I 15 migliori Lugana scelti dal Gambero Rosso (con una new entry Tre Bicchieri)

28 Gen 2025, 09:52 | a cura di
Trebbiano di Soave, di Lugana o turbiana che dir si voglia, stiamo parlando del vitigno autoctono a bacca bianca da cui, a sud del Lago di Garda, si ottiene uno dei vini più noti della zona, il Lugana. Ecco le etichette da provare.

Al confine tra Lombardia e Veneto, a sud del Lago di Garda, viene coltivato il trebbiano di Soave, detto anche trebbiano di Lugana o  turbiana, vitigno autoctono a bacca bianca, da cui si ottiene il Lugana, Doc dal 1967, che ci sorprende ogni anno con ottime versioni da parte di cantine storiche (ma non solo) della zona, durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia del Gambero Rosso.

I comuni interessati dalla denominazione sono quelli di Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato, Pozzolengo e Peschiera del Garda, tra Brescia e Verona, in una  pianura di origine morenica fino ai primi rilievi collinari, che salgono verso S. Martino della Battaglia. I terreni sono caratterizzati dalla stratificazione di argille chiare, con componenti calcaree molto ricche di minerali, che tendono a diventare più sabbiosi salendo verso la zona collinare.

Sono suoli che in passato erano coperti dai boschi acquitrinosi dell’antica Selva Lucana, da cui prende nome il vitigno. Terreni particolari, che tendono a indurirsi e compattarsi nei periodi secchi e a diventare fangosi e plasticamente molli nelle stagioni piovose. La loro particolare composizione dona al vino straordinarie caratteristiche di mineralità, sapidità, struttura e longevità.

Il vitigno trebbiano di Soave (di Lugana o turbiana)

Il trebbiano di Soave ha un grappolo di medie dimensioni, con acini dalla buccia piuttosto spessa e coperta di pruina. È una varietà di trebbiano con un buon corredo aromatico e vivace acidità. Il vino ha un colore giallo paglierino, che col tempo assume riflessi dorati, il profilo olfattivo è caratterizzato da note fruttate, agrumate, con cenni di frutta tropicale. Al palato spiccano la grande freschezza e la mineralità, unite a un bouquet armonioso con finale sapido.

Lugana. Versioni previste e caratteristiche

Il Lugana, oltre alla versione base, prevede anche quella Superiore, Riserva, Spumante Metodo Classico o Charmat e Vendemmia Tardiva.

Le Riserve presentano aromi più complessi, ampi, morbidi, che evolvono nel tempo verso note balsamiche, sentori di pietra focaia e idrocarburi, dimostrando un buon potenziale d’invecchiamento. La sua naturale acidità lo rende adatto anche alla produzione di spumanti Metodo Classico, dai  profumi eleganti, note agrumate e sentori di crosta di pane. Nelle versioni con lunghi affinamenti sui lieviti, gli spumanti presentano invece aromi complessi di frutta candita, frutta esotica e pasticceria.

Il Lugana è molto versatile negli abbinamenti, con le versioni più giovani e semplici e gli spumanti perfetti come aperitivo o per accompagnare antipasti leggeri di pesce, mentre i Lugana Superiore, Riserva e Metodo Classico con lungo affinamento, sono indicati soprattutto per menu di pesce importanti o carni bianche. Le vendemmie tardive, ottenute da una surmaturazione delle uve, sono vini da dessert, perfetti anche con formaggi stagionati ed erborinati o con la pasticceria secca. Non sono  eccessivamente dolci, esprimono aromi di frutta candita e piacevole acidità.

La new entry tra i Tre Bicchieri

Con il Lugana Cemento 2022 la cantina Marangona  è entrata tra le 52 cantine che quest'anno hanno ottenuto per la prima volta i Tre Bicchieri. L'azienda è una delle realtà più dinamiche del territorio, merito dei fratelli Laura e Alessandro Cutolo, che si prendono cura dei 34 ettari di vigneti dell'azienda tra Sirmione e Pozzolengo. Le vigne coltivate in regime biologico, sono principalmente dedicate alla turbiana e vanno dai 30 ad oltre 50 anni d'età. Lo stile dei vini è improntato ad una sapida minerale essenzialità. Tutte le bottiglie utilizzano tappi tecnici.

I migliori Lugana Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi

Nella lista che segue troverete prima i Lugana della Lombardia, poi  quelli del Veneto, che ci hanno colpito in modo particolare, tanto che li abbiamo premiati col massimo riconoscimento o comunque portati in finale (Due Bicchieri Rossi), durante le degustazioni per la guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso.

Lombardia

L'eccellente Lugana Cemento '22 di Marangona, da vigne d'oltre 40 anni, fermentato (e maturato) in cemento naturale con le bucce, è un vino di quintessenziale freschezza e semplicità che con i suoi toni floreali, la sua tensione gustativa, il suo nerbo minerale racconta alla perfezione il terroir.

