Con buona probabilitร , il vino italiano potrร mettere sotto l'albero di Natale il raggiungimento dell'obiettivo degli 8 miliardi di euro di valore esportato. Da alcuni anni, l'Italia sfiora questo traguardo senza raggiungerlo. Ma il 2024 potrebbe invertire la rotta: ne avevamo parlato sul settimanale Tre Bicchieri nei mesi scorsi, analizzando i dati Istat sul commercio estero di luglio e di agosto, e a confortare le prime impressioni arriva la stima ufficiale di Nomisma Wine Monitor: ยซIl 2024, pur tra mille difficoltร , dovrebbe chiudersi con un segno positivo nellโexport sopra il 4 per cento, arrivando cosรฌ a superare, seppur di poco, la fatidica soglia degli 8 miliardi di euroยป. Ma attenzione: il bilancio complessivo del mercato del vino made in Italy resta decisamente in chiaroscuro, dal momento che, se si guarda alle vendite sul mercato nazionale nel canale moderno, i 9 mesi 2024 (dopo un 2023 a -3% in Gdo) perdono ancora l'1,5% a volume e ยซdifficilmente si riuscirร a recuperare entro Capodannoยป.
La consueta spinta delle bollicine
Alla fine del terzo trimestre 2024, considerando i 12 principali mercati mondiali che pesano per il 60% sul valore degli acquisti globali di vino, il calo complessivo รจ del 2,6% secondo l'ultimo report Wine Monitor, con un sensibile incremento positivo sia a valore sia a volume per Brasile e Cina (grazie al ritorno dei vini australiani su cui pesavano i dazi di Pechino). Per quanto riguarda l'Italia, i trend a valore sono stati positivi per i vini fermi imbottigliati negli Stati Uniti e in Canada ma le crescite piรน rilevanti sono state degli spumanti: in Australia, Francia, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. E anche nel 2024 lโexport di vino italiano รจ sostenuto dagli spumanti e, in particolare dal Prosecco: ยซOrmai - scrive Wine Monitor - due bottiglie su dieci di vino italiano esportato riguardano questa denominazioneยป.
Incognita dazi e diversificazione dei mercati
Come stanno reagendo le imprese vitivinicole alle incertezze dell'attuale contesto economico? Secondo Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma, con una maggior diversificazione dei mercati presidiati: ยซBasti pensare alla minaccia non troppo velata dei dazi aggiuntivi paventati dal neo-eletto presidente Trump, a partire dallโanno prossimo (che ha preoccupato gli stessi importatori statunitensi), ma anche allโincremento nelle accise su vini e bevande alcoliche giร applicato in Russia e a quello programmato nel Regno Unito a partire dal 1 febbraio 2025ยป. Negli Stati Uniti, in particolare, i dazi all'import potrebbero generare impatti indiretti nellโexport anche ยซin altri mercati importanti per l'Italia come quello tedesco, la cui economia giร sotto pressione, potrebbe ulteriormente indebolirsi, alla luce dellโobiettivo di Trump di ridurre il deficit della bilancia commerciale americana e che nel caso del rapporto con la Germania รจ pari a circa 80 miliardi di euroยป.
Si affermano altre destinazioni minori
L'Italia sta giร diversificando i propri sbocchi commerciali all'estero. In questo 2024, fa notare Pantini, mentre in diversi mercati consolidati si registrano variazioni negative (Germania, Svizzera, Francia, Norvegia), in altri mercati, il cui peso individuale sul nostro export complessivo non supera lโ1%, stanno emergendo crescite a doppia cifra. ยซร il caso di Austria, Irlanda, Brasile, Romania, Croazia, Tailandia - spiega l'analista - e tanti altri ancora che, in questo 2024 denso di incognite, sembrano sostenere la crescita delle nostre vendite oltre frontieraยป.
In Italia, faticano le vendite al dettaglio
Infine, cosa accade alle vendite al dettaglio nei confini nazionali? Wine Monitor ha analizzato le tendenze in base a dati Nielsen-Iq nel canale off-trade e ha evidenziato una ยซtimida ripresa nel terzo trimestre 2024, che perรฒ - si sottolinea - non รจ stata in grado di portare il cumulato dei primi nove mesi in territorio positivo, per quanto riguarda i volumi di vino vendutoยป. Il calo รจย comune a tutti i format distributivi ma non alle diverse categorie di vino. I fermi e frizzanti perdono quantitร ma non come nellโe-commerce, dove i cali sono definiti ยซpesantiยป; gli spumanti sono in positivo in tutti i canali di vendita, ma il consumatore sta attuando una diversa strategia, a causa degli effetti del carovita: ยซPrivilegiare gli spumanti generici e piรน economici, ai danni di quelli Dopยป.