È venuto a mancare Etile Carpenè patriarca della storica casa spumantistica di Conegliano. A fine primavera aveva compiuto 80 anni e da qualche tempo aveva lasciato la guida della storica azienda di via Antonio Carpenè alla figlia Rosanna. Una vita dedicata al Prosecco di Conegliano Valdobbiadene o, come sicuramente avrebbe preferito, al Conegliano Valdobbiadene Prosecco, forte di intuizioni, impegno, volontà. Chi ha qualche capello bianco in testa ricorderà le pubblicità sulla Rai negli anni ’80 che puntualmente comparivano in prossimità delle feste natalizie, la grappa di Prosecco dall'inconfondibile bottiglia, il Metodo Classico, gli spumanti prodotti con uve che arrivavano da territori lontani e che intercettavano il desiderio di qualcosa di nuovo …
La casa spumantistica che ha fatto la storia di Conegliano
Alla guida della più longeva casa spumantistica italiana, ha saputo comunicare e diffondere il Prosecco nel mondo mantenendo uno stretto legame con la cultura contadina del territorio. Contadini che, nell’atto di vendere le uve all’azienda, se ne sentivano parte, percepivano la Carpenè Malvolti come un’istituzione di Conegliano e loro ne erano parte fondante. Tra gli incarichi rivestiti da Etile Carpenè al di fuori del contesto aziendale, la presidenza dell’Istituto Metodo Classico e la vice presidenza del Sindacato Vini Spumanti di Federvini. Nominato accademico emerito dell’Accademia della vite e del vino, rappresentava la quarta generazione di Carpenè. Lascia la moglie Nicoletta, la figlia Rosanna e la nipote Etilia cui vanno le nostre condoglianze.