Marangona prende il nome da un'antica campana della cascina che scandiva i ritmi di lavoro nella vicina campagna. L'azienda è una delle realtà più dinamiche del territorio, merito dei fratelli Laura e Alessandro Cutolo, che si prendono cura dei 34 ettari di vigneti dell'azienda tra Sirmione e Pozzolengo. Le vigne coltivate in regime biologico, sono principalmente dedicate alla turbiana e vanno dai 30 ad oltre 50 anni d'età. Lo stile dei vini è improntato ad una sapida minerale essenzialità. Tutte le bottiglie utilizzano tappi tecnici.

È una lettura moderna ed essenziale quella del Lugana Perla '23 di Perla del Garda che ci regala un bianco cristallino, sapido e teso ricco di note agrumate e di erbe aromatiche, che al palato è secco, dinamico e scattante, incanta per i nitidi toni di frutto bianco ma chiude nervoso con eleganti coloriture vegetali e aromatiche.

Una tradizione agricola famigliare che risale addirittura al '400, con l'attività che è migrata dalle montagne veronesi alla provincia di Brescia, sulle rive del Lago di Garda. Nel 2006, dopo alcune vendemmie, sono uscite le prime bottiglie dalla cantina, costruita tra i vigneti per consentire la vinificazione a caduta. Da questo nucleo nei pressi del Santuario della Madonna della Scoperta, l'azienda ora condotta da Ettore e Giovanna Prandini nel 2021 si è espansa anche in Valtènesi. Non manca la produzione di olio EVO.

I Lavelli, specialisti del Lugana, coltivano con passione dal 1980 i loro sette ettari di vigna. Vola in finale il Lugana Arilica '21 per la convincente vena minerale, la pulizia stilistica e la ricchezza di frutto. Complessa, cremosa ed elegante la Riserva San Pietro '20.

Il Lugana Demesse Vecchie '22 di Olivini è tra i migliori dell'annata. "Agricoltura ragionata" è il motto della famiglia Olivini, marchio registrato dal 2018, ma impostazione voluta dal fondatore Giuseppe sin dal 1970 e tramandata attraverso le generazioni. L'azienda è cresciuta gradualmente, trasformandosi nella realtà odierna guidata dai fratelli Giovanni, Giorgio e Giordana. Interventi fitosanitari minimi in vigna, massima tecnologia in cantina, per preservare le caratteristiche delle uve, lavorando soprattutto sul controllo delle temperature, a partire dalla cella frigorifera dove viene immagazzinata l'uva appena raccolta.

Molto buono il Lugana Menasasso Riserva '20 di Selva Capuzza, elegante e verticale. La storia dell'azienda inizia nel 1917 nel teatro delle colline moreniche del Garda dall'unione della famiglia Formentini con il marchio Hirundo, "rondine", nato nel 1908, che a tutt'oggi rappresenta gli spumanti. Sei i vitigni coltivati - turbiana, tuchì, groppello, marzemino, barbera e sangiovese - in vigneti incastonati tra prati e boschi, con a fare da contorno la tartufaia, l'agriturismo Borgo San Donino e il ristorante Cascina Capuzza. Sempre di elevata qualità i vini appartenenti alle tre denominazioni che qui confluiscono.

In grande spolvero anche quest'anno la produzione di Cà Maiol. Il Lugana Riserva '21 si conferma tra le massime espressioni della denominazione con la sua ricchezza espressiva, la tonica vitalità già complessa ma foriera di eleganti futuri sviluppi.

Cà Maiol è simbolo e storia del Lugana. Nasce tutto nel 1967, quando il milanese Walter Contato fondò questa azienda sulla sponda meridionale del Lago di Garda. Proprio Walter, assieme ad alcuni viticoltori locali, diede vita a quello che è ora il Consorzio di Tutela. Col passare del tempo i vini hanno saputo crescere fino a raggiungere risultati di eccellenza, obiettivo ancor più rafforzato quando, nel 1996, i figli hanno raccolto l'eredità del fondatore. Attualmente la proprietà è del gruppo Santa Margherita della famiglia Marzotto.

Il Lugana Ris. Sercè '21 di Massimo Sbruzzi della cantina Feliciana ha un colore paglierino carico, un naso intenso e fine e al palato si sviluppa fruttato, assertivo e profondo.

Il Lugana Sup. '21 di Ca' Lojera è uno dei migliori assaggiati. Quintessenziale, senza fronzoli: è un bianco tutto giocato sulla sapidità e su un frutto mai sovramaturo. È verticale, minerale, salino e complesso, davvero persistente.

Ambra Tiraboschi, recentemente scomparsa, con il marito Franco, nel 1992 - a dispetto di un mercato locale per nulla favorevole-, decide con coraggio e lungimiranza di fondare questa realtà a pochi passi dal Lago di Garda. Il tempo ha dato loro ragione e ora l'azienda è una delle più rappresentative di un territorio che ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama vinicolo italiano. Sono 18 gli ettari a turbiana, situati sulle argille bianche che furono un tempo fondale del lago, cui si aggiungono due ettari di vitigni internazionali sulle colline moreniche a Sud.

