Si aprirà il prossimo 17 giugno la conferenza organizzata da The Drink Business, una delle principali testate a livello europeo in tema di commercio delle bevande (e in particolare il vino), sull'impatto e sulle opportunità che l'intelligenza artificiale può avere su di esso. Un incontro sui generis che servirà a tracciare un primo bilancio di come le nuove tecnologie potranno influenzare la produzione e distribuzione, tra le altre, anche del vino, forse una delle bevande più soggette ad innovazioni e, conseguentemente, anche a qualche rischio.
Agricoltura di precisione, per irrigare a distanza
È proprio The Drink Business stesso a delineare, punto per punto, le potenziali applicazioni dell'intelligenza artificiale sull'intera filiera. A cominciare dalla coltivazione, dove l'Ia sta facendo passi da gigante nella cosiddetta "agricoltura di precisione", ovvero la possibilità attraverso droni equipaggiati con telecamere e sensori multispettrali, di raccogliere dati in diretta sui vari aspetti delle coltivazioni e gestire esse anche da remoto. Una concreta applicazione di tali tecnologie era stata trattata dalla Bbc qualche mese fa, intervistando una viticoltrice americana che dovendo gestire circa 2000 ettari di vigne tra la California e l'Oregn si era dotata di sensori simili a stazioncine meteorologiche che le permettevano un controllo a 360 gradi delle sue uve anche a chilometri di distanza.
Tra passato e futuro, per coltivazioni a temperature ottimali
L'intelligenza artificiale ha quindi controllo sul presente, ma anche sul passato ed il futuro. Ecco quindi la possibilità di fare analisi predittive che, analizzando gli andamenti meteorologici degli anni precedenti, possono prevedere quelle dei mesi futuri consigliando i momenti migliori per la semina, la potatura e la vendemmia.
Controllo della fermentazione in tempo reale
Dalla coltivazione, ai successivi processi. Attraverso l'Ia si potrà tenere traccia dell'andamento della fermentazione e garantire ai produttori la possibilità di applicare modifiche in tempo reale, andando ad incidere anche sui sapori finali del vino. Insomma, l'intelligenza artificiale potrebbe creare delle vere e proprie ricette specifiche, basandosi sui gusti e sulle preferenze delle persone (su questo passaggio ritorneremo più avanti).
Il rischio di monodimensionalità e deumanizzazione
Ecco che si arriva al rovescio della medaglia, e ai possibili pericoli che l'applicazione dell'intelligenza artificiale alla produzione di vini porta in dote. «Il rischio è quello di vini lineari, monodimensionali, senza carattere», aveva affermato al portale Decanter, Jean-Marc Lafage, proprietario ed enologo del Domaine Lafage a Roussillon, in Francia. «Il risultato sarebbe un'abbondanza di vini tutti uguali, che ridurrebbe l'attrattiva e trasformerebbe il vino in una merce senza anima o senso del luogo. L'intervento umano e la creatività rimarranno la chiave».
Le ricette di un vino dettate da ChatGPT
La sfida che verrà quindi lanciata durante la conferenza sarà proprio quella di ricercare il giusto compromesso tra intervento umano e tecnologico, rimanendo nell'ordine delle idee che quest'ultimo si ponga come aiuto e non come completo sostituto. Basti pensare che nella regione francese della Linguadoca, una coppia di viticoltori ha prodotto interamente un vino seguendo le istruzioni di ChatGPT. Essi raccontavano, sempre al portale Decanter, come fosse bastato scrivere «Facciamo un vino nel sud della Francia», inserendo poi le tipologie di uve a disposizione, e l'intelligenza artificiale avesse fornito consigli su tutti gli aspetti della filiera, dalla vinificazione al design dell'etichetta, fino alla stesura di un piano marketing.
Analisi dei dati per comprendere i trend del momento
Avevamo promesso di tornarci, e difatti ecco un altro passaggio nel commercio del vino all'interno del quale l'intelligenza artificiale giocherà un ruolo cruciale nel prossimo futuro. Non sono certamente una novità i software capaci di analizzare ingenti quantità di banche dati provenienti, ad esempio, dai social network per stilare i trend più in voga per qualsiasi ambito, compreso quello vinicolo. Ai viticoltori starà poi l'agire di conseguenza, decidendo se adattarsi o meno ad essi.
Degustazioni da casa grazie alla realtà aumentata
I campi di applicazione continuerebbero ancora per molto, basti pensare alla possibilità di ottimizzare la distribuzione dei vini, analizzando gli inventari, esaminando i tempi di spedizione, riducendo drasticamente i costi. Assistenti virtuali potranno poi iniziare a guidare le esperienze di degustazioni, mentre attraverso programmi di realtà aumentata si potranno conoscere le cantine di tutto il mondo dal salotto di casa.
L'impatto dell'intelligenza artificiale sulla sostenibilità
Un ultimo, fondamentale occhio di riguardo si riferisce alla sostenibilità. Grazie all'intelligenza artificiale e alla già citata agricoltura di precisione sarà possibile ridurre l'uso di pesticidi e fertilizzanti limitandolo a specifiche aree del vigneto, così come a ridurre l'acqua utilizzata per le irrigazioni, ottimizzando quindi i consumi e, ancora una volta, riducendo i costi.