Senza distribuzione, non c’è mercato. E senza un supporto concreto, i piccoli produttori rischiano di rimanere invisibili. È su questa consapevolezza che si basa Wines Unearthed, il progetto ideato per mettere in contatto produttori emergenti con importatori e acquirenti. Dopo il successo della prima edizione, l’iniziativa torna per il secondo anno consecutivo a Wine Paris & Vinexpo Paris, in programma dal 10 al 12 febbraio 2025 al Paris Expo Porte de Versailles. L’iniziativa è guidata da due donne e amiche, una britannica e l’altra portoghese, Judy Kendrick e Ana Sofia de Oliveira, che, dopo il debutto alla London Wine Trade Fair nel 2015, hanno portato il progetto in diverse città del mondo, da Hong Kong a Singapore.
Wines unearthed a Wine Paris 2025
L’appuntamento con il vino dal 10 al 12 febbraio a Parigi registrerà complessivamente più di 5mila espositori da circa 50 paesi. Con un incremento di partecipazioni da Germania (+65%), Austria (+35%), Cina (+60%), Spagna (+40%) e Romania (+75%). L’Italia ha nuovamente raddoppiato il proprio spazio espositivo e presenterà questa volta 30 padiglioni regionali in un’intera hall dedicata. In questa edizione, per la seconda volta, sarà presente anche il padiglione di Wines Unearthed, un’area dedicata all’interno delle fiere internazionali dove produttori di vino e liquori - spesso senza una distribuzione consolidata - possono entrare in contatto diretto con gli operatori del settore. L’evento di quest’anno ospiterà 46 produttori provenienti da 16 paesi, inclusi Italia (in Veneto, con i vini di Ca'Botta e cantine Aldegheri e in Lombardia con casa vinicola Aldo Rainoldi), Argentina, Australia, Sudafrica e Georgia. Di questi, 12 sono specializzati in vini biologici e biodinamici e 17 vantano certificazioni di sostenibilità.
Cosa sono gli unearthed wines
Una delle sfide più grandi che devono affrontare alcuni produttori di vino alla ricerca di nuovi mercati di esportazione è come ottenere il massimo dalla loro partecipazione a una fiera commerciale. Ma come riuscirebbero, nel caos di tutti gli stand (alcuni dei cui espositori hanno già una posizione consolidata sul mercato) a far capire chiaramente che stanno cercando un importatore? È proprio in questo che Judy Kendrick e Ana Sofia de Oliveira aiutano i piccoli produttori. L’area espositiva, situata quest’anno nel padiglione 4 di Wine Paris, offre ai produttori uno spazio a costo di 2.695 euro (+ Iva), completo di supporto logistico e strategico. L’obiettivo principale è quello di rendere le aziende vinicole visibili agli acquirenti internazionali, eliminando le difficoltà logistiche che spesso scoraggiano la loro partecipazione alle grandi fiere. Inoltre, per massimizzare la riuscita dell’evento, il team ha fornito ai produttori una scheda di mercato, con informazioni sui principali paesi target, tra cui Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito.
Non solo vino: spazio anche per liquori
Non solo vino. Quest’anno Wines Unearthed amplia il suo raggio d’azione, includendo due imbottigliatori scozzesi di whisky, Young Spirits e Brave New Spirits, e un produttore di cognac, Pierre de Segonzac. Un segnale forte di come l’iniziativa punti a diversificare l’offerta e a rispondere alle nuove tendenze del mercato globale. Tra i produttori vinicoli, le dimensioni variano notevolmente: si va da aziende che producono 40mila bottiglie l’anno a realtà che superano il milione. E dopo Parigi, Wines Unearthed non si fermerà. Il progetto debutterà al Vinexpo Asia di Singapore nel maggio 2025, per supportare i piccoli produttori ovunque nel mondo.