Molto buono il Lugana Torre '23 di Citari, dai bei toni floreali, asciutto, scorrevole, nitido e merita le nostre finali.

Veneto

Il Molceo di Ottella è un Lugana Riserva che nel corso degli anni ha saputo imporre uno stile a questa tipologia, fatto di profondità aromatica, ricchezza e tensione gustativa. La versione 2022 esalta il calore dell'annata in un turbinio fruttato che lascia spazio a note più fresche di fiori e agrumi. In bocca il vino rivela una straordinaria gioventù e il sorso si muove con agilità, perfettamente retto dalla spinta sapida.

Francesco e Michele Montresor hanno coronato il sogno di dare una vera casa alla loro azienda, una cantina costruita a partire da un vecchio capannone e che oggi è una delle più belle strutture vitivinicole che si possano visitare. L'attenzione posta alla realizzazione e all'arredamento della cantina rispecchia le cure poste sia alla gestione enologica che a quella viticola, concentrata soprattutto sul Lugana ma che non disdegna l'esplorazione dei territori vicini.

Il Lugana Le Fornaci Ris. '21 di Tommasi Viticoltori mostra consistenza e finezza, tratteggiato da profumi che spaziano dal frutto bianco alle note di macchia mediterranea, lasciando sullo sfondo un tenue sentore vegetale. In bocca la caratteristica pienezza delle tipologia è gestita con precisione e finezza, chiedendo aiuto alla spinta acida.

Non è facile parlare dell'azienda della famiglia Tommasi, una realtà che da Pedemonte in Valpolicella ha allargato i suoi orizzonti prima in direzione del lago di Garda, poi a molte zone viticole d'Italia. Oggi la piattaforma vitata è sviluppata per centinaia di ettari e attraversa le più importanti denominazioni veronesi, con una gamma di vini che alternano interpretazioni dalla piacevolezza immediata a selezioni che valorizzano il vigneto di provenienza.

Il Lugana Sergio Zenato Ris. '21 gioca con un frutto di splendida maturità, lasciando sullo sfondo la presenza del rovere e un accenno minerale che ritroviamo in un sorso succoso e di grande ricchezza.

La storica azienda di peschiera del Garda si muove da sempre su due binari distinti che esplorano le più importanti denominazioni veronesi, Valpolicella e Lugana. L'importante piattaforma viticola si sviluppa in due tenute, Costalunga per le uve rosse destinate ai vini della Valpolicella e Santa Cristina dove regna incontrastata la turbiana. Nella moderna e perfettamente attrezzata cantina di via San Benedetto vede la luce una produzione di alto profilo qualitativo.

Il Lugana '22 di Sansonina porge un quadro aromatico articolato, dove il frutto giallo è accompagnato da note di macchia mediterranea, con accenni esotici e una sommessa ma promettente vena minerale che si manifesta ancora più nitida al palato, dove risulta asciutto e molto lungo. La sponda meridionale del Garda e le terre che si allargano in direzione meridionale sono caratterizzate da un'alta componente di argilla, che le rende il luogo ideale per la coltivazione di vitigni quali la turbiana e il merlot. Carla Prospero ha dato vita a questa piccola azienda un quarto di secolo fa e oggi Sansonina è una delle realtà che meglio interpretano questo lembo viticolo ai confini fra le provincie di Verona e Brescia, con vini che alla qualità organolettica aggiungono anche un forte legame territoriale.

Il Lugana Valerio Zenato Ris. '21 di Le Morette, di assoluto valore, porge profumi tenui di frutto bianco e pietra focaia e che lentamente si apre su toni più maturi e invitanti. In bocca colpisce per come riesca a coniugare ricchezza, eleganza e tensione, per un risultato di grande piacevolezza.

I fratelli Zenato sono alla guida di una delle aziende più importanti del basso Garda, una quarantina di ettari vitati dedicati in massima parte alla Lugana. La conoscenza del territorio, la conoscenza ancor più profonda del vitigno, grazie alla storica attività vivaistica, consentono a Paolo e Fabio una produzione di grande consistenza qualitativa con il Lugana protagonista assoluto, seguito in misura minore dal Bardolino.

Molto buono il Lugana Vigne Alte 2023 di Zeni 1870. L'azienda della famiglia Zeni, oggi guidata con piglio sicuro dai fratelli Elena, Federica e Fausto, è uno dei capisaldi dell'enologia veronese, una realtà che in oltre un secolo di attività ha saputo portare i vini del bacino gardesano in tutto il mondo. La forza dell'azienda risiede nel rapporto di stretta collaborazione con i numerosi viticoltori che conferiscono i loro raccolti in via Costabella e sulla puntuale attività di uno staff tecnico di assoluto valore.

> Scopri i vini Tre Bicchieri 2025 regione per regione

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram