al mondo della ristorazione, pochi conoscono bene il nostro ambiente. E poi noi, io e Francesco, abbiamo un’anima poliedrica, abbiamo questa parte punk che ci porta a fare eventi rock, ma poi alla fine nel mondo del fine dining ci stiamo dentro, giochiamo quel gioco là.

Si è chiesta perché hanno chiamato lei?

Sicuramento mi hanno chiamato per spingere sul tema della sostenibilità in cucina e devo dire che è andata bene, quando c’erano degli appunti da fare ai concorrenti me li hanno fatti fare.

Non si poteva fare qualcosa di più sul tema? In fondo sembrava più attenta all’ordine della postazione che allo spreco degli ingredienti…

Dice? Forse è vero. Però un minimo di sensibilizzazione in più sul tema del non spreco c’è stata, anche se io sono convinta che più che nei ristoranti dovrebbe entrare nel discorso comune delle famiglie. Certo, la complessità del discorso che io faccio nel mio ristorante non è facile da proporre in una trasmissione del genere. L’hanno convertita in severità, forse era l’unico modo per far uscire quella cosa in modo sensato”.

Qual è l’errore più clamoroso che ha visto fare ai concorrenti?

Di veramente assurdo nulla però certo vedere cuocere delle punte di asparagi per venticinque minuti non è stato bello… (ride, ndr).

Sa chi vince?

Non posso dirlo.

Per chi fai il tifo?

Tifavo per Simone, il contadino schivo, è simpaticissimo, lo adoro. Non so se posso dirla questa cosa…

Francesco Brutto è invidioso del fatto che ora la popolare della coppia sei tu?

Macché, noi siamo sempre stati diversi e complementari, Francesco gioca un altro campionato. Lui è molto popolare nel mondo del vino naturale.

Se le dovessero chiedere di rifare Masterchef anche l’anno prossimo che cosa risponderebbe?

Beh, penso che direi di sì.

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