Un risultato che non ci aspettavamo. Il panettone dello storico brand dolciario italiano (dal 2009 nel gruppo Bauli), sinonimo del re dei lievitati di fine anno (Angelo Motta fu il primo nel 1919 a produrlo nella sua versione moderna), fatto in tandem con Bruno Barbieri non è entrato nella classifica del Gambero Rosso dedicata ai panettoni in vendita nella gdo. Ci aspettavamo buone performance, quantomeno la sufficienza e la sua presenza nella selezione del Natale 2024. Non solo per la collaborazione con uno dei più famosi chef italiani, sette stelle Michelin guadagnate nella sua carriera, già nella brigata del Trigabolo di Argenta (FE), locale che ha rivoluzionato la cucina italiana negli anni ‘80, e volto noto del piccolo schermo protagonista di programmi di cucina e ospitalità (Masterchef, 4 hotel). Anche per il risultato raggiunto lo scorso anno dal panettone Originale Motta, che si è piazzato primo in classifica.
Ecco perché il panettone di Bruno Barbieri non ci è piaciuto
Leggiamo gli ingredienti indicati in etichetta: farina di grano tenero tipo "0", uova fresche, zucchero, scorze d'arancia candite (11,8%) [scorze d’arancia, sciroppo di glucosio - fruttosio, zucchero, correttori di acidità: acido citrico], burro (latte), uvetta sultanina (9,4%), lievito naturale (frumento), emulsionanti: mono - e digliceridi degli acidi grassi; tuorlo d'uovo, miele millefiori (0,7%), pasta di scorze di limone candite (0,5%) [scorze di limone, sciroppo di glucosio - fruttosio, zucchero, correttori di acidità: acido citrico], sale, aromi, aromi naturali. Non c’è nulla di diverso rispetto a tanti prodotti industriali, e anche di alcuni artigianali a parte la presenza dei mono e digliceridi degli acidi grassi (aggiunti in molti dolci e lievitati destinati a mantenersi a lungo).
La degustazione
Analizziamo le schede di degustazione di questo panettone di tipo basso e senza glassa (prodotto nello stabilimento di Guarene, Cuneo). L’alveolatura fitta e stretta e la struttura pesante e poco “strapposa” non richiamano il dolce natalizio, amato proprio per le occhiature allungate e la texture aerea, soffice e filante. Ma a non convincere sono soprattutto il profilo aromatico (un po’ forzato, forse dovuto agli aromi non meglio identificati aggiunti, o forse alla lievitazione?) e l’uvetta, che ricorda piuttosto le amarene sotto spirito industriali. Di contro, sono molto buoni i canditi – dichiarati in etichetta da “arance candite di Calabria” – succosi, morbidamente carnosi e aromatici, che quest’anno abbiamo faticato a trovare anche nei panettoni artigianali.
Se tutti i parametri del dolce fossero stati alla loro altezza il panettone Motta-Barbieri avrebbe raggiunto un altro risultato, non solo in vetta di questa classifica ma anche in buona posizione di quella dedicata ai prodotti artigianali.
Motta - Il Panettone Bruno Barbieri - Castel d’Azzano (VR) - 1 kg prezzo 14,90 €