Le cantine del Lazio si prendono più spazio a Vinitaly: nel padiglione regionale più eventi e più cantine

18 Mar 2025, 13:28 | a cura di
La Regione Lazio incrementa gli investimenti per la fiera di Verona: iscritti 59 cantine e 3 Consorzi di tutela. Al via anche la collaborazione con il Gambero Rosso

Nuovo padiglione per la Regione Lazio al Vinitaly 2025: più ampio, con più eventi e più aziende partecipanti. Le novità illustrate martedì 18 marzo a Roma, alla Camera di Commercio, sono molte e puntano tutte a migliorare la visibilità e la comunicazione dei vini regionali. Un patrimonio da 18mila ettari vitati, di cui 11mila a Dop, con 11mila aziende vitivinicole e oltre 400 cantine attive, per 230 milioni di euro di valore della produzione. La Regione Lazio, governata dal presidente Francesco Rocca e l'Arsial (l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura), guidata dal commissario Massimiliano Raffa, hanno scelto di cambiare passo rispetto agli anni precedenti, incrementando in doppia cifra gli investimenti per la partecipazione alle fiere più importanti nell'ultimo biennio, a partire da quella di Verona, in programma dal 6 aprile nei padiglioni di VeronaFiere.

da sinistra a destra: Raffa, Righini, Rocca e Tagliavanti

I numeri del 2025

Con 62 iscritti (+17% rispetto allo scorso anno e il ritorno di alcune grandi aziende), il Padiglione Lazio conterà su una superficie di 2.450 metri quadrati su due piani (+450 mq sul 2023), uno spazio esterno di 2mila mq (+195 mq) e 350 metri lineari espositivi (+67 metri). Presenti 59 cantine e 3 Consorzi di tutela: Roma Doc, Cesanese del Piglio Docg e Frascati.

Il concept scelto è Lazio monumental taste. L'incremento degli spazi (progettati da Westway Architects, ispirato agli antichi acquedotti romani) porterà con sé una maggiore densità di appuntamenti, grazie al raddoppio della superficie dedicata alle masterclass, con due locali indipendenti, per un totale di 127 metri quadrati. Anche la sala istituzionale sarà più ampia, così come la sala riunioni, che potrà ospitare convegni e incontri tecnici. Fornelli accesi per tutto il Vinitaly grazie a un ristorante di alta cucina, da 40 posti, curato dallo chef Marco Bottega.

Nuovo piano di promozione

«Appena ci insediammo nel 2023 - ha ricordato l'assessore regionale al Bilancio e all'Agricoltura, Giancarlo Righini - andammo al Vinitaly e provai imbarazzo nel vedere il Padiglione Lazio, perché non lo ritenni degno di una regione in cui imprenditori e cantine lavorano con una tale passione. Da quel momento, abbiamo stravolto il canone della promozione e della comunicazione, con un programma pluriennale. Oggi, stiamo accompagnando le nostre eccellenze come i vini, che hanno ricevuto importanti premi e che avevano solo bisogno di essere raccontati e apprezzati, semplicemente perché non erano ben riconosciuti». Si spiega così un'altra mossa della giunta Rocca: le partnership.

Giancarlo Righini, assessore al Bilancio e all'Agricoltura Regione Lazio

Partnership strategiche

Il 2025 di Arsial è anche l'anno delle partnership. Collaborazioni strategiche che, al Vinitaly, vedranno in campo, tra gli altri, anche il Gambero Rosso, con degustazioni e masterclass che metteranno in mostra le etichette premiate col riconoscimento dei Tre Bicchieri, all'interno di un padiglione che si annuncia rivoluzionato. «La strada della crescita dei vini e dell'agroalimentare laziali è tracciata - ha dichiarato Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso intervenuto alla presentazione a Roma - e noi siamo pronti ad accompagnare questo percorso. Il Lazio, con tutte le sue eccellenze, va raccontato meglio. I prodotti di questa regione stanno guadagnando spazio e il vino, in particolare, può essere un importante punto di riferimento in chiave turistica ed è destinato a crescere». Con quale strategia? Secondo Cuccia, bisogna insistere sul binomio e sull'abbinamento vino-cucina nel settore della ristorazione (come accadrà proprio al Vinitaly), in modo che diventi un elemento trainante anche per l'export.

Paolo Cuccia - presidente Gambero Rosso

Percorso di crescita

Il commissario Arsial, Massimiliano Raffa, in carica da inizio 2023, non ha avuto paura di apparire eccessivo: «Il 2025 è l'anno dell'apoteosi, inteso come punto più alto di un percorso di crescita, grazie al nuovo approccio scelto dalla Regione per le politiche promozionali dell'agroalimentare. A partire dalle collaborazioni con le Camere di Commercio locali, che hanno consentito di abbattere per le imprese vitivinicole il costo della partecipazione al Vinitaly, da 5mila a 1.300 euro». La partecipazione al Vinitaly è una delle tappe di questo 2025 ricco di novità che è partito bene, dal momento che l'agrifood regionale ha registrato un «+25% di export ed è tra quelli cresciuti di più in Italia», come ha ricordato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma. L'idea della Regione Lazio di potenziare la comunicazione sul made in Lazio ha portato anche a siglare una collaborazione con Gambero Rosso Channel che, con il suo talent Giorgione, e nell'anno del Giubileo, realizzerà 12 puntate dedicate alle eccellenze del territorio. «Siamo contenti di questo tipo di partnership - ha dichiarato il governatore Rocca - che saranno utili a promuovere l'agroalimentare. In una regione come la nostra, l'agricoltura è fondamentale e noi, come politici, dobbiamo guardare al settore con gli occhi dei nostri agricoltori, cambiando prospettiva e mettendoci all'ascolto».

Massimiliano Raffa, commissario Arsial Lazio

La crescita della viticoltura laziale a Vinitaly

Federico Bricolo, presidente di VeronaFiere, presente alla conferenza stampa romana, si attende un «grande Vinitaly, con visitatori da oltre 140 Paesi del mondo. Il padiglione Lazio di quest'anno è importante, ho visto una buona programmazione e questa regione sta dimostrando da tempo di essere un'eccellenza italiana, in continua crescita. Chiaramente, il futuro passa per la valorizzazione dei vini nel settore della ristorazione, considerando che i turisti moderni cercano sempre più esperienze sul territorio». Insomma, lo spazio per crescere ulteriormente c'è. L'edizione 2025 di Vinitaly è un’occasione per consolidare il posizionamento del Lazio nel panorama enologico internazionale, segnando una nuova tappa nell’affermazione della regione come terra di grandi vini e grandi storie da raccontare. E - per usare le parole del presidente di Fondazione italiana sommelier, Franco Maria Ricci - per far capire ancora una volta che il Lazio «non è mai stata la cenerentola del vino».

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