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Il glossario dell'olio extravergine di oliva per conoscere e descrivere l'oro verde

Ecco i termini più usati e il loro significato per imparare a parlare di olio e dintorni con proprietà di linguaggio.

  • 25 Aprile, 2025

L’extravergine è da secoli uno dei prodotti più usati in cucina e presenti sulle nostre tavole, ma la cultura dell’olio buono, quello realizzato con cura dal campo all’imbottigliamento, è ancora un sapere per pochi, questione che abbiamo già avuto modo di affrontare spiegando come riconoscere, assaggiare e conservare un olio extravergine di qualità

Va senz’altro riconosciuto, però, che i dati degli ultimi anni sono incoraggianti: è aumentata, infatti, l’attenzione dei consumatori per l’oro verde, cresciuto il numero di iscritti ai corsi di analisi sensoriale e anche la quantità di oleoteche e negozi specializzati. Proprio per questo è necessario portare avanti un lavoro di promozione e valorizzazione dell’extravergine mirato e attento, che noi facciamo da diversi anni con la guida Oli d’Italia 

Allo stesso tempo è necessario imparare a parlare dell’olio e del suo mondo in maniera corretta, proprio come per il vino, e, quindi, bisogna conoscere i termini base utilizzati in campo olivicolo. Per questo abbiamo individuato i più importanti, che vi riportiamo di seguito con brevi descrizioni per ciascuno di essi, senza inutili tecnicismi ma comunque rigorose. Un piccolo glossario adatto a chi voglia orientarsi nel mondo dell’olio extravergine di oliva sgombrando il campo da ogni possibile ambiguità.

Il glossario dell’olio in 30 parole

Acido oleico
Si trattaè una delle componenti principali dell’olio di oliva, che lo rende prezioso alleato della salute per gli effetti benefici sul cuore e l’apparato cardiovascolare. L’acido oleico è contenuto nella frazione saponificabile dell’olio (vedi lla voce corrispondente). Dal punto di vista chimico si tratta di un acido carbossilico monoinsaturo, ovvero con un solo doppio legame tra i vari atomi di carbonio.

Avvinato
Difetto tipico dell’olio dovuto alla formazione di lieviti e a un processo di fermentazione anaerobica (cioè che si verifica in assenza di ossigeno) delle olive.

Biofenoli
Molecole organiche naturali caratterizzate dalla presenza di gruppi fenolici (i composti aromatici) e prodotte prettamente dal metabolismo secondario delle piante. I biofenoli sono antiossidanti naturali presenti nelle piante, fondamentali per la nostra salute. Con la loro azione, infatti, i biofenoli contribuiscono a ridurre il colesterolo cattivo, proteggono le mucose dello stomaco e aiutano a prevenire malattie cardiovascolari.

Blend
Olio prodotto con più varietà di olive.

Cultivar
Varietà di oliva. In Italia esistono oltre 500 cultivar, e ognuna di queste presenta caratteristiche organolettiche diverse che, a seconda della qualità del lavoro in campo e in frantoio, restituiscono al prodotto finale aromi e sentori peculiari.

Decanter
Strumento per l’estrazione dell’olio tramite centrifugazione, l’operazione mediante la quale si separa la parte liquida da quella solida. Qui si dividono sansa, acqua di vegetazione e mosto (olio + acqua di vegetazione). Questo passaggio avviene dopo la gramolatura.

Drupa
Il termine indica il frutto composto da epicarpo membranoso (buccia), mesocarpo carnoso (polpa) ed endocarpo (nocciolo) contenente uno o due semi (mandorla). Vale per olive, albicocche, pesche e altri frutti simili.

Fenoli
Sostanze derivate dagli idrocarburi aromatici (composti organici che presentano nella loro struttura uno o più anelli aromatici) per la sostituzione di uno o più atomi di idrogeno.

Fermentazione anaerobica
Serie di reazioni chimiche che permette agli esseri viventi di ricavare energia da particolari molecole organiche. La fermentazione anaerobica è chiamata così perché avviene in assenza di ossigeno.

Filtraggio
Dopo tutte le fasi di lavorazione può accadere che l’olio si presenti torbido. Questo indica che il prodotto presenta delle particelle di acqua in sospensione e altre piccole impurità. Il filtraggio serve a eliminare queste particelle e a creare oli limpidi che poi potranno avere una maggiore longevità rispetto a quelli non filtrati.

Fiscolo
Recipiente con sistema di filtrazione in cui vengono poste le olive macinate prima di passare alla fase di spremitura meccanica.

Frangitura
Primo passaggio della lavorazione delle olive subito dopo il lavaggio. Qui avviene la prima rottura delle drupe attraverso un sistema che può essere a “martelli” o a “coltelli”. È un’importante fase della lavorazione perché qui si formano gran parte dei profumi che poi si riscontreranno in fase di assaggio.

