Paolo, Simone e Beatrice Di Gaetano sono diventati dei punti di riferimento nell'olivicoltura toscana e nazionale grazie a decenni di passione e devozione verso quegli olivi che i loro genitori decisero di piantare nella seconda metà degli anni Settanta. Oggi grazie alla loro dedizione l'azienda Fonte di Foiano è una realtà che, oltre all'oliveto e al frantoio d'avanguardia, comprende un agriturismo e un ristorante vegetariano ed esporta l'oro verde di produzione propria in una trentina di paesi in tutto il mondo. Un percorso di eccellenza che li ha portati a ottenere molti riconoscimenti tra cui quello di quest'anno come "Miglior Fruttato Medio" per l'extravergine Riflessi Monocultivar Maurino 2023 sulla guida Oli d'Italia 2024 di Gambero Rosso. Ne abbiamo parlato con Paolo Di Gaetano.
Da Milano a Castagneto Carducci solo andata
«Fonte di Foiano nasce nel 1979 per volontà dei nostri genitori, Michele e Marina decisero di cambiare vita andando via da Milano. Da allora l’azienda si è evoluta costantemente, dalla prima bottiglia etichettata nel 1983, al frantoio aziendale con macine e pietre nel 1990, poi sostituito nel 1987 con un moderno impianto a ciclo continuo. Con il tempo si è sviluppata la ricerca sulle singole varietà e sui blend, fino all’attuale gamma di oli con caratteristiche ben definite», ci racconta Paolo Di Gaetano.
La valorizzazione della varietà Maurino
In questi anni il percorso di crescita aziendale è passato anche attraverso la valorizzazione di cultivar autoctone come il Maurino sulla quale i Di Gaetano hanno studiato costantemente, annata dopo annata, proprio per capire le giuste modalità di estrazione al fine di esaltarne le caratteristiche organolettiche. «Abbiamo sempre creduto nella varietà Maurino; i primi olivi furono messi nel 1986 per volontà di nostro padre al quale è sempre piaciuta come varietà, allora considerata solo un impollinatore. Ne abbiamo capito le potenzialità una quindicina di anni fa quando cominciammo a lavorarlo come monovarietale con un impianto Mori-Tem con i quali abbiamo una collaborazione molto attiva. All'inizio veniva utilizzato in un blend, ma successivamente abbiamo deciso di imbottigliarlo da solo con l’etichetta Riflessi che nasce nel 2015 e che ci sta dando molte soddisfazioni. Proprio per questo abbiamo recentemente impiantato altre duemila piante tra Maurino e Leccio del Corno, due magnifiche varietà toscane che rappresentano il nostro territorio e nelle sue caratteristiche».
Il ristorante vegetariano e l'agriturismo
Qui si viene non solo per acquistare il prezioso oro verde o per ammirare l'oliveto e il frantoio avanguardista, ma ci si può fermare per un soggiorno all'insegna del relax e del mangiar bene. All'interno dell'azienda è infatti compresa una struttura agrituristica a pochi passi dal mare che comprende due comodi appartamenti con ingresso riservato. A questo si aggiunge il ristorante vegetariano, La Casa degli Ulivi, gestito e coordinato da Beatrice Di Gaetano, che che si caratterizza per l’affascinante terrazza su un pezzo di Toscana e dove vengono valorizzati prodotti a chilometro zero e prevalentemente biologici. Una cucina ideale per valorizzare al meglio i vari oli qui prodotti.