I 12 migliori Primitivo di Manduria sotto i 20 euro scelti dal Gambero Rosso

10 Feb 2025, 11:06 | a cura di
Il Primitivo di Manduria è una delle bandiere enoiche della Puglia, un rosso che nel recente passato ha vissuto un grande successo tanto sul mercato interno quanto su quello internazionale. Ecco le migliori etichette per rapporto qualità-prezzo.

Un territorio tra terra e mare, ritmato da muretti a secco che scandiscono migliaia di appezzamenti curati con passione e pazienza: distese di vigneti, in gran parte ad alberello, vigne che arrivano sulla costa e che si alternano con gli ulivi, le masserie, i palazzi e le chiese. Sono questi i luoghi d'elezione del Primitivo di Manduria, vino che nasce da un'uva, il primitivo appunto, che, come anticipa il nome, matura prematuramente e viene vendemmiato già a fine agosto. E anche quest'anno diverse etichette sono tra quelle premiate in Puglia con i Tre Bicchieri.

Le vigne del Primitivo a Manduria

 

L’area del primitivo ha il suo culmine a Manduria, ma sono 18 Comuni nelle province di Taranto e Brindisi che ricadono nella denominazione che può contare attualmente su circa 5000 ettari vitati, un territorio che a volte si presenta con terre rosse per la presenza di scheletro ferroso, con emergenze calcaree legate al sottosuolo, e che diventano più sciolte, praticamente sabbiose, nelle contrade più vicine al mare.

Primitivo di Manduria. Origini e caratteristiche

L'origine di quest'uva è ovviamente molto antica: probabilmente sono stati gli Illiri a importare in Puglia i loro vitigni dalla Dalmazia; altre storie riportano l’origine del primitivo a un magnifico giardino-orto botanico degli imperatori austro-ungarici, dal quale sarebbero partite piante dirette in Puglia, che saranno battezzate primitivo, e piante dirette in California dove prenderanno il nome di zinfandel. L'unica certezza, sostengono gli storici, è che il Primitivo abbia fatto il suo ingresso in Puglia attorno al '700.

Il vino che se ne ricava ha un colore rosso intenso, è caldo, sontuoso e avvolgente, con un bouquet fruttato di prugna e ciliegie sotto spirito, marmellata di mirtilli, a cui si aggiungono fiori appassiti, note speziate e inconfondibili profumi di macchia mediterranea. In bocca è ricco e profondo, con aromi fruttati avvolgenti, buona trama tannica ed equilibrata freschezza. Sorprendente la persistenza finale per un vino di questa struttura. Ma il Primitivo porta dentro di sé anche i sapori delle onde del mar Ionio oltre alle particolari caratteristiche date dalla tipica terra rossa ricca di ferro. Ed è un bene che gli alberelli bassi nascano vicino al mare: la brezza marina aggiunge sapidità, sfumature e fascino a vini generalmente pieni e strutturati.

 

I Primitivo di Manduria dal migliore rapporto qualità-prezzo

La lista che segue è quella degli Primitivo di Manduria che abbiamo apprezzato di più per il rapporto qualità-prezzo e che abbiamo inserito nelle guide Berebene 2025 del Gambero Rosso Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso: sono vini reperibili in enoteca o negli shop on-line a meno di 20 euro.

Il Primitivo di Manduria Empirio '22 al naso evidenzia note di frutti neri, confettura di amarena e cannella, con sfumature balsamiche, mentre il palato è succoso e sapidoNata negli ultimi anni del secolo scorso, Vinicola Mediterranea (di San Pietro Vernotico) è rapidamente passata dalla vendita di vino sfuso all'imbottigliamento e alla creazione di un proprio marchio e oggi conta su una produzione annuale di circa mezzo milione di bottiglie.

Il Primitivo di Manduria Il Rosso '23 è di buona fattura, al naso ha sentori balsamici e di frutti neri di bosco, per un palato fruttato e piacevole nel suo lungo finale sapido. L'azienda della famiglia Vespa conta su diversi vigneti negli agri di Manduria e Salice Salentino, oltre 30 ettari, principalmente su suoli argillosi e sabbiosi, dove è il primitivo a trovare spazio come uva di riferimento.

Il Primitivo di Manduria Li Janni '23 al naso ha toni di frutti rossi, foglie di tè e cuoio, per un palato giocato tutto sul frutto, lungo e piacevole. Da oltre tre generazioni la famiglia Campa produce uve a Torricella, nella zona della denominazione Primitivo di Manduria. Oggi sono 25 gli ettari vitati aziendali a impostazione biodinamica e per tre quarti con impianti ad alberello, su terreni medio argillosi e su terra rossa.

Il Primitivo di Manduria Lirica '22 al naso evidenzia sentori di frutti neri in confettura, cuoio e terra bagnata, mentre il palato è di buon volume e pienezza. Storica cantina cooperativa, la Produttori di Manduria conta su 400 soci conferitori che coltivano 900 ettari vitati, tutti all'interno della denominazione di origine Primitivo di Manduria, con un'importante presenza di vigne ad alberello.

Il Primitivo Mirea '22 si presenta al naso con note di mora, ciliegia nera e sottobosco, mentre il palato è coerente, di buona materia e tensione acida, lungo e con un finale ricco di frutto. Masseria Borgo dei Trulli ha acquistato meno di dieci anni fa dei vigneti nella zona del Primitivo di Manduria, nei comuni di Sava, Manduria e Maruggio, dove è situata la cantina, e nella zona del Salice Salentino.

Il Primitivo di Manduria Terra Bianca Giravolta '20 al naso è complesso e sfaccettato, con note di prugna matura, sottobosco e chiodi di garofano, mentre il palato è fresco, teso, dal finale lungo e austero, senza eccessi di dolcezza. Felline, l'azienda di Gregory Perrucci spazia su diverse zone della denominazione Primitivo di Manduria, per una gamma di etichette che testimonia dei differenti terreni presenti ripresi nel nome delle etichette.

Il Primitivo di Manduria Li Filitti Riserva '20 al naso propone sentori di frutti rossi, china, pepe bianco e sottobosco, mentre il palato è strutturato, di buona tenuta e lunghezza. Masca del Tacco è la cantina pugliese di Felice Mergè, proprietario nei Castelli Romani dell'azienda Poggio Le Volpi. I vigneti aziendali sono situati nei comuni di Erchie, Veglie e Torricella su diversi tipi di suolo e vedono la presenza di vitigni sia tradizionali che internazionali. I vini proposti, d'impostazione schiettamente moderna, ricercano pienezza e volume, attenti a mantenere una notevole precisione aromatica.

Ben realizzato il Primitivo di Manduria Le Cerrate '22 di Masseria Li Veli, dai toni di fichi e datteri. I vigneti della famiglia Falvo sono situati tra Cellino San Marco, dove troviamo in gran parte impianti ad alberello pugliese su terre rosse e sabbiose e dove sono coltivate soprattutto uve rosse, e Valle d'Itria, dove invece sono coltivate le uve bianche. I vitigni sono quasi esclusivamente quelli della tradizione, per vini d'impostazione moderna, con una particolare attenzione a esprimere al meglio l'unione tra tipicità e carattere varietale.

Buono il Primitivo di Manduria Villa Santera '23 di Leone de Castris, che conta su svariate tenute di proprietà, situate nei comuni di Salice Salentino, Campi, Guagnano e Gioia del Colle. I vigneti aziendali, costituiti per una buona metà da impianti ad alberello, vedono la presenza sia di vitigni della tradizione che internazionali. L'ampia gamma di etichette proposte è d'impianto moderno e in grado di spaziare da vini immediati e ricchi di frutto a prodotti più complessi e di buona longevità.

Il Primitivo di Manduria San Gaetano '23 evidenzia note di confettura di frutti neri e cannella su uno sfondo di erbe aromatiche, è lungo e di buon sostegno acido. La Cantina Due Palme conta su di un migliaio di soci conferitori che coltivano un importante parco vigneti fra le provincie di Brindisi, Taranto e Lecce, con vigne per il 40% ad alberello pugliese e per il 90% composte da uve a bacca rossa. L'ampia gamma di vini è realizzata principalmente con i vitigni della tradizione, per etichette dal carattere tipicamente mediterraneo e dal buon equilibrio tra viticoltura tradizionale e stile enologico moderno.

Ben realizzato il Primitivo di Manduria Passo del Cardinale '23, di buona fittezza e ricco di frutto. L'azienda della famiglia Leo conta su due cantine, una situata a San Donaci, nella denominazione Salice Salentino, l'altra a Monteparano, alle porte della denominazione Primitivo di Manduria. Sono una quarantina le etichette proposte, provenienti dai vigneti aziendali, coltivati ad alberello pugliese, e da uve provenienti da vignaioli di fiducia seguiti dai tecnici aziendali. I vini sono d'impianto moderno, piacevoli e sul frutto.

Buono il Primitivo di Manduria Talò '23 di San Marzano Vini, che conta su 1200 soci conferitori. I vigneti sono situati soprattutto nei comuni di San Marzano, Sava e Francavilla Fontana, su terre rosse e suoli calcarei, impiantati principalmente con vitigni tradizionali e con un'ampia presenza di vecchie viti ad alberello pugliese. I vini proposti sono realizzati con l'ambizione di trovare l'equilibrio fra tradizionale ricchezza alcolica, impostazione moderna e piacevolezza.

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