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A Milano, due anni fa, il Panettone Sospeso ha fatto il suo esordio. Un’iniziativa continuata nel 2020 e che prosegue anche ora, facendosi sempre più simbolo di quello spirito di festa più che mai necessario dopo il duro periodo degli ultimi tempi. Il progetto prende spunto da un’usanza attribuita ai bar partenopei, dove lasciare un caffè pagato per chi non può permetterselo è diventato l’emblema di una solidarietà che tutti possiamo (e dobbiamo) permetterci di prestare al prossimo. Nel capoluogo meneghino, l’iniziativa prende le mosse dall’Associazione no profit Panettone Sospeso, che si prefigge di raccogliere e donare panettoni a persone in stato di indigenza, con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di una serie di realtà attive nel terzo settore.
Un gesto di generosità per consentire a tutti di celebrare il Natale, ritrovando l’anima più gioiosa della festa. Da Sant’Ambrogio (7 dicembre, data che tradizionalmente segna l’avvio del Natale a Milano) al 21 dicembre nelle pasticcerie associate (16 insegne per un totale di 26 punti vendita) chiunque potrà acquistare un panettone e lasciarlo “già pagato” in attesa di essere donato a chi è meno fortunato. Per ogni panettone lasciato “in sospeso”, le pasticcerie ne aggiungeranno un altro, raddoppiando così la donazione effettiva. Alla Vigilia di Natale tutti i “panettoni sospesi” verranno consegnati ai Custodi Sociali del Comune di Milano, operatori sociali attivi nei vari Municipi, e a Casa Jannacci, la Casa dell’Accoglienza in Viale Ortles che offre assistenza a chi è senza fissa dimora.
“Sosteniamo con convinzione l’iniziativa che è ormai diventata un appuntamento fisso”, ha dichiarato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè, “un regalo con cui Milano fa sentire la sua vicinanza a chi ha più bisogno anche durante le festività natalizie”. Naturalmente, anche chi abita altrove può sostenere l’associazione e lasciare il proprio contributo a distanza: è infatti possibile effettuare donazioni sul sito dell’iniziativa, e tutto il ricavato sarà utilizzato per i panettoni. “Lo scorso Natale la generosità delle persone ci ha consentito di donare quasi 3.000 panettoni”, hanno spiegato i fondatori dell’associazione Gloria Ceresa e Stefano Citterio. Un segnale importante, soprattutto “considerando la situazione causata dalla pandemia. Speriamo di raccoglierne tanti anche quest’anno e aiutare i cittadini in difficoltà a sentirsi meno soli”.
a cura di Michela Becchi
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