Frantoio
Gli impianti oleari possono essere di due tipi, a ciclo discontinuo (o tradizionale) e a ciclo continuo. Il primo utilizza per la frangitura le molazze di granito, la pasta che si ottiene si raccoglie nei recipienti detti fiscoli, poi si passa alla spremitura meccanica. L’impianto a ciclo continuo invece prevede un solo ciclo di produzione così da salvaguardare il prodotto in tutto il processo di lavorazione. Il grande vantaggio di quest’ultimo sistema è la presenza del decanter che divide sansa, acqua di vegetazione e mosto. Dopo questo processo il mosto viene inviato ai separatori dove l’olio viene diviso dall’acqua di vegetazione.olòiveoliveolòive

Frantoiano
Addetto alla frangitura delle olive. Colui che ha il compito di seguire le varie fasi di estrazione dell’olio.

Frazione saponificabile
Componente dell’olio extravergine di oliva che rappresenta il 98% del prodotto, interamente costituita da acido oleico.

Frazione non saponificabile
Componente dell’olio extravergine di oliva che rappresenta il 2% del prodotto, costituita da diverse sostanze come lo squalene, i fitosteroli, il betacarotene, i polifenoli, l’oleuropeina e l’oleocantale.

Gramolatura
Passaggio di lavorazione successivo alla frangitura che consiste nel rimescolamento della pasta ottenuta nel precedente step con lo scopo di agevolare la rottura dell’emulsione tra acqua e olio. La durata di questa fase deve essere tra i 20 e i 40 minuti. Una maggiore durata non aumenta la resa, ma sottopone la pasta a un maggiore contatto con l’aria provocando uno stress ossidativo (a meno che non si usino gramole che lavorano in assenza di ossigeno). In questa fase il frantoiano deve trovare il giusto compromesso tra quantità e qualità in quanto un maggiore riscaldamento della pasta aumenta la resa, ma peggiora la qualità del prodotto.

Metabolismo secondario
In botanica, metabolismo cui sottendono le reazioni delle piante correlate alla vita di interrelazione con l’esterno.

Molazza
Macchina utilizzata per la pigiatura delle olive composta da una a quattro ruote.

Monocultivar (o monovarietale)
Olio prodotto con una singola varietà di oliva.

Morchia
Difetto dell’olio dovuto alla permanenza con i fanghi di decantazione. Tipico degli oli non filtrati che, dopo un paio di mesi dall’imbottigliamento, creano la cosiddetta “posa” in fondo alla bottiglia.

Mosca
Difetto tipico dell’olio ottenuto da olive colpite dalle larve di mosca dell’olivo chiamata Bactrocera oleae.

Olio di oliva vergine
In etichetta indicato come “olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Categoria merceologica che identifica, attraverso più parametri, tutti gli oli che presentano un livello di acidità libera compresa fra 0,8% e 2% per 100 grammi. 

Olio extravergine di oliva
In etichetta indicato come “olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Il termine extravergine identifica, attraverso più parametri, una categoria merceologica assegnata a tutti quegli oli che presentano un livello di acidità libera inferiore a 0,8% per 100 grammi.

Olio di sansa di oliva
In etichetta indicato come “olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio di oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive”. In pratica è l’olio ottenuto dalla lavorazione dello scarto solido ottenuto dopo la prima spremitura.

Olio lampante
Olio di oliva che presenta un livello di acidità libera superiore al 2% per 100 grammi.

Oliva
Frutto commestibile dell’ulivo, composto da buccia (epicarpo), polpa (mesocarpo), nocciolo (endocarpo) e seme (mandorla), contenuto all’interno del nocciolo. Le olive si distinguono in tre gruppi: olive da mensa (o da tavola), utilizzabili solo a scopo alimentare, olive da olio, adatte per l’estrazione di olio, e olive a duplice valenza, in grado da essere trasformate sia in olive da mensa che in olio.

Potatura
Serie di interventi messi in pratica dall’uomo per modificare la vegetazione e fruttificazione di una pianta. In olivicoltura, una potatura corretta degli ulivi è fondamentale per garantire la qualità delle olive, e può essere svolta manualmente o meccanicamente.

Rancido
Difetto dell’olio che subisce un processo di ossidazione, causata da vari fattori, tra i quali i più comuni sono un’eccessiva temperatura, esposizione all’aria o un olio scaduto, essendo stati superati i 18 mesi dall’imbottigliamento.

Riscaldo
Difetto tipico dell’olio dovuto a un processo di fermentazione delle olive e in particolare  alla formazione dei batteri Clostridium e Pseudomonas.

Strippaggio
Tecnica di assaggio dell’ olio che consiste nel degustare il prodotto inspirando aria all’interno della bocca. L’assaggiatore deve ricreare una sorta di vaporizzatore tenendo i denti serrati e riuscire così a percepire le sensazioni di amaro, piccante e retro-olfattive.

Ulivo
In botanica è chiamato Olea europaea ed è la pianta da frutto originaria dei paesi del bacino del Mediterraneo, molto longeva, in grado vivere per centinaia di anni. Pianta sempreverde, presenta un fusto cilindrico e contorto con legno duro e pesante, e una chioma con forma conica.

Xylella fastidiosa
Batterio che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza, che causa il cosiddetto “disseccamento rapido dell’olivo”.  Quando una pianta viene infettata, i batteri portano alla formazione di un gel nello xilema (tessuto vegetale presente nelle piante vascolari), ostruendo così il flusso dell’acqua e bloccando la nutrizione della pianta.

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