Gli 11 migliori Vermentino della Liguria sotto i 20 euro scelti dal Gambero Rosso

11 Feb 2025, 17:42 | a cura di
Tra i vari vitigni autoctoni coltivati in Liguria, il ruolo di protagonista spetta sicuramente al Vermentino. Da Ponente ai Colli di Luni, vi consigliamo quelli che secondo noi sono i migliori per rapporto qualità-prezzo

Montagne che sembrano tuffarsi nell'acqua: è questa la prima descrizione che ci viene in mente quando pensiamo alla Liguria. Percorrendo i 350 chilometri che vanno dal confine con la Francia a quello con la Toscana, non si può non rimanere incantati dai pendii scoscesi e dai picchi appenninici che guardano negli occhi il mare. Ed è proprio su questi pendii che troviamo i piccoli fazzoletti di terra dove sono coltivate perlopiù le varietà tradizionali da una piccola, ma agguerrita, schiera di vignaioli coraggiosi che, oltre a produrre vino, si assumono, giorno dopo giorno, il compito di curare e salvaguardare il difficile territorio della regione, compresso tra montagne, mare e strette valli.

Se c'è un luogo in cui si può parlare di viticoltura eroica è proprio questo. Infatti, le caratteristiche geografiche che abbiamo descritto costringono i vignaioli a dure fatiche: la meccanizzazione è praticamente impossibile, le ore-lavoro sono molte di più che in altre zone vinicole, e a causa di ciò i prezzi, necessariamente, non possono essere troppo bassi.

Il Vermentino. Origini del vitigno

La superficie vitata complessiva è molto contenuta, parliamo di circa 1500 ettari totali, ma la qualità è davvero alta, e soprattutto è trasversale, interessando diverse tipologie e numerose varietà. Il 65% della produzione è bianchista, grazie ad alcuni vitigni che troviamo in più areali. Uno di questi, oltre al pigato, è senza dubbio il vermentino, grande vitigno del Mediterraneo, che in nessun luogo come questo riesce a esprimere i tipici profumi solari con un timbro tutto ligure.

Le ipotesi sulla provenienza sono discordanti: alcuni dicono sia un uva spagnola, diffusasi poi sulle coste meridionali della Francia, in Corsica e ovviamente in Liguria e Sardegna; altri ne individuano la culla in Anatolia e lo fanno arrivare nel Mediterraneo occidentale con i traffici dei navigatori greci; altri ancora reputano che sia un vitigno autoctono italiano poi irradiatosi nel resto del "Mare Nostrum".

Il Vermentino protagonista di due DOC

In Liguria è diffuso praticamente in tutto l'arco della regione; soprattutto è protagonista di due denominazioni, la Riviera Ligure di Ponente e i Colli di Luni. I vini che abbiamo scelto provengono proprio da questi due territori, che sono agli estremi opposti della regione, ma uniti da un'elevatissima qualità media dei prodotti proposti

I Vermentino della Liguria dal migliore rapporto qualità-prezzo

La lista che segue è quella degli Vermentino della Liguria che abbiamo apprezzato di più per il rapporto qualità-prezzo e che abbiamo inserito nelle guide Berebene 2025 del Gambero Rosso Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso: sono vini reperibili in enoteca o negli shop on-line a meno di 20 euro.

Roberto Petacchi, dal 1993, quando ha fondato l'azienda Giacomelli segue le sue vigne con cura maniacale e pone un'attenzione certosina alla lavorazione in cantina. Ne consegue che negli anni la gamma è cresciuta esponenzialmente in qualità. E lo dimostra, anno dopo anno, anche il Boboli: il 2023 si presenta con sentori varietali e fresche note mediterranee e appaga con un corpo di grande complessità e buon equilibrio.

Il Groppolo '23 è un Vermentino dai freschi sentori mediterranei, tra erbe aromatiche e scroze di agrumi; al palato sfoggia grande estratto e bella armonia. Il Monticello, azienda fondata da Pier Luigi Neri nel 1982 e oggi guidata dai figli Davide e Alessandro, si rivela in continua crescita. La varietà di riferimento è ovviamente il Vermentino, a cui si affiancano sangiovese, canaiolo, ciliegiolo, pollera nera e massaretta, lavorate col metodo biodinamico.

Il Solaris '23 apre con profumi inebrianti che si uniscono a un corpo di buona struttura e lunghezza. La cantina La Baia del Sole Federici si trova a poche decine di metri dagli scavi dell'antica città di Luni. La lavorazione in vigna è concentrata principalmente sulle uve di vermentino, il vitigno principe del territorio, che provengono da vigneti dislocati lungo tutta la denominazione.

Seducente ed espressivo il Boceda '23 che regala armonia grazie all'equilibrio tra la delicatezza e le solari note mediterranee. Filippo Zangani, insieme alla famiglia, è uno dei titolari dell'azienda. A lui fanno capo la parte amministrativa, quella commerciale e il marketing. Il responsabile in vigna è Claudio Scopsi, a lui spetta il compito di coordinare il lavoro sul campo dei circa dieci ettari, parcellizzati in sette appezzamenti di proprietà nel comune di Santo Stefano Magra.

Il Vermentino '23 di Durin, premiato per il miglior rapporto qualità prezzo della Liguria, è molto interessante con i suoi sentori di erbe aromatiche, una fragrante ricchezza di frutto e buon retrogusto. Continua il lavoro di Antonio Basso coadiuvato dalla moglie Laura. Pigato, vermentino, rossese, alicante, granaccia, ormeasco, sangiovese, barbera sono alla base dell'ampia gamma di etichette proposte dalla Durin. I vini, di notevole ricchezza aromatica e di frutto, sono di buona tipicità e riconoscibilità.

Il Vermentino '23 di Fontanacota profuma di fiori gialli e polpa di pesca in un corpo sapido e di buona eleganza, è invitante e di piacevole impatto. La cantina ha sede a Ponti di Pornassio, un piccolo comune nella valle del torrente Arroscia, punto di incontro dell'ambiente alpino con quello mediterraneo. Oltre alle uve di ormeasco e di granaccia, coltivate a circa 550 metri di altitudine, l'azienda lavora anche pigato, vermentino e rossese provenienti dai vigneti più vicini al mare.

La famiglia Deperi è legata alle attività agricole fin dai primi decenni dell'800. Ma l'azienda vera e propria nasce molto più tardi, nel 2004, quando Paolo, con l'aiuto del padre Pierluigi e dello zio Mauro decide di costruire una cantina modernamente attrezzata. La gamma è molto territoriale e brilla per il vantaggioso rapporto qualità prezzo: per il Berebene 2025 abbiamo scelto il Vermentino '23 che sfoggia dei fragranti sentori mediterranei e una bocca sapida e lunga.

Il Vermentino di Maixei  nella versione 2023 si trasforma in un bianco elegante e raffinato, sapido, armonico nelle sensazioni di erbe mediterranee, fine nella chiusura. "Maxei" è il nome dialettale con cui nell'estremo ponente ligure venivano chiamati i tanti muretti a secco che, presenti ancora oggi, raccontano la millenaria storia agricola del territorio. Il marchio si basa su un fedele gruppo di viticoltori che conferiscono all'azienda soprattutto le proprie uve di rossese, a cui si aggiunge una piccola quantità di pigato, shiraz e vermentino.

Il Vermentino Aimone '23 di BioVio presenta sentori di fiori gialli e tarassaco: è armonico, sapido e rotondo. Pigato e vermentino sono i vitigni a bacca bianca coltivati in azienda, circa nove ettari distribuiti in tre principali aree: ad Albenga sono nelle zone delle Marige e di Salea, con terra rossa, argillosa, dove le uve vinificate acquisiscono sapidità, struttura e grado alcolico; e poi a Ranzo a circa 250 metri, dove l'escursione termica e il terreno calcareo garantiscono maggiori profumi.

L'Antico Sfizio '23, è un Vermentino dal colore intenso che riporta l'antica fattura, i sentori caldi e un lontano mediterraneo; è sapido, con tanto estratto e personalità. Marta Trevia ha preso in mano le redini dell'azienda Maria Donata Bianchi e sta puntando su vitigni autoctoni a bacca bianca. Del resto i vigneti sono ubicati a Diano Castello e Diano Arentino, a un'altitudine che varia dai 250 ai 350 metri, territori ideali per le uve di questa tipologia.

Ampiezza di profumi, in una complessità di corpo per il Vermentino I Muzazzi '23 di Cantine Calleri che, tra le importanti note aromatiche, esprime una giovanile freschezza.  Il cognome Calleri ha un forte peso nella storia del Pigato, e Marcello, da quando ha preso le redini dell'azienda, ha elevato la sua produzione a icona di qualità. Locata nel piccolo borgo di Salea, l'azienda raccoglie le uve provenienti da varie parcelle situate perlopiù nella sottozona Albenganese. Ma non viene sottovalutato di certo il vermentino come dimostrato l'etichetta che vi presentiamo qui.

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