Che cosa prevede l’accordo tra U-Label e Giunko
Mancano poche settimane al momento in cui scatterà l’obbligo di informare il consumatore sullo smaltimento degli imballaggi. Dal primo gennaio 2023, infatti, queste specifiche su natura dei materiali di imballaggio e relativo smaltimento, dovrà essere riportata anche sulle bottiglie di vino, con la possibilità di farlo tramite etichetta elettronica. In questa direzione, U-Label, la piattaforma europea per vini e bevande spiritose, ha annunciato la partnership con l’app italiana Giunko. In pratica basterà un solo codice Qr code per accede non solo alle informazioni sullo smaltimento (fornite da Giunko), ma anche alle informazioni nutrizionali (fornite da U-Label). E, poiché in Italia le regole sulla raccolta differenziata cambiano da città a città, il Qr code fornirà informazioni geo-localizzate per ogni prodotto, in modo da trasmettere le informazioni corrette, ovunque.
Un ulteriore passo verso la semplificazione
La partnership - a la conseguente semplificazione - è stata accolta con soddisfazione dalle associazioni italiane del settore. “Fin dall’attuazione della norma sull’etichettatura ambientale abbiamo chiesto alle autorità nazionali di aprire a questa innovazione per semplificare la vita alle imprese e abbiamo ritenuto utile offrire un strumento digitale unico alle imprese, mediante U-Label, per rispondere a due importanti cambiamenti normativi attraverso un singolo Qr Code” ha sottolineato il segretario generale di Unione Italiana Vini Paolo Castelletti. “La partnership tra U-label e Giunko incarna l'impegno del settore per una comunicazione corretta e trasparente, ponendolo all'avanguardia nell'industria agroalimentare” ha aggiunto Vittorio Cino, direttore generale Federvini.
L’Italia diventa un esempio da seguire
Anche dal resto d’Europa arrivano apprezzamenti soluzione integrata e richieste alla Commissione di seguire l’esempio del Belpaese. “Per la prima volta, i consumatori possono beneficiare di una soluzione di etichettatura digitale integrata che fornisce sia informazioni sul contenuto nutrizionale e sugli ingredienti di un prodotto, sia informazioni personalizzate sul contenuto riciclato, sul corretto smaltimento e sul potenziale riutilizzo dei materiali di imballaggio utilizzati” ha detto il segretario generale del Ceev Ignacio Sanchez Recarte. “Chiediamo agli Stati membri dell'Ue di seguire l'esempio italiano e di consentire l'uso di soluzioni di etichettatura digitale per fornire ai consumatori informazioni specifiche sul packaging e sul corretto smaltimento degli imballaggi” ha concluso il direttore generale di spiritsEUROPE Ulrich Adam.
a cura di Loredana Sottile
L’articolo completo è stato pubblicato
sul Settimanale Tre Bicchieri del 15 dicembre
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