Dalle vendemmie notturne al “vino della pace” che raccoglie più di 600 vitigni da ogni parte del mondo, dalle viti di 15 metri di altezza in Italia (come le “alberate” dell’Asprinio di Aversa) e in Portogallo ai vini di ghiaccio del Québec, dal vino del deserto del Gobi alle doppie vendemmie consentite dal clima di Taiwan. E poi le vendemmie del 31 dicembre, la vigne trattate con la musica classica, una tipologia di Bordeaux alla “neve carbonica”, uno spumante che ognuno può sboccare da sé, il vino affinato in fondo a un pozzo profondo 75 metri. E poi forse la più strana di tutte: la vigna che oltrepassa un muro lungo diversi chilometri. Sono le più curiose, ma non le sole, produzioni vitivinicole più bizzarre e rare raccontate dall’Atlante dei vini insoliti, il nuovo libro di Pierrick Bourgault edito da Jonglez, casa editrice internazionale che pubblica in più lingue in 40 Paesi nel mondo (nel 2016 Bourgault ha firmato anche "Vini insoliti").
Famolo strano
Testi e fotografie conducono il lettore alla scoperta di vini segreti e tecniche estremamente singolari, come quella del viticoltore dilettante, dell'uomo che “parla” alle sue viti, dei vini conservati sott’acqua. Insomma un volume che piacerà ai nemici dell’omologazione, ai fan del “famolo strano” ma non tanto per.
Il libro è frutto di trent’anni di viaggi attraverso i cinque continenti, e utilizza un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, cominciando dalle pratiche classiche fino a quelle più insolite. L’autore, Pierrick Bourgault, dopo una formazione in ingegneria agricola e in antropologia ha intrapreso un viaggio alla scoperta dei viticoltori di tutto il mondo.
Vini insoliti
Il suo scopo: ascoltare le loro storie, cercare di capire le particolarità dei loro territori, dei vitigni e dei mercati. Ma, soprattutto, osservare la straordinaria coesistenza tra piante e uomini, i capricci del clima, della natura e delle sue leggi, con un’attenzione particolare ai vini insoliti, un argomento per il quale ha già vinto il premio dell’OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) nella categoria Vini e territorio, oltre che il primo premio, in Francia, del Gourmand World Cookbook Awards e il Grand prix du Livre Spirit per la categoria Biblioteche gourmand. Come giornalista, Pierrick Bourgault ha vinto il gran premio dell’Afja (Associazione Francese dei Giornalisti Agricoli) per i suoi reportage dall’Iraq ed è autore di una cinquantina di articoli su bistrot, vini, fotografia e racconti di vita.