È polemica sul Primitivo di Manduria dedicato a Sinner: manca la fascetta di Stato

7 Gen 2025, 16:19 | a cura di
A sollevare il caso è il gruppo Progressisti di Manduria che ora chiede le dimissioni dell'assessore all'Agricoltura che ha imbottigliato il vino. Vigilanti del Consorzio al lavoro per verificare l'eventuale illecito

Il Primitivo di Manduria dedicato a Jannik Sinner diventa un caso politico. Si tratta di 73 bottiglie (pari alla vittorie del tennista altoatesino) di “Rosso Jannik” donate dal comune della cittadina pugliese al sindaco di Sesto Pusteria (paese di origine del campione italiano). Un gesto simbolico per suggellare un gemellaggio tra i due comuni, che però potrebbe sfociare addirittura nel penale. A contestare l’iniziativa è il gruppo dei Progressisti di Manduria, secondo cui dietro ci sarebbero non solo un conflitto di interessi, ma anche una pratica sleale ben evidente.

Alla scoperta del Primitivo di Manduria © Francesco Vignali Photography

Nelle bottiglie di Manduria manca il contrassegno Doc e Docg

«Partiamo dai fatti – recita la nota firmata da Progressisti, Manduria Migliore e Federcivica - l’Amministrazione Pecoraro decide di omaggiare il comune di residenza del campione di tennis Jannik Sinner con delle bottiglie del nostro prodotto più conosciuto al mondo il Primitivo di Manduria. Sin qui tutto bene, si potrebbe pensare, se non fosse che le bottiglie sono prodotte dalla azienda di proprietà dell’assessore all’Agricoltura ed Attività Produttive (Vinerie Baldari; ndr), già cosa a nostro parere fuori luogo e disturbante poiché potenzialmente incompatibile ma - ed è questa la cosa assurda - dalle foto riportate con la notizia, nessuna di esse sembra avere fascetta obbligatoria che deve contrassegnare le bottiglie Doc e Docg del nostro pregiato prodotto, come previsto dalla normativa e dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. Che un imprenditore vitivinicolo possa non conoscere questa normativa già appare incredibile, ma che a non conoscerla sia l’assessore stesso all’Agricoltura è davvero qualcosa che dovrebbe far riflettere su che soggetti politici abbiano in mano le sorti del nostro territorio».

Domenico Sammarco - Progressisti Manduria

La richiesta di dimissioni

Di fatto nel retroetichetta di Rosso Jannik si legge Primitivo di Manduria Doc 2021 , ma sembra mancare la fascetta di stato che il Consorzio ha reso obbligatoria per i vini imbottigliati a partire dal primo gennaio 2023, indipendentemente dall'annata in questione. Il fatto che in etichetta figuri la sagoma di Sinner con la scritta 2024 sembra confermare che l'anno di riferimento sia quello appena trascorso. «Nessun altro membro della maggioranza o della stessa giunta si è avveduto del problema per evitare che l’amministrazione facesse l’ennesima pessima figura e non solo – prosegue la nota, ricordando che a sollevare la questione è stato il consigliere Domenico Sammarco del gruppo dei Progressisti. Per tale «sequela di atti incompetenti, pressapochisti e materialmente», i gruppi di opposizione chiedono adesso, oltre alle scuse dell’amministrazione a tutti i produttori vitivinicoli locali, anche le dimissioni dell’assessore Mauro Baldari (della suddetta azienda vitivinicola) e di chi ha promosso l’iniziativa.

Intanto, i vigilanti del Consorzio sono al lavoro per capire che interpretazione dare al caso specifico e se le foto diffuse dalla stampa locale, prive di contrassegno, siano state scattate prima o dopo l'invio del vino a destinazione.

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