Fluffy pancakes, o più semplicemente pancakes giapponesi: sono una delle mode degli ultimi anni, che conquista grazie alla consistenza unica dell’impasto. Morbidi, altissimi, eterei: i famosi dolcetti nipponici arrivano a Roma con PanFuwa, format milanese dedicato interamente al prodotto, che ha scelto la Capitale come prossima tappa.
Panfuwa, i pancakes giapponesi di Milano a Roma
L’annuncio è arrivato tramite le pagine social del locale, che ha condiviso un video dedicato a Roma, senza però dare notizie circa l’indirizzo o la data d’apertura. I fan del format, comunque, sono molti, e di certo accoglieranno entusiasti l’insegna che ha fatto impazzire Milano (in via Vetere), proponendo i fluffy pancakes in tutti i modi. La versione originale è una delle preferite, con burro, zucchero a velo, panna e sciroppo d’acero, ma ci sono anche varianti con l’anko, la tipica confettura di fagioli azuki, al pistacchio, al gusto cheesecake e poi tante ricette salate, a cominciare dall'abbinamento vincente tra crudo e squacquerone.
@panfuwa_italia Non poteva che essere lei. La nostra città eterna. La nostra Roma, che presto sarà casa di un nuovo Panfuwa Store. Sin dall’inizio, i Romani ci hanno espresso grandissimo desiderio di aprire nella capitale.. e finalmente dopo mesi si sta avverando! A prestissimo Panfuwa Lovers! #panfuwa #sofficefelicità #fluffypancakes #soufflepancake #japanesepancake #fuwa #pancakes #fluffy #japanesefood #dovemangiarearoma #roma ♬ original sound - PANFUWA
Come si fanno i fluffy pancakes
«La soffice felicità» è lo slogan del locale, che prepara pancakes caldi e sofficissimi tutto il giorno, e che ha scelto Roma come prima tappa di una serie di nuove aperture. A Milano, intanto, quella dei fluffy pancakes è già una tendenza: si possono realizzare, però, facilmente anche in casa, con gli albumi montati a neve con lo zucchero e mescolati a tuorli, farina e lievito. Da non confondere con i dorayaki, altra specialità giapponese: in principio era un classico pancake, poi nel 1914 la pasticceria Ueno Usagiya di Tokyo rivisitò la ricetta unendo due dischetti con la confettura di fagioli, protagonista di molte ricette nipponiche, nonché del romanzo Le ricette della signora Tokue, dolce e malinconica favola moderna che proprio attorno all’anko fa ruotare l’intera trama, divenuta poi un film nel 2015.
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