“Capita al telefono che alcuni uomini mi chiedano “posso venire con i pantaloni corti?” Io solitamente rispondo “certo, solo se ha delle bellissime gambe”. Insomma d'estate si cerca di non essere eccessivamente severi e di concedere l’uso del buonsenso”, spiega Mariella Organi, da sempre il volto di sala, professionale, elegante ed empatico, de La Madonnina del Pescatore a Senigallia.
“Per gli uomini, un pantalone lungo di tela in cotone o lino, una bella camicia, non credo siano affatto ingombranti in un bagaglio”. In generale Mariella consiglia di vestirsi con sobrietà e cura, insomma, come sempre in ambienti pubblici e condivisi. Ma per gli uomini ci sono capi d'abbigliamento sconsigliati? “Ciabatte e pantaloncini da mare!”, in questo caso la maitre è categorica. Chiaramente stiamo parlando di un ristorante con Tre Forchette del Gambero Rosso e 2 Stelle Michelin, con una sala che trasuda eleganza, raffinatezza e cura nei dettagli da tutte le pareti. E che è climatizzato. Deroghe le ammettiamo se siete a pranzo nel bar dello stabilimento, ad esempio.
Sandali per l'uomo sono ammessi?
“Era la fine degli anni '90 quando un signore molto molto curato si presentò con lo smoking, t-shirt nera e infradito in pelle con logo (Gucci), era oggettivamente perfetto. Già si stava iniziando a declinare in modo più informale alcuni completi. Ma arrivo alla risposta: in genere direi che ciabatte e sandali possono essere concesse a pranzo con un pantalone lungo o al massimo un bermuda classico al ginocchio. Ma per la cena non trovo motivo che in un ambiente climatizzato non si indossi un mocassino o una sneaker abbinata ad un abbigliamento casual elegante. In genere questo allentamento delle regole ha portato a un po’ di trascuratezza, più che informalità”.
E per le donne ha qualche consiglio?
“Se ci si trova a cena sulla spiaggia forse sono eccessivi certi tacchi, a volte bisogna anche ricordare che una cena importante non è una cerimonia e nemmeno una cena di gala”. Poi un suggerimento: “Ricordate anche che nei ristoranti climatizzati è necessario sempre un foulard per potersi coprire”. Infine le chiediamo se le è mai capitato di ricevere clienti vestiti in maniera non consona: “Può capitare con persone che viaggiano e si fermano con poco preavviso. In questi casi cerchiamo di posizionarli in modo più discreto, per metterli a proprio agio ed evitare il disagio altrui”, non fa una piega. O come direbbe Alain Elkann: non stazzonato. Si scherza.