Il vino non recupera nel canale della Distribuzione moderna, ovvero l'insieme di Gdo, discount ed e-commerce. Il 2024 si è, infatti, chiuso con un calo dell'1,3% di acquisti, a 753 milioni di litri di vini (643 mln/litri) e spumanti (110 mln/litri), dopo che il 2023 aveva fatto segnare un deciso -3,3 per cento e un 2022 altrettanto complicato. Pesano ancora gli effetti a lungo termine degli aumenti dei costi di produzione coi riflessi inflattivi sugli scaffali.
I dati parziali diffusi da Circana per Vinitaly segnalano sia che gli spumanti (-1,1% a volumi, a 102 mln di litri, e +4,7% a valore nel 2023) sembrano avere intrapreso un percorso diverso rispetto ai vini fermi, sia che nel più importante canale di vendita per il vino sul territorio nazionale la perdita nei volumi è compensata da un incremento dei valori (+2,2 per cento), coi vini fermi a quota 2,38 miliardi di euro. Da segnalare le positive performance dei vini in bottiglia a Dop e Igp fermi (+0,7% a volume e +2,8% a valore), del formato bag in box (+7,9 e +11,9%) e quelle negative dei liquorosi (-4,6% e -2,7% a valore). Sul fronte prezzi, il costo medio per il vino a Doc, Docg, Igt è di 5,57 euro al litro, con un incremento del 2% sul 2023, decisamente più contenuto rispetto al +6% di quell'anno.

Scenario non ottimistico
«Il 2024 ha visto migliorare il dato, pur sempre negativo, del vino. La frenata dovuta ai prezzi sembra alle spalle, in uno scenario che però non lascia del tutto spazio all’ottimismo e a previsioni di crescita sostenuta della categoria», è il commento di Virgilio Romano, business insight director di Circana. Nel 2024, come evidenzia l'analista, le scelte degli shopper si sono indirizzate verso «un minor acquisto e verso brand/tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa». Non mancano i segnali positivi ma la situazione appare in «equilibrio, anche se ancora precario».
Le aziende dovranno fare scelte intelligenti e lungimiranti, trovare strategie più efficaci per contrastare «una situazione inalterata dal punto di vista dell’offerta e in calo dal punto di vista della domanda, avendo come faro il consumatore». In generale, dopo i piccoli segni di miglioramento del 2023, il mercato del vino in Gdo potrebbe proseguire nella stessa direzione in questo 2025, per un'inflazione meno pressante (raffreddamento, ma non riduzione, dei prezzi) e a uno scenario di maggiore stabilità. «Il tutto - scrive Circana - al netto dei dazi minacciati dall’amministrazione Trump».
Top seller in Gdo
Il Prosecco (prodotto in Veneto e in Friuli V.G.), con quasi 50 milioni di litri venduti (+4,7% rispetto all’anno precedente), è il più venduto nella Gdo italiana. A seguire, secondo i dati Circana per Vinitaly 2025, il Chianti (Toscana) con oltre 16 milioni di litri e il Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia) con oltre 15 milioni di litri. Entrambi fanno peggio dell’anno scorso (-2,9% e -4 per cento). Si distinguono il Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria), al sesto posto in classifica, che cresce dell’11,7% con oltre 11,6 milioni di litri venduti, la Ribolla (Friuli-Venezia Giulia), all’ottavo posto con quasi 8,7 mln di litri venduti (+11,3%) e il Primitivo di Puglia, all’undicesimo posto con 7,35 milioni di litri (+11,8 per cento).
Considerando i colori, gli italiani hanno preferito i rosati (quelli fermi fanno +2,1% a volume e +8,6% a valore), i bianchi fermi (+1% e +4,5%), i rossi fermi (-2,3% e +1,7% a valore). Segno meno, invece, per le tipologie di vino frizzanti rosate, bianche e rosse.

Tra gli emergenti: Inzolia e Vermentino
Circana ha anche reso noti i vini che sono cresciuti di più a volume e a valore nel 2024. Considerando i volumi, brilla il siciliano Inzolia, con il +12,9 per cento, seguito dal Primitivo di Puglia (+11,8%), quasi al pari del Vermentino (Sardegna, Toscana, Liguria) con il +11,7%; poi la friulana Ribolla (+11,3 per cento). Se si considerano i valori, ovvero la spesa degli italiani nel corso del 2024, il maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente è del Vermentino, al primo posto con +13,5%, seguito dal Primitivo di Puglia con il +12,6%, dal rosso trentino Lagrein che cresce dell’11,5% e dal Pinot Nero con il +9,8 per cento. L'istituto di ricerca Circana ha reso disponibili in anteprima alcuni dati dello studio Circana per Vinitaly che, come da tradizione, verrà presentato integralmente (compresi i dati sul settore spumantistico) nel corso della tavola rotonda Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità, in programma a Vinitaly lunedì 7 aprile.