I migliori vini bianchi e rossi del Roero in 6 etichette da arneis e nebbiolo

8 Feb 2024, 20:12 | a cura di
Il Roero, in Piemonte, è terra di grandi rossi da uve nebbiolo ma anche di grandi bianchi, come l'Arneis. Ecco i vini premiati con i Tre Bicchieri 2024.

Siamo in Piemonte, nella provincia di Cuneo, più precisamente nella zona collinare che costeggia la sponda sinistra del Tanaro, il Roero, che prende il nome dall'antica famiglia nobiliare che possedeva il suo feudo proprio qui. Su questi terreni sciolti, a volte proprio sabbiosi, ha trovato dimora il nebbiolo, ovviamente, ma anche un autoctono bianco come l'arneis.

Il nebbiolo è diventato una bella opportunità per territori nuovi fuori dalle Langhe che, approfittando del successo raccolto dal vitigno, hanno pigiato sul pedale dell’acceleratore, incrementando gli ettari ad esso dedicati. Pensiamo in particolar modo a denominazioni meno note o addirittura a territori di recentissimo riconoscimento. Il nebbiolo storicamente era presente anche nel Torinese e nel Monferrato, ma oggi con la nascita di nuove denominazioni o con la modifica di altre preesistenti, il nebbiolo acquista peso. Nel Monferrato, in buona parte della provincia di Asti e Alessandria, numerosi viticoltori lo hanno messo a dimora, riuscendo anche ad ottenere vini di interesse crescente, con qualche punta veramente notevole.

L'arneis è una varietà di uva bianca fino a non molti anni fa addirittura in pericolo di estinzione, oggi invece coltivata con sempre maggiore interesse in diverse zone del Piemonte. L’area di produzione storica è il Roero, dove, per l’uso di accompagnarla al nebbiolo al fine di ammorbidire le asperità dei rossi, è anche definita “barolo bianco”. Nei primi anni ’70 solo un paio di case vinicole imbottigliavano vino bianco da uve arneis; nel decennio successivo la crescente attenzione degli enologi e dei consumatori ha portato la produzione a quasi due milioni di unità. Ha il riconoscimento Doc dal 1989.

Tre Bicchieri 2024. I migliori vini del Roero

Ecco i 6 vini del Roero che hanno ottenuto i Tre Bicchieri sulla Guida Vini d'Italia 2024 di Gambero Rosso.

Il Roero Arneis Renesio Incisa Riserva 2019 dal naso complesso e sfaccettato, ricco di sfumature di frutta bianca e cereali, incenso e fiori bianchi, ha un palato potente ma di grande armonia, con un finale lungo, ampio, di grande sapidità e tensione acida. Da diversi anni ai vertici della produzione roerina, l'azienda della famiglia Monchiero conta su diversi vigneti di proprietà, situati tutti nel Roero in una dozzina di MGA, dal Monbirone al Renesio, dallo Sru al Genestreto, nei comuni di Canale, Vezza d'Alba, Monteu Roero e Priocca. Le uve coltivate sono quelle della tradizione, come arneis, barbera, favorita e nebbiolo. I vini prodotti uniscono carattere territoriale e impostazione moderna, complessità, finezza e grande nitidezza aromatica.

ll Roero Arneis Seminari 2022, che evidenzia profumi di cedro e scorza d'arancia, per un palato coerente, fresco, di buona grinta e tensione. Sono Stefanino Costa e suo figlio Alessandro a guidare l'azienda di famiglia. I vigneti sono situati nei comuni di Canale, Montà e Santo Stefano Roero, su terreni a prevalenza sabbiosa, per la maggior parte tra i 350 e i 400 metri di altitudine, e vedono la presenza dei classici vitigni del territorio, dall'arneis al nebbiolo, dalla barbera al brachetto. I vini proposti sono d'impostazione tradizionale, realizzati per esprimere al meglio le caratteristiche del terroir, ricercando anche nitidezza di esecuzione e precisione aromatica.

Il Roero Bric Valdiana è come sempre di alto livello. La versione 2020 al naso evidenzia sentori di erbe aromatiche, frutti di bosco e pepe, mentre il palato è elegante, con tannini fini e di bella lunghezza. L'azienda della famiglia Almondo conta su un parco vigneti situato tutto nel comune di Montà, sui terreni collinari con pendenze che arrivano fino al 55%. I vitigni coltivati sono quelli classici del territorio: l'arneis, con viti che raggiungono i 60 anni di età, è situato a circa 400 metri di altitudine su suoli dove sono presenti delle venature argillose, mentre il nebbiolo, che insiste su suoli più calcarei, si trova tra i 200 e i 300 metri di altitudine. I vini proposti sono caratterizzati da una grande tipicità, eleganza e sapidità

Splendido il Roero Le Coste Riserva 2020, che al naso evidenzia note di violetta, frutti rossi di bosco e pepe nero, dal palato ricco, con tannini ancora evidenti ma eleganti, fresco, grintoso e lungo. Angelo Ferrio è uno degli interpreti più ispirati del territorio roerino e del suo nebbiolo. I vigneti di proprietà sono situati nei comuni di Canale, Santo Stefano Roero e Vezza d'Alba in alcuni dei più noti cru del Roero, come Mompissano, Valmaggiore, Le Coste. I vitigni presenti sono quelli classici della riva sinistra del Tanaro: oltre al nebbiolo, arneis e barbera. I vini proposti sono tra le migliori espressioni del territorio roerino per tipicità, finezza ed eleganza

Anche quest'anno ai vertici della denominazione troviamo il Roero Renesio Riserva. La versione 2019 evidenzia profumi di more e mirtilli rossi, con note di cardamomo e curry, e un palato elegante, con tannini fini, delicato nel lungo finale. Massimo e Roberto Damonte sono da diversi anni tra i protagonisti della scena roerina. L'azienda conta su dei vigneti situati principalmente nel comune di Canale (tra i quali annovera alcuni dei più rinomati cru del territorio, da Mombeltramo a Renesio, da Saglietto a San Michele a Trinità) che vedono soprattutto la presenza dei tre tipici vitigni roerini, arneis, barbera e nebbiolo, cui va aggiunto un vigneto a La Morra per la produzione di Barolo. L'ampia gamma di vini proposta si segnala per tipicità e per una spiccata attitudine all'invecchiamento.

Il Roero Sudisfà Riserva 2020 al naso si presenta con dei toni balsamici e floreali, accompagnati da sfumature di ribes nero, mentre il palato è fresco, avvolgente ed elegante, con un lungo finale teso e dinamico. La famiglia Negro è presente sul territorio roerino fin dal XVII secolo. L'azienda conta su ampio parco vigneti sia nel Roero, con le vigne Ciabot San Giorgio, Prachiosso e Serra Lupini a Monteu Roero e San Vittore a Canale, sia in Langa, Basarin a Neive per la produzione di Barbaresco e Baudana a Serralunga d'Alba per la produzione di Barolo. Le uve coltivate sono quelle della tradizione, per una produzione di notevole tipicità che esprime al meglio le caratteristiche dei diversi territori mantenendo nitidezza e precisione aromatica

 

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