"Clima complesso, ma la qualità delle uve è buona". La Franciacorta inizia la vendemmia 2024

12 Ago 2024, 17:43 | a cura di
Nonostante l'annata si sia caratterizzata per temperature miti, qualche gelata e tanta pioggia, i grappoli vendemmiati sono di buona qualità. Ma si pensa già al futuro e come arginare i problemi del cambiamento climatico

La Franciacorta apre ufficialmente la vendemmia il 12 agosto 2024, seguendo Puglia, Emilia-Romagna e Sicilia (che ha per prima ha iniziato a raccogliere le uve). Silvano Brescianini, presidente del Consorzio della Franciacorta, parla di questa annata con tono ottimistico, paventando un’ottima produzione di vini. «Siamo entusiasti di annunciare l'inizio della vendemmia. Le condizioni climatiche di quest'anno sono state complesse ma i viticoltori hanno saputo affrontarle con grande esperienza, e siamo fiduciosi che la qualità delle uve sarà interessante». 

L'andamento del 2024 in vigna

L’annata 2024 si delinea in un contesto climatico che si è rivelato complessivamente positivo. La stagione vitivinicola è iniziata con una anomalia termica che ha caratterizzato i primi mesi dell'anno. Il mese di gennaio ha registrato valori nella media, seguito da un periodo di oltre due mesi con temperature miti superiore agli anni precedenti. Una condizione che ha favorito lo sviluppo della vite, anticipando il germogliamento di circa una settimana rispetto agli ultimi 25 anni. Le gelate di metà aprile non hanno fatto registrare danni consistenti.

Sia a maggio sia a giugno le condizioni meteorologiche sono state contraddistinte da temperature medie (massime e minime). Il calo termico ha ridotto l'anticipo fenologico. Il trimestre aprile-giugno, complessivamente ha registrato quasi 650 mm di pioggia, diventando il periodo più piovoso dal 1997 ad oggi, seguito dal 2023 con 482 mm. In particolare maggio ha visto 14 giorni di pioggia, rispetto ai 20 dell'anno precedente, entrambi superiori alla media storica di 10 giorni.

Aprile, maggio e giugno sono stati i mesi più complicati per il lavoro dei viticoltori della Franciacorta che hanno dovuto proteggere le viti da malattie fungine, in particolare dalla peronospora, che prospera in condizioni di pioggia frequente e temperature miti. Sebbene siano stati riscontrati danni localizzati, la situazione sanitaria generale è rimasta sotto controllo. Da luglio è iniziato un periodo caldo e secco con temperature oltre i 30°C e piogge quasi assenti. Condizioni che hanno favorito la maturazione delle uve. Attualmente, il carico produttivo è nella media, lo stato sanitario è buono e si prevede di continuare la vendemmia fino a fine agosto.

«I produttori hanno lavorato con dedizione e attenzione, e i risultati saranno sicuramente all’altezza delle aspettative. Questa vendemmia rappresenta un momento cruciale non solo per la nostra produzione, ma anche per la valorizzazione della nostra terra e delle nostre tradizioni», ha detto il Presidente del Consorzio Franciacorta.

Il futuro attraverso la ricerca

La vendemmia 2024 in Franciacorta potrà avvalersi anche del supporto del nuovo Laboratorio di microvinificazione creato in collaborazione con Accademia Symposium di Rodengo Saiano.  «L’allestimento del laboratorio di microvinificazione, a supporto dell’intesa attività di R&D del Consorzio Franciacorta, rappresenta una grande opportunità per verificare, direttamente in loco e in tempo reale, le diverse piste di indagine che stiamo perseguendo per adattare il modello viticolo della Franciacorta alla pressione esercitata dal cambiamento climatico. Inoltre è un grande strumento per la condivisione e la diffusione delle nuove conoscenze e costituirà l’elemento fondamentale per la creazione di una enoteca tecnica (di vini Franciacorta sperimentali) utilissima per la verifica, nel tempo, dell’efficacia dei risultati acquisiti», dice Mario Falcetti, Coordinatore del gruppo di lavoro Ricerca e Sviluppo del Consorzio Franciacorta.

Attraverso il nuovo progetto, con il supporto scientifico di UniMi (Università degli Studi di Milano) e di FEM (Fondazione Edmund Mach), sarà possibile effettuare una serie di microvinificazioni finalizzate a studiare, attraverso i vini, le strategie di risposta al cambiamento climatico.

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