La battaglia contro la contraffazione dei prodotti italiani si arricchisce di un nuovo e potente alleato: l’Intelligenza artificiale. Microsoft Italia, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha lanciato un’iniziativa volta a proteggere il metodo charmat made in Italy: il Prosecco. La notizia, riportata dal Corriere del Veneto, segna l’avvio di un progetto pilota destinato a cambiare il modo in cui i consumatori interagiscono con i prodotti e, soprattutto, come verificano la loro autenticità.
La tecnologia al servizio del Prosecco Doc
Il progetto prevede lo sviluppo di un’applicazione capace di verificare l’autenticità del Prosecco Doc. Grazie a una combinazione di tecnologie avanzate di AI, come Azure OpenAI e Microsoft Copilot, unite a modelli sviluppati dall’Istituto Poligrafico, i consumatori potranno ora controllare se il prodotto che stanno acquistando è autentico semplicemente scattando una foto all’etichetta o al contrassegno di Stato. L’assistente virtuale, chiamato Brand Protection Assistant, offrirà un’interfaccia intuitiva che permetterà agli utenti non solo di verificare l’autenticità del prodotto, ma anche di accedere a informazioni dettagliate sulla sua provenienza, sulle caratteristiche organolettiche e sugli abbinamenti gastronomici consigliati. «L’accordo raggiunto è per noi un vero motivo di soddisfazione» ha dichiarato Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio di tutela della Doc, sottolineando come questa iniziativa rappresenti un passo importante nella tutela di un prodotto che è il frutto del lavoro di un’intera filiera.
Un progetto pilota replicabile su larga scala
In un periodo in cui il Prosecco Doc sta registrando risultati eccezionali - con un aumento del 5,2% delle vendite nei primi sette mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - la protezione del marchio diventa cruciale. Infatti, circa 43 milioni di litri di Prosecco sono stati acquistati dagli italiani nel 2023 e ogni anno migliaia di ettolitri vengono esportati in tutto il mondo, con altrettante bottiglie false circolano sui mercati internazionali che minacciano la reputazione e l’economia del settore. La nuova applicazione promette di essere uno strumento fondamentale non solo per i consumatori, ma anche per le aziende del settore agroalimentare italiano. L’amministratore delegato di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito, ha evidenziato sul Corriere come l’intelligenza artificiale non solo renda più semplice e immediata la verifica dell’originalità dei prodotti, ma offra anche alle aziende l’opportunità di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e modernizzare i sistemi di gestione.
«Con l’avvio di questo progetto ci confermiamo come principale e più avanzato punto di riferimento nella lotta alla contraffazione e nella tutela delle eccellenze italiane sui mercati mondiali» ha dichiarato Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Questo nuova app risulterà grande alleata nella lotta alla contraffazione e potrebbe diventare un modello replicabile per altri prodotti di punta italiani. Se il Prosecco Doc è stato scelto come tester, il successo di questa iniziativa potrebbe presto estendersi ad altri prodotti del made in Italy, dall’olio d’oliva ai formaggi, garantendo ai consumatori di tutto il mondo la certezza di acquistare autentici italiani.