Tre Bicchieri 2024 della Campania
Campi Flegrei Piedirosso 2020
Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2022
Cilento Rosso Dellemore 2020
Costa d'Amalfi Ravello Bianco Selva delle Monache 2022
Falanghina del Sannio Guardia Sanframondi Vignasuprema 2021
Falanghina del Sannio Identitas 2022
Falanghina del Sannio Janare Senete 2022
Falanghina del Sannio Svelato 2022
Falanghina del Sannio Taburno V. T. Libero 2019
Fiano 2021
Fiano di Avellino 2022
Fiano di Avellino Alimata 2021
Fiano di Avellino Le Grade 2022
Fiano di Avellino Tognano Ris. 2020
Greco di Tufo Cutizzi 2022
Greco di Tufo Daltavilla 2022
Greco di Tufo Oikos Ris. 2021
Greco di Tufo Puddinghe 2022
Pian di Stio 2022
Taurasi Quattro Cerri 2019
Taurasi Ris. 2019
Tre Bicchieri 2024 della Campania. Irpinia
Partire con un abusato “Campania, luci e ombre”, per descrivere la situazione che abbiamo trovato in regione quest’anno a seguito dei nostri assaggi sarebbe davvero ingeneroso. Perché è vero che qualche neo lo abbiamo trovato, ma è altrettanto vero che le luci brillano davvero molto forte. A costo di ripeterci, e anche a costo di dire delle ovvietà, l’Irpinia è il bacino campano nel quale è possibile trovare dei bianchi folgoranti. Le ultime annate, le calde 2021 e 2022, sono state interpretate in maniera più che corretta, con il Fiano di Avellino che stacca un po’ il Greco di Tufo, ribadendo e rafforzando la sua essenza di grande bianco italiano.
I vini che abbiamo assaggiato sono forse leggermente più pronti del passato, ma dove manca la capacità di resistere agli urti del tempo, si guadagna in piacevolezza e immediatezza, che sono parametri comunque da non sottovalutare. Le nuove tipologie che si fregiano del nome Riserva in etichetta, tanto per i Fiano quanto per i Greco, secondo noi sono in grado di garantire sia longevità, sia eleganza, sia sapore: la lista dei Tre Bicchieri è solo un inizio per invitarvi a cercarli e ad assaggiarli.
Tre Bicchieri 2024 della Campania. Campi Flegrei, Cilento, Vesuvio, Sannio
Le altre note positive arrivano da alcuni territori sempre più alla ribalta: se i Campi Flegrei sono una scommessa già vinta, le prossime fiches vogliamo puntarle sulla mediterraneità solare del Cilento e sulla presa vulcanica del Vesuvio, entrambi distretti che entreranno sotto i riflettori nel prossimo futuro. Il Sannio pure vive un ottimo momento: ci si affida, al solito, alla Falanghina per spiccare nel panorama regionale e nazionale ma ci è capitato di assaggiare Aglianico sempre più a fuoco, in cui si punta più sulla parte succosa, matura e fruttata che sulle componenti tanniche. Per il resto è stata la solita divertente degustazione alla scoperta di tante zone, di tanti piccoli produttori che smaniano per emergere, di tante grandi aziende che consolidano il loro ruolo di guida in un affollato e competitivo panorama enoico.
Tre Bicchieri 2024 della Campania. Taurasi
In chiusura però è nostro dovere indicare anche le note negative, che del resto abbiamo già evidenziato altrove. Una denominazione importante come Taurasi merita di essere trattata con più rispetto, non da noi che ci siamo permessi di muovere una critica, cosa che fa parte del nostro lavoro, ma piuttosto dai produttori. Se diciamo che abbiamo trovato troppo spesso vini caricati da una gestione del legno “generosa”, non lo facciamo per affossare un comparto; al contrario, ci piacerebbe muovere una riflessione all’interno delle aziende.