Vini d'Italia 2023: Progetto Solidale

4 Gen 2023, 16:58 | a cura di
La guida Vini d'Italia è il frutto del lavoro di oltre 70 persone, che per mesi viaggiano in lungo e in largo per il Bel Paese, degustando e valutando migliaia e migliaia di vini. Anche quest'anno sono stati assegnati i Premi Speciali. Ecco il vincitore del Premio Progetto Solidale dell'Anno.

Premio Progetto Solidale

Lamberto Frescobaldi, quando nel 2012 decise di lanciarsi nell’impresa di fare il vino sull’Isola di Gorgona, riflettè molto su un’attività che per lui è quotidiana e prosegue da generazioni: fare un vino vuol dire porsi obiettivi e la qualità rimane una costante. In questo caso, però, sarebbero cambiate sia la prospettiva che la meta da raggiungere. Il prodotto, ovvero il vino, diventa un mezzo; lo scopo diventano le persone che devono produrlo, che sono i detenuti. Attraverso il lavoro necessario, in vigna e in cantina, nasce per i carcerati una possibilità di reinserimento nella società civile, una volta scontata la pena: è ciò che può avvenire imparando un mestiere vero. L’avventura a Gorgona iniziò grazie all’incontro tra Lamberto e Maria Grazia Giampiccolo, attuale direttrice del carcere di Volterra ma che allora sovrintendeva al penitenziario isolano. Da quel dialogo nacquero le basi per una collaborazione decennale che prosegue tuttora: un traguardo notevole considerando come, a volte, le partnership con le amministrazioni pubbliche tendano ad affievolirsi nel tempo.

Frescobaldi Gorgona

Il Gorgona è un vino che vede protagonisti vitigni tradizionali, vermentino e ansonica, allevati in regime biologico: sono circa due ettari di vigneto, per 9.000 bottiglie, vestite ogni anno con un’etichetta diversa disegnata da Simonetta Doni. I filari sono affidati alle cure dei detenuti, che devono occuparsi anche della manutenzione del terreno, ovvero dei terrazzamenti e dei muretti a secco, che altri detenuti avevano in altri tempi costruito da zero. I detenuti sono regolarmente assunti da Frescobaldi: alcuni di loro rimangono in azienda, una volta scontata la pena. Quello che diventa interessante è anche la formazione che avviene tra detenuti stessi, quelli che a fine pena fanno da maestri a quelli che li sostituiranno. E la riflessione di Lamberto Frescobaldi verte proprio su questo: «Credo che far appassionare a un lavoro, sia la maniera migliore per soddisfare le persone in cerca di riscatto, a cui diamo orgoglio, un mestiere, un obiettivo di vita».

Scopri tutti i Premi Speciali della guida Vini d'Italia 2023

a cura di Leonardo Romanelli

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