Piccoli e di qualitร , con una media di 10 ettari di vigneto e una produzione di 38mila bottiglie annue, una filiera integrata dalla vigna alla cantina, fino alla commercializzazione, spesso a conduzione familiare. L'identikit dei piccoli vignaioli artigiani aderenti a Fivi รจ stato svelato da Nomisma Wine Monitor, in uno studio che ha coinvolto oltre 1.700 produttori appartenenti all'associazione guidata da Lorenzo Cesconi. Siamo di fronte, secondo i ricercatori, a un modello economico che esprime valori importanti, dimostrato anche da un dato commerciale: il prezzo medio a bottiglia dei vini venduti dai produttori Fivi รจ piรน che doppio (7,7 euro contro 3,6 euro) rispetto alla media italiana. Ma non senza punti critici.
Tra burocrazia e scarso accesso ai fondi Ocm
Un modello economico che, tuttavia, deve muoversi soprattutto tra difficoltร burocratiche e risorse economiche, che rappresentano degli ostacoli per le attivitร dei vignaioli indipendenti. Secondo quanto emerso dal sondaggio Nomisma, un supporto importante potrebbe derivare dai fondi Ocm: ยซPurtroppo - si legge nel rapporto - a causa delle restrizioni e dei vincoli burocratici che disincentivano lโaccesso da parte delle piccole aziende, solo il 14% dei soci Fivi ha potuto beneficiare, negli ultimi due anni, dei fondi destinati alla promozione dei viniยป. Per questo motivo, il presidente Cesconi si รจ rivolto alla politica, in Europa e in Italia (come ha giร fatto in una recente intervista al settimanale Tre Bicchieri): ยซChiediamo semplificazione, snellimento burocratico, innovazione normativa a favore della micro, piccola e media impresa, e soprattutto una strategia chiara nella politica vitivinicola, che deve sempre di piรน essere orientata alla sostenibilitร di produzione, alla qualitร e non alla quantitร , alla creazione di valore. La resilienza delle aziende verticali - ha avvertito - non รจ infinitaยป.
L'appello: "Piรน semplificazione"
Un appello a cui si รจ unita la stessa Matilde Poggi, presidente di Cevi, Confederazione europea vignaioli indipendenti, che siede ai tavoli del Gruppo europeo di alto livello sul vino: ยซIn questa ricerca colgo tanti spunti utili a formulare istanze da portare alle istituzioni europee, in primis la necessitร di rendere accessibili a tutti i vignaioli, anche i piรน piccoli, ogni misura di sostegno, come gli aiuti alla promozione nei Paesi terziยป. Il riferimento della Poggi รจ al nuovo commissario designato Ue all'Agricoltura, Christophe Hansen, che recentemente ha parlato di impegno verso la sostenibilitร delle imprese agricole, che รจ in linea con la filosofia dei vignaioli indipendenti: ยซMa occorre - ha sottolineato Poggi - una semplificazione anche nel sistema delle certificazioni, spesso troppo onerose per aziende di queste dimensioniยป.
L'Horeca italiano tra i canali principali
L'analisi economica delle imprese Fivi ha certificato che l'Horeca italiano รจ il canale principale per questi produttori che, perรฒ, guardano anche oltre confine: il 71% del campione analizzato da Nomisma esporta e un altro 23% ha dichiarato l'intenzione di volerlo fare nei prossimi anni. Gli Stati Uniti sono il principale mercato, in attesa che altri Paesi diventino sempre piรน strategici, a cominciare da quelli dell'area asiatica. ยซUna delle principali esternalitร positive del modello socioeconomico dei Vignaioli Indipendenti Italiani รจ il fatto che lโ81% dei vigneti si trova in collina e in montagna, rispetto al 60% della media italiana, in quelle aree interne sempre piรน soggette a spopolamento e a rischio idrogeologico. Zone dove lโuva da vino rappresenta una delle poche produzioni agricole ancora in grado di dare reddito a chi la coltivaยป, rileva Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor. Una vitivinicoltura che ha anche risvolti sociali: il 30% dei lavoratori รจ impiegato a tempo indeterminato (contro il 10% della media italiana in agricoltura), un 28% รจ di origine straniera (19% la media italiana) e il 33% รจ donna, a fronte del 26% della media dellโagricoltura italiana.
Gli investimenti in sostenibilitร
Se si guarda alla sostenibilitร , a 360 gradi, il 71% delle aziende intervistate da Nomisma ha realizzato azioni di sostenibilitร ambientale (packaging, contenimento dei consumi di acqua e di emissioni), un 24% lo farร nei prossimi due anni. Metร delle imprese รจ biologica e un 20% รจ certificato sostenibile. Per le imprese Fivi la sostenibilitร ยซrappresenta in primis un dovere e una responsabilitร ยป. Tra le leve di sviluppo ambientali e sociali c'รจ l'enoturismo: otto aziende su dieci offre servizi per gli enoturisti (visite guidate con degustazioni). I ricavi derivanti da queste attivitร , scrive Nomisma, incidono per il 23% sul fatturato complessivo dei vignaioli (contro una media nazionale del 18%), evidenziando una differenziazione d'attivitร ยซin grado di valorizzare la produzione vinicola delle aree interneยป. Altro dato รจ che il 46% dei turisti ospiti รจ straniero: ยซAltro fattore di sviluppo che se rafforzato e valorizzato - secondo Nomisma - puรฒ contribuire a ridurre quellโovertourism che sta portando effetti negativi negli equilibri sociali delle cittร italianeยป.
Il futuro
La gestione dei costi e l'efficienza dell'organizzazione aziendale, messa a dura prova dalla crisi climatica e dalla scarsitร di manodopera, sono le sfide piรน difficili. Ma tra i punti critici del futuro ci sono anche l'evoluzione dei consumi e dall'inasprimento della concorrenza, in particolare dei vini piรน economici (anche di minore qualitร ) che nelle fasi di crisi economica rischiano di penalizzare i prodotti di alta qualitร .