L'annata 2023, costellata di eventi estremi, nel Veneto alla fine ha lasciato il segno meno pesantemente di quanto ci si potesse aspettare, merito della consapevolezza e della sensibilitร che i viticoltori hanno ormai sviluppato nel gestire i vigneti e lโandamento climatico delle vendemmie. Certamente il calo della produzione รจ legato alle malattie fungine e alle grandinate, ma i risultati sono andati oltre le piรน rosee previsioni.
La situazione tra Valdobbiadene, Montello, Colli Euganei e Colli Berici
Nel comprensorio valdobbiadenese, dove รจ lโultima vendemmia che monopolizza gli assaggi, durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso, abbiamo riscontrato un profilo dei vini piรน sottile e nervoso del solito, che nelle migliori espressioni ha portato con sรฉ finezza, agilitร e lunghezza del sorso. Spostandoci verso sud ecco le denominazioni che risentono maggiormente dellโinflusso del vicino Adriatico,ย alternando bianchi di carattere allโespressione raffinata di alcuni vitigni internazionali.
Proseguendo i nostri assaggi in direzione occidentale, Montello, Colli Euganei e Colli Berici rivelano ogni anno come le varietร bordolesi abbiano trovato una vera e propria culla in Veneto, dando vita a vini che, seguendo questo percorso, aumentano via via di concentrazione e profonditร .
Valpolicella, Amarone e Soave: tante conferme
Giunti in provincia di Verona, sono la bianca garganega del Soave e le corvina della Valpolicella a recitare da protagoniste. La prima, soprattutto, con la solare vendemmia 2022 che ha dato vita a numerosi vini di pregio, sconfinando nelle vicine denominazioni di Custoza per diventare spalla di bianchi solidi e di carattere. In Valpolicella invece ecco Amarone sempre piรน raffinati e asciutti e Valpolicella Superiore, che vendemmia dopo vendemmia esprimono con sempre maggior precisione la straordinaria finezza aromatica che le uve fresche possono donare.