C’è una parola chiave che aiuta a leggere la tabella di questa settimana: è rarità. Progettata per analizzare le quotazioni spuntate alle aste del 2023-24 dai formati speciali del Barolo Cascina Francia, firmati Giacomo Conterno, mettendole a confronto ove possibile con quelle del 2022, la tabella ha dovuto fare i conti con il limitato numero di magnum e di jeroboam da 3 litri (dette anche doppie magnum) prodotte da questa azienda. La scarsità di annate con le due quotazioni spiega perché in tabella ne compaiono anche un paio ottenute da un altro Barolo Conterno, il Cerretta.
Le origini del cru Cerretta
Il Barolo Cerretta nasce in un vigneto di 3 ettari acquistato nel 2008 da Roberto Conterno, l’attuale titolare, subentrato venti anni prima al padre, Giovanni, alla guida dell’azienda. Il cru Cerretta è nella zona nord del territorio di Serralunga d’Alba e il suo terreno argilloso esposto a ovest, ricco di marne di Sant’Agata, è vocato alla produzione di vini dagli intensi profumi di frutti rosi ma di struttura imponente, profonda, di raffinata austerità.
L'exploit nelle quotazioni in asta
Difatti, questo vino ha subito attirato l’attenzione degli investitori, come testimoniano in tabella le loro quotazioni, del tutto simili a quelle dei Cascina Francia. Grazie al fattore rarità, le quotazioni dei due Barolo Conterno in formato speciale sono andate in controtendenza rispetto all’andamento delle aste: invece di ribassare, sono aumentate complessivamente del 17,5 per cento. Ma grazie a un exploit clamoroso della doppia magnum di Cascina Francia 2017, mentre le quotazioni delle magnum sono cresciute del 7%, la sua ha fatto un balzo del 70 per cento.