È stata un’annata d’oro per il mondo vegano. Difficile, soprattutto qui in Italia con la battaglia alla carne coltivata, e quella al meat sounding, ma comunque con buoni risultati. Lo dimostrano il boom di bevande vegetali (in America arrivate anche a bordo degli aerei), e tanti nuovi prodotti come il Philadelphia vegano o la mozzarella di mandorle. Oltre alle nuove aperture che abbracciano sempre più format diversi, dal cocktail bar alla bakery americana, i ristoranti di carne stampata in 3D e le pasticcerie vegetali.
L'offerta vegana al supermercato
Ma soprattutto, basta fare un giro nei supermercati per comprendere quanto sia cresciuta l’offerta in poco tempo. Non parliamo di catene specializzate nel bio come Naturasì né di botteghe di nicchia, ma di supermercati comuni, discount inclusi. Ne è passato di tempo da quando le proposte vegane nel banco frigo occupavano solo un piccolo spazio: oggi accanto a crocchette di ceci e burger di spinaci si trovano anche affettati, formaggi, tonno, paste ripiene. Una piccola, grande rivoluzione che si è concretizzata soprattutto negli ultimi mesi.
La rivoluzione dei burger e l'arrivo dei ravioli vegani
A farla da padroni da qualche anno in Italia sono i burger del marchio Kioene, disponibili in diversi gusti. Poi anche le private label hanno creato delle loro linee vegetali, a base di legumi, cereali e verdure, da affiancare ai classici prodotti Valsoia come il cordon bleu plant-based. Dal 2020, però, ci sono anche i surrogati di carne, come i burger Unconventional, a cui si sono aggiunti poi le salsicce e infine, da un paio di mesi a questa parte, anche la pasta ripiena: ravioli di finta carne in una confezione da 250 grammi, pensata per due porzioni. Sempre in tempo di pandemia erano arrivati i prodotti vegani della Green Cuisine, linea vegetale della Findus, che propone anche bastoncini panati che simulano quelli di merluzzo tanto amati dai bambini.
I nuovi formaggi vegetali
Il Gustosino e lo Spalmabile Valsoia non sono una novità, ma sempre più spesso nei supermercati ben forniti capita di imbattersi anche nel Grattì di IoVeg, alternativa al parmigiano grattugiato, ma per chi preferisse la forma intera ora c’è il GrattaZero di GioiaVeg, mentre il brand Violife è approdato in molte catene con le sue fette da sciogliere nei toast. Se cercate un prodotto a pasta molle, invece, c'è lo Strachicco di Verys – un simil stracchino – mentre gli amanti del dolce saranno felici di provare il Mascaverys, alternativa vegana al mascarpone, perfetta in tempo di festa per preparare una crema con cui farcire il pandoro (vegano anche quello, naturalmente).
Affettati e tonno in scatola per vegani
Tra i grandi marchi che hanno deciso di aprirsi al mondo vegano, Philadelphia, con uno spalmabile a base di mandorle e avena – ben fatto, cremoso e saporito, forse con una punta di sale di troppo – mentre per gli amanti dei salumi che hanno scelto di rinunciare alla carne, la scelta è ancora un po’ contenuta, ma sempre più solida, con gli affettati Valsoia al gusto bresaola o prosciutto crudo. E per gli irriducibili della pasta al tonno come salva-cena dell’ultimo minuto, il Vuna della Garden Gourmet (marchio che propone anche nuggets e cotolette) ha un profumo e un sapore davvero simile a quello del tonno in scatola, ideale per una pasta veloce o un tramezzino.
Un passo in avanti per tutte le persone che hanno scelto di passare a un'alimentazione vegetale, ma anche per chi ha deciso semplicemente di ridurre un po' il consumo di carne. Una svolta che, però, ancora non basta, soprattutto se paragoniamo il comparto vegetale italiano a quello dei supermercati stranieri (Germania e Svizzera, in questo, sono maestre). Ma considerato l'entusiasmo dei consumatori - molto spesso questi prodotti vanno a ruba - confidiamo che le specialità vegetali prenderanno sempre un po' di spazio in più col passare del tempo.