Le malattie croniche legate all’alimentazione uccidono fino a 678.000 cittadini statunitensi all'anno e i dati non lasciano molto spazio a fraintendimenti: 1.600 americani muoiono ogni giorno per malattie alimentari croniche, come obesità, diabete, malattie cardiache e cancro, mentre sono 1.400 i decessi giornalieri legati al cibo contaminato da sostanze chimiche tossiche o microbi come Listeria e Salmonella. Siamo arrivati al punto in cui le morti legate al junk food sono superiori a quelle connesse alle contaminazioni alimentari. Una problematica che si fa sempre più pressante sia nel dibattito pubblico che tra ricercatori e scienziati, come indicato in un recente articolo della Harvard Public Health, magazine di Boston dedicato a pubblicazioni scientifiche in ambito medico, nel quale si fa un appello ai politici e alle istituzioni per prendere in mano la situazione e investire fondi in educazione alimentare. La problematica che si rileva è quella legata ai prodotti ultra-trasformati e al loro impatto sulla salute pubblica e sul sistema sanitario.
La panoramica americana sui problemi alimentari
Circa 678.000 americani muoiono ogni anno per malattie alimentari croniche, un bilancio che fa rabbrividire soprattutto se si fa un parallelismo con i decessi legati ai conflitti bellici. Questo bilancio, infatti, è più alto di tutte le morti in combattimento in ogni guerra nella storia americana, messe insieme. In sostanza ci sono più vittime ogni anno a causa del cibo consumato di tutte le morti in guerra, partendo dalla rivoluzione americana fino ad arrivare ai conflitti in Afghanistan e Iraq.
Gli alimenti ultra-trasformati
Negli ultimi anni, sono aumentate le prove che queste malattie croniche sono causate da sostanze deleterie presenti negli alimenti ultra-trasformati. Si va dai pasti riscaldati come la pizza surgelata, ai cereali per la colazione zuccherati e così via, questi prodotti - tavola all'apparenza innocua - sono frutto di processi industriali di ingredienti che partono da sostanze estratte dagli alimenti o sintetizzate in laboratorio.
Il costo economico del junk food e il legame con il COVID
Oltre ai decessi, la cattiva alimentazione provoca, spesso con un effetto domino, danni in altri ambiti sociali ed economici. Ad esempio, due terzi dei casi gravi di COVID, che hanno portato al ricovero ospedaliero, sono stati attribuiti a quattro malattie causate spesso da una cattiva alimentazione alimentazione: obesità, diabete, ipertensione e insufficienza cardiaca. In altre parole, questi ricoveri avrebbero potuto essere evitati se il paziente non avesse avuto queste patologie. In questo contesto non può passare inosservato l'astronomico costo economico delle malattie croniche legate alla nutrizione nel periodo dal 2011 al 2020 che è stato stimato in 16 trilioni di dollari. Se si ha difficoltà a individuare la portata di questa cifra si pensi al PIL italiano del 2022 (circa 1.900 miliardi di euro) moltiplicato per 8 milioni e mezzo di volte.
I nutrienti non sono tutti uguali. La ricerca del National Institutes of Health
In un recente studio condotto dall'Istituto Nazionale di Diabete e Malattie Digestive e Renali americano (NIDDK, uno degli istituti del NIH) per scoprire la causa del forte aumento dell'obesità negli Stati Uniti, sono stati assegnati in modo casuale, a 20 volontari, alimenti poco trasformati e alimenti ultra-elaborati abbinati a nutrienti quotidiani come carboidrati, sodio, grassi, e zucchero. I ricercatori pensavano che l'aumento di peso sarebbe stato lo stesso in entrambi i gruppi, poiché la composizione dei nutrienti era equivalente. Si sbagliavano. Durante la dieta ultra-elaborata le persone hanno assunto 500 calorie in più al giorno e hanno iniziato a ingrassare rapidamente, rispetto a quelle che seguito una dieta poco elaborata e che hanno perso peso. Questa è una scoperta importante, perché aumenta la possibilità che siano gli additivi e la lavorazione, e non solo la percentuale di grassi o zuccheri in una dieta, a farci ammalare. "Sebbene abbiamo esaminato un piccolo gruppo, i risultati di questo esperimento hanno mostrato una differenza chiara e coerente tra le due diete. Questo è il primo studio a dimostrare il nesso di causalità: gli alimenti ultra-trasformati inducono le persone a mangiare troppe calorie e ad aumentare di peso" ha affermato Kevin D. Hall, Ph.D., ricercatore senior del NIDDK e autore principale dello